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edizione cartacea
30 Marzo 2025 | in categoria/e edizione cartacea
Il ritratto di Constance Mary Lloyd: dopo lo scandalo che fece arrestare il famoso marito, si rifugiò a Bogliasco
Ecco perché nel Cimitero Monumentale di Staglieno c'è la sua lapide
Donna all’avanguardia, giornalista, scrittrice e attivista, con Oscar Wilde ebbe una vita intensa, due figli e tanti guai: è tempo di ridarle l’importanza che merita
- di Michela de Rosa
Alcune persone sembra siano nate nell’epoca sbagliata: troppo all’avanguardia, troppo ribelli, troppo vive. E in tutte le epoche la società le giudica, le castiga, le punisce. Non tanto perché escono dalle regole, ma perché dimostrano che possono essercene altre. Ma il cambiamento non si può fermare e sono proprio queste persone ad avviarlo, attraversando i secoli con il loro esempio. Le loro storie viaggiano nel tempo, per essere raccontate con occhi nuovi. é il caso di Constance Mary Lloyd, una donna moderna nata a metà Ottocento (Dublino, 2 gennaio 1859) e seppellita neanche quarant’anni dopo a Genova.
In mezzo, una vita incredibile, nella quale si seppe riscattare dai limiti sociali e familiari.
Cresce infatti una famiglia agiata, ma con una madre violenta e un padre assente ed egoista. Pur essendo molto più dotata del fratello, non ha accesso alla stessa formazione perché le donne non possono frequentare l’università. Diventa una giovane donna di talento, colta, forte e appassionata. Scrittrice, giornalista, impegnata nel sociale, promuove il diritto al voto delle donne e si attiva per migliorare le condizioni del lavoro femminile nelle fabbriche. Partecipa alle riunioni politiche, affermando con convinzione che i genitori hanno il dovere civico di instillare nei figli l’odio verso la guerra. è giovane, bella, intelligente, ironica: in tanti la vorrebbero sposare, ma lei vuole un marito che la lasci libera.
Il matrimonio con Oscar Wilde
Ha 22 anni quando, a casa di amici di famiglia, Constance recita in italiano alcuni versi della Commedia di Dante. Ad ascoltarla c’è anche il dandy più famoso d’Inghilterra, Oscar Wilde, che ne rimane folgorato. L’amore è immediato e reciproco. Diventano una delle coppie più ammirate: il 29 maggio 1884 si sposano e hanno due figli. Constance non ferma le sue attività: viaggia, scrive e diventa direttrice di una delle prime riviste femminili, intervenendo sulla moda dell’epoca, in particolare contro l’uso dei corsetti, scomodi e pericolosi per la salute. Lei per prima non li indossa mai, creando abiti comodi e vaporosi, senza quelle costrizioni fisiche, simbolo di costrizioni mentali. Scrive anche racconti e fiabe: sono stati trovati dei suoi manoscritti, con correzioni del marito, per cui si suppone che siano suoi alcuni scritti di Wilde.
Lo scandalo e la prigione
Ma quella che sembra una vita da sogno cela altre verità, tra cui i continui debiti contratti da Wilde e l’ingresso nella loro vita di Lord Alfred Douglas. La relazione omosessuale tra Oscar e il giovane aristocratico sfocia nel famoso processo che vede Wilde come unico condannato. L’artista più famoso del suo tempo viene mandato ai lavori forzati e messo all’indice dalla società. Lady Constance gli resta vicino e difende i figli dalla pesante eredità, cambiando il loro cognome e portandoli via dall’Inghilterra.
