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01 Settembre 2010 | in categoria/e attualita

Tunnel Fontanabuona - autostrada Rapallo: ultimissime e focus sul Ministro Matteoli. Il Sole 24 Ore: ‘i soldi ci sono e provengono proprio dal territorio'

Dopo la visita in Fontanbuona del Ministro alle infrastrutture Altero Matteoli e l’annuncio (manifesti, articoli di giornali etc) a due giorni delle elezioni regionali “il tunnel si farà, con qualsiasi governatore eletto e sarà slegato dalle due gronde”, il territorio sta continuando ad attendere notizie più precise dal Governo. La manifestazione di protesta (“Pellegrinaggio a Orbetello” vedi numero 117) del Comitato pro-tunnel è intanto stata sospesa visto che il Ministro ha nel frattempo convocato i Sindaci a Roma escludendo, non si capiscono le motivazioni, la Regione Liguria.
Dall’incontro non è scaturito uno studio di fattibilità che giustificasse il raddoppio dell’investimento (da 250 a 400 milioni) ma la volontà di affidare ad uno specifico studio del Politecnico di Milano la verifica dell’impatto economico dell’infrastruttura sul territorio. I dubbi di questa mossa sono due: perchè affidare lo studio ad un istituto fuori regione, quando si potevano utilizzare ad esempio le istituzioni locali che ben conoscono il territorio meglio di chiunque altro? E comunque perchè non è stata coinvolta l’Università di Genova?
Inoltre fa riflettere la tempistica: questo “studio” sarebbe stato meglio istituirlo prima di dichiarare che l’infrastruttura sarebbe stata realizzata; adesso che senso potrebbe avere? I maligni tirano fuori un vecchio adagio: “gatta ci cova” ma le vie della burocrazia, si sa, sono infinite e l’intero territorio crede fermamente nella volontà del Ministro e dell’intero centro destra di concretizzare l’agognato tunnel e attende fiducioso ancora per qualche mese prima di proporre altre iniziative di ‘sollecito’.
Intanto un recente articolo super partes de “Il Sole 24 ore” chiude lo sterile dibattito sulla mancanza di denaro: incrociando i dati con la Camera di Commercio scaturisce infatti che il gettito fiscale del territorio è di circa 400 milioni di euro ogni due anni. Nessuno si è ancora soffermato sui denari che il bacino di riferimento ha tributato nelle casse dello Stato Italiano nei tempi d’oro dell’ardesia ma questo argomento verrà riproposto più avanti se qualcuno dovesse continuare a sostenere tesi semplicistiche e completamente slegate dalla realtà quali la mancanza di soldi. La parola d’ordine di chi vive e lavora sul territorio adesso è: “ridateci questa piccolissima parte dei denari che vi abbiamo dato, adesso ne abbiamo bisogno qui”, anche perchè le attività produttive di tutto il levante e in particolare del bacino di Rapallo hanno una forte necessità di spazi artigianali ed industriali, nonché di residenze per soddisfare soprattutto le coppie giovani. Andando avanti di questo passo, con infiniti rimandi, si continua a bloccare non solo lo sviluppo dell’entroterra ma di tutta la costa, tenendo le persone sospese... come sulla nostra funivia ruentina.
Giansandro Rosasco
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