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01 Ottobre 2010 | in categoria/e attualita

SPORT - Juventus - Fontanabuona: questa è storia! 6 a 1 la partita, 1 a 6 il risultato del cuore, tutto fontanino

Traverso in porta, Lenzi e Jacopo Conti centrali, Napello e Pasticcio terzini; Michelis, Simone Conti, Dondero e Ghiggeri a centrocampo; Oneto e Casella in attacco: neppure contro la Juventus, Natalino Bottaro ha abbandonato il suo 4-4-2. Fedele al suo credo calcistico, il tecnico di Sestri Levante ha fatto ruotare l’intera rosa a disposizione. Insomma, una mattinata consumata sul tramonto della stagione estiva da ricordare un po’per tutti: da Flavio Malatesta a Bellina, da Podestà a Lusardi, passando per tutti gli altri giovani fontanini. Anche per Simone Conti, il centrocampista del Fontanabuona, che ha giocato davanti agli occhi di suo papà Cecco, allenatore in seconda della Juventus. «Che emozione – ripete il presidente Antonio Bacigalupo -. Non capita tutti i giorni di giocare in un impianto del genere, contro una delle squadre più forti d’Europa. Un’esperienza che porteremo dentro per tutta la vita». Quasi faceva il colpaccio, il Fontanabuona. Sotto 2-0 contro la Juventus, la squadra di Natalino Bottaro era riuscita a segnare con il suo attaccante Oneto, ad inizio della ripresa. 2-1, a Vinovo: da raccontare ai nipotini. Poi, la solita girandola di cambi, le formazioni che si allungano e, allora, può anche succedere di beccare altre 4 reti. Ma non importa. Ai nipotini si potrà raccontare lo stesso, anche di aver perso 6-1. Dopo la doppietta di Iaquinta, gli altri gol sono stati realizzati da Felipe Melo, Lanzafame e dai primavera Ruggiero e Buchel. Fra i bianconeri, mancavano i nazionali, ma l’undici iniziale era comunque da brividi: Manninger in porta, difesa con Grygera, Legrottaglie, Rinaudo e De Ceglie, a centrocampo Spinazzola, Aquilani, Felipe Melo e Lanzafame, davanti la coppia formata da Del Piero e Iaquinta. Brividi, soprattutto, per i giocatori del Fontanabuona, che neppure sapevano se guardare gli avversari in campo oppure scrutare l’avveneristica struttura di allenamento di Vinovo. Sulla panchina bianconera, poi, vicino a Gigi Del Neri, c’era pure il presidentissimo Andrea Agnelli, con tutto lo stato maggiore del club torinese. Un match diviso in tre tempi, un’occasione importante per il tecnico bianconero per testare la condizione del gruppo – ancora privo dei nazionali. «Un test importante anche per noi – dice, fra il serio e il faceto, il presidente del Fontanabuona -. Quasi ci credevo sul 2-1 per loro. Poi, quando Del Piero ha fallito un rigore, ho creduto in un segno del destino».