Gli anni nella nostra riviera
Se l’amore di Oscar Wilde è nato sentendola recitare in italiano, è sempre in Italia che Constance ha cercato prima le migliori cure per la salute e poi un rifugio dagli scandali. Nel 1895 infatti è colta da una specie di paralisi (la addebita a una caduta dalle scale ma in seguito i nipoti scopriranno che in realtà soffriva di sclerosi). Subisce un primo intervento alla colonna vertebrale, che non si rivela risolutivo. Nel 1896 la sua cara amica Lady Margaret Brooke, la invita a raggiungerla sulla riviera ligure, dove il clima le avrebbe sicuramente giovato: Constance soggiorna all’Hotel Eden di Nervi, dalle cui finestre - si racconta- assiste anche alla battaglia dei fiori del Lunedì dell’Angelo (Pasquetta). Poco dopo riparte per accompagnare i figli in un collegio in Germania. Torna a Nervi nei primi mesi del 1897, per poi prendere in affitto un piccolo appartamento presso villa Elvira a Bogliasco.
Ma la schiena non smette di tormentarla: a Genova si sottopone a una doppia operazione chirurgica, prima alla schiena e poi per un supposto fibroma uterino, in quanto il dott. Bossi riteneva che tutti i problemi delle donne venissero da lì. Per le sue operazioni discutibili fu poi cacciato dall’Ordine dei medici e ucciso dal marito di una paziente. La diagnosi si rivela sbagliata anche in questo caso: Constance muore due giorni dopo, il 7 aprile 1898, nella clinica del dottor Bossi, assistita dalla sua governante italiana.
RIPOSA AL CIMITERO MONUMENTALE DI STAGLIENO
Una tomba discreta, che ricorda le sue origini
Anni dopo, sulla lapide sono apparse quelle parole che aveva dovuto nascondere mentre era in vita
Pochi sanno che Lady Constance Lloyd è sepolta in Italia, più precisamente a Genova. Nel 1896, dopo lo scandalo che travolse il marito, si trasferì infatti nella Riviera Ligure, prima a Nervi, poi a Bogliasco. Morì a soli 39 anni il 7 aprile del 1898, dopo una doppia operazione chirurgica, alla schiena e poi per un fibroma uterino. Secondo studi recenti, condotti anche dal nipote Merlin Holland, sulla base di lettere private della famiglia, la donna avrebbe sofferto di sclerosi multipla, le cui complicanze, aggravate dal suo stato psicofisico e dall’intervento chirurgico debilitante, le avrebbero causato l’occlusione intestinale fatale.
La lapide
A lei è dedicata una croce celtica in marmo intarsiata con eleganti motivi vegetali al centro di un rettangolo di terra che un tempo doveva essere un prato verde, a richiamare il colore suo Paese d’origine, l’Irlanda.
La reazione di Oscar Wilde
Quando visitò la sua sepoltura nel febbraio 1899, scoppiò in lacrime. Fu lui stesso a descrivere la scena in una lettera a un amico: “Fu veramente tragico vedere il suo nome inciso su una tomba. Solo Constance Mary, figlia di Horace Lloys Q.C. Solo il suo cognome, il mio non era menzionato, naturalmente. Le ho portato dei fiori. Ero emotivamente molto colpito, con un senso di inutilità per tutti i rimpianti. Niente avrebbe potuto essere altrimenti e la Vita è una cosa terribile”.
L’aggiunta sulla lapide
Molto tempo dopo la morte di entrambi, la famiglia di Constance fece aggiungere all’iscrizione le parole “Moglie di Oscar Wilde”, riportando così alla luce quel ruolo che aveva dovuto nascondere per proteggere se stessa e i figli.
L'APPELLO DELLA GIORNALISTA E SCRITTRICE LAURA GUGLIELMI
La proposta per Bogliasco:
“Dedicarle una via sarebbe il giusto riconoscimento a una donna speciale,
nonché una risorsa culturale di grande richiamo”
Laura Guglielmi è sanremese di origine e genovese d’adozione. Giornalista e scrittrice, ha lavorato per Il Secolo XIX, Radiorai, D di Repubblica e Tuttolibri de
La Stampa. Ha diretto il web magazine Mentelocale per 17 anni ed è stata direttrice artistica di Incipit, Festival Letterario 2018 e 2019. Oltre al romanzo basato sulla storia di Lady Constance (Morellini editore), ha scritto: “Italo Calvino a Sanremo, alla ricerca di una città scomparsa”, “Le incredibili curiosità di Genova” (Newton Compton)
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