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01 Novembre 2010 | in categoria/e attualita

Sconvolgiamo i collegi elettorali: e risparmiamo 213 MILIONI Si spaccano i collegi, la continuità territoriale e la rappresentanza politica

“Se il federalismo, che tanto viene sventagliato è quello che ci apprestiamo a osservare, evidentemente c’è qualcosa da rivedere” lapidario l’incipit dell’Ing.Fausto Bacigalupo (in foto) consigliere di minoranza del Comune di Moconesi che assieme ad Andrea Cuneo del gruppo “Esperienza e Cambiamento” solleva l’importante questione chiedendo la convocazione di un consiglio comunale con la proposta di mantenimento del Collegio provinciale N. 29 di Moconesi comprensivo dei comuni di Cicagna, Coreglia L., Favale di M., Leivi, Lorsica, Lumarzo, Neirone, Orero, San Colombano C. e Tribogna. I due si scagliano contro la possibile aggregazione nel collegio provinciale dei comuni di: Bogliasco, Lumarzo, Moconesi, Neirone, Pieve Ligure, Sori, Tribogna e Uscio. A prima vista potrebbe sembrare una battaglia contro la riduzione degli sprechi pubblici ma in realtà si tratta di una richiesta intelligente che fa appello al buon senso in quanto l’effettiva distanza territoriale (e la diversità dei problemi) di cittadine costiere come Pieve, Sori e Bogliasco sottende una effettiva volontà di depotenziare la vallata che in passato ha espresso diversi rappresentanti di zona. La sensazione è quella di aver di fronte “tecnici” che non hanno ben presente la conformazione geografica della Provincia vista la tracciatura dei confini quasi a casaccio; se è ragionevole infatti che la riviera debba perdere due consiglieri in proporzione al resto del territorio (nell’intera Provincia si passa da 36 a 28), non si capisce perchè questo debba avvenire a scapito della Fontanabuona e degli altri territori (identica la situazione del collegio che comprenderebbe Santo Stefano d’Aveto, Ne, Borzonasca e Rezzoaglio con l’inserimento di Moneglia e Castiglione Chiavarese). Se Giuseppe Rotunno del PDL e Gabriele Ronda del PD affermano tramite gli organi di informazione che tutto va bene, diversamente la pensa Marco Limoncini (UDC), eletto in Provincia proprio nel collegio della Fontanabuona. Limoncini, oggi consigliere regionale, propone invece un più ragionevole “collegio delle valli” dove si potrebbe accorpare la Val d’Aveto con la Val Fontanabuona essendo territori limitrofi e con problematiche simili. Come dire, se proprio bisogna tagliare il 20% di poltrone e risparmiare i previsti 213 milioni l’anno almeno cerchiamo di farlo con intelligenza lasciando una degna rappresentanza politica ai cittadini già presi per i fondelli con gli sprechi dei parlamentari (leggi qui a fianco).
La polemica segue nell'articolo successivo http://www.corfole.com/news_giornale.asp?fnz=focus&id=953&ln=it&ctg=&ordine=id&suogiu=DESC&ncommenti=0&page=3