attualità

01 Settembre 2010 | in categoria/e attualita

SLOW FOOD: presentata la nascitura Condotta del Levante: Le specialità locali, la riscoperta delle antiche colture e una ricercata degustazione tra curiosità, acquolina e... tanti ricordi.

Condotta del Levante: Costa ed Entroterra’ oppure ‘Condotta Golfo del Tigullio ed Entroterra’? Il nostro territorio presenta diverse caratteristiche che esprimono diverse anime e per questo la scelta del nome della nascitura Condotta locale di SLOW FOOD sarà affidata a un sondaggio tra i futuri soci. Una bella iniziativa che vuole saldare la famosa associazione che ha fatto del cibo ‘Buono, Pulito e Giusto’ la bandiera della valorizzazione delle diverse eccellenze enogastronomiche italiane. L’incontro si è svolto all’interno dell’Expo’ Fontanabuona Tigullio e ha visto relatori Sergio Rossi, Fiduciario della Condotta di Genova, Paolo Passano, Dottore in Scienze Gastronomiche, Antonio Dallorso e Giancarlo Tummolini, presidente e segretario di AKWO di Lavagna e Michela De Rosa e Giansandro Rosasco di Corfole.
Last but not least Anna Garibaldi, esperta in cultura contadina e produzioni locali e Raffaella Spinetta, studiosa e ricercatrice naturalistica che hanno presentato alcune antiche varietà locali e guidato i presenti in una degustazione di tre formaggi del caseificio di Davide Cogorno (a Carasco in Via Pontevecchio) che è l’unico a produrre formaggi esclusivi con il latte delle Valli Cichero e Fontanabuona. I tre formaggi sono stati abbinati a prodotti delle Valli Aveto Graveglia Sturla, come miele, nocciole e composta di cipolla di Zerli, nonché la marmellata di pesche Agostanine e Maria Bianca della prima collina e degli orti di Lavagna; da qui anche lo sciroppo di rose Gallica, Rugosa e Muscosa, servite con acque minerali nostrane, come la Santa Clara e la Santa Rita. Tra le molte varietà di nicchia del nostro Territorio anche mele Carle, Delizia, Gianchette, Limoncine e Ruzzine. Fagioli come il Patanin Senciu, il Ruman, il Ballin da Lotu, Perseghe de Vigna, Sioule Russe de Zerli, Patate Quarantinn-ne in sacchetto del Consorzio, Cannellinn-ne, Prugnunn-ne e Murelle. Oltre a diverse varietà antiche di cavolo anche delle zucche usate come attrezzi, quali il Cossu, detto anche Succu. Tra le conservazioni per l’inverno pure i Bidulli, cioè fettine di Carle seccate e usate poi come delizioso tè di mele. Lo scopo è sempre quello di valorizzare produzioni che possono sembrare selvatiche per l’aspetto, ma che sono quelle selezionate da secoli dai nostri nonni come le più adatte a vivere in queste zone, con antagonisti naturali e quindi con meno necessità di trattamenti. Gusti unici da non perdere, sia per il nostro palato che rischia altrimenti di essere omologato, sia perchè siano apprezzate e moltiplicate delle varietà che hanno una lunga storia locale. La degustazione si è svolta con piatti e posate biodegradabili a sottolineare e incentivare il rispetto per l’ambiente, perché solo da una terra sana l’uomo può cogliere prodotti sani
Info: iscrizioni su www.slowfood.it oppure info presso la nostra redazione allo 0185.938009 o redazione@corfole.com

MDR
Commenta, vota, inoltra