cucina, edizione cartacea

di Sergio Garreffa | 04 Aprile 2013 | in categoria/e cucina edizione cartacea

VINI DI LIGURIA - L'azienda agricola “Durin” e il Pigato “I S-Cianchi“. Non solo vini, ma anche distillati, dolci e conserve

La storia dell’azienda DURIN ha inizio nel 1978 quando purtroppo il padrea Angelo rimase inabile al lavoro: fu così che Antonio intraprese la sua grande avventura nel mondo del vino. La sua vita come quella dei suoi fratelli Giacomo e Gianbattista era destinata a una professione medica, ma decise di interrompere gli studi per dedicarsi alla specializzazione nel settore vinicolo assieme alla moglie Laura. Con l’acquisizione di nuovi vigneti in aggiunta a quelli appartenenti alla famiglia da generazioni, oggi si è arrivati a circa 15 ettari di proprietà in una cornice meravigliosa nella bassa Valle Arroscia, un territorio vocato alla viticoltura con varietà autoctone come Pigato, Vermentino, Rossese, Ormeasco, Granaccia e Lumassina, per ben 150 mila bottiglie a seconda della stagione vendemmiale. L’azienda è entrata all’onore delle cronache per la produzione di un “Metodo Classico” affinato nelle Grotte di Toirano con circa 10 mila bottiglie e sarà presentato al Vinitaly (7/10 Aprile). L’azienda deve il nome al nonno Isidoro, abbreviato in Doro, indialetto Ligure “Durin” .
Contatti: Tel 0182.547007 www.durin.it

NONSOLOVINO: essendo azienda agricola, Durin produce anche olio, olive, conserve, il tipico pesto, golosità come i capperi all’aceto e i peperoncino ripieni, ma anche dolci e distillati.

Degustazione Pigato “I S-Cianchi“ Doc Riviera di Ponente
Era consuetudine degli avi far seguire alla tradizionale vendemmia, una seconda raccolta in surmaturazione de “I S-Cianchi” ovvero la piccola parte alata del grappolo di Pigato. Vino secco dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati e bella luminosità,con aromi piacevoli con sentori vegetali e fruttati,con decise note minerali e sensazioni di camomilla,ginestra ed erbe aromatiche, timo,salvia e una leggera menta per un vino fine, di qualità,molto elegante. Al palato è pieno,sapido e ben strutturato,equilibrato tra morbidezza e nerbo acido. Persistente in bocca, la sensazione nel finale richiama il vegetale e note di pepe bianco....

Abbinamenti consigliati: con le tradizionali trofie al pesto, carpaccio di pesce, con le carni bianche cucinate con erbe aromatiche, cappon magro e pesce al cartoccio.

Tratto da CORFOLE! del 4/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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