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01 Novembre 2010 | in categoria/e attualita

Della serie ‘multa eri e multa (forse) ritornerai': con le multe dell'autovelox pagati i pannelli che avvisano... dell'autovelox

Sindaco di Casarza, Claudio Muzio

‘Fare il pelo’ ai pedoni a Casarza Ligure è una realtà talmente diffusa su certi tratti di strada da arrivare ad essere tema di dibattito. I cittadini hanno infatti più volte fatto presente il problema in Comune: ultima – in ordine di tempo,ma non ultima ne siamo certi- la raccolta di firme degli abitanti di Via Gardella e la ripresentazione della questione nell’incontro con l’amministrazione, organizzato dall’Associazione culturale “Casarza è di tutti”. L’imperativo diventa uno solo: la sicurezza sulle strade, come a dire  “Rallenta pilota, l’autovelox ti osserva!”. A proposito di autovelox, proprio con i proventi derivanti dalle sanzioni sono stati installati tre pannelli luminosi a messaggio variabile lungo il tracciato della SP523: in Piazza della Chiesa a Francolano, in Piazza della Vittoria e a Bargonasco, all’altezza del bivio per Bargone. I pannelli, come ribadito dal Sindaco Claudio Muzio, consentiranno un maggiore dialogo tra amministrazione e cittadini: sullo schermo verranno proiettati messaggi di pubblico interesse, dalle scadenze imminenti, alle manifestazioni, oltre alla segnalazione di autovelox in funzione.
IN CASO DI SANZIONE: CHE FARE? 
La Polizia Municipale notifica il verbale di accertamento dell’infrazione al proprietario del veicolo entro 90 giorni. Quest’ultimo, entro 60 giorni dalla notifica, deve comunicare al comando dei vigili i dati anagrafici e della patente del soggetto che si trovava alla guida, al quale verranno sottratti i dovuti punti sulla patente.
ATTENZIONE ALLA POSTILLA: VALE ALTRI 250 EURO DI MULTA
Se il proprietario del veicolo non comunica questi dati rischia un’ulteriore sanzione di 250 euro. Questo è spesso scritto in modo quasi invisibile e sfugge ai più!
COME FARE RICORSO
Contro i verbali di accertamento della contravvenzione è ammesso il ricorso al Giudice di pace o al Prefetto. Per quanto riguarda il ricorso al Giudice di pace, il soggetto multato può decidere di opporsi alla contravvenzione o in proprio o incaricando un legale, entro 60 giorni dalla notifica del verbale. In quest’ultimo caso è meglio valutare la convenienza o meno del ricorso. In ogni caso, al momento del deposito del ricorso dal Giudice di pace, oltre ad una marca da bollo da 8 euro va versata una sorta di “tassa d’iscrizione” (c.d. contributo unificato) che varia, in base all’importo della sanzione, da 30 a 1.100 euro. In caso di mancato accoglimento del ricorso, il Giudice  applicherà la sanzione nel minimo, mentre il Prefetto, in caso di rigetto la sanzione è doppia.
LE MOTIVAZIONI DEI RICORSI
Tra le motivazioni più gettonate, oltre alla notifica del verbale oltre i 90 giorni dalla data della contravvenzione, compare la mancata contestazione immediata dell’infrazione (art.200 codice della strada). La normativa in materia prevede, infatti, l’obbligo per l’agente che rileva l’infrazione di  intimare l’alt, affinché il presunto trasgressore possa difendersi nell’immediatezza del fatto, secondo il principio di diritto alla difesa previsto dalla Costituzione. Su questo punto la giurisprudenza è oscillante; nonostante ciò occorre ricordare che la Cassazione ha precisato “..la contestazione immediata della violazione ha un rilievo essenziale per la correttezza del procedimento sanzionatorio, cosicché non può essere omessa ove sia possibile e la sua indebita omissione costituisce violazione di legge che rende illegittimi i successivi atti del procedimento...”(Cass., 7 aprile 2005, n. 7332).  Qualcuno disse “Trovata la legge, trovato l’inganno”, ma col senno di poi è meglio guidare con prudenza e non aver bisogno di tutte queste indicazioni...
Chiara Staderoli
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