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itinerari, tempo libero
07 Luglio 2022 | in categoria/e itinerari tempo libero
Su e giù per Genova, tra trenini, forti e funicolari! (Per tutto luglio a Genova, metro, ascensori, cremagliere e funicolari sono gratis!)
- di Michela De Rosa
Ancora per tutto luglio sarà possibile andare letteralmente su e giù per Genova gratuitamente! La Funicolare Zecca-Righi la cremagliera Principe-Granarolo e tutti gli ascensori sono gratuiti tutti i giorni della settimana senza limiti di orario, mentre la metropolitana è gratuità tutti i giorni dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22.
Un’ottima occasione per visitare quei posti in cui magari non vi eravate mai spinti, scoprire i tesori del territorio e godere di panorami inediti. Noi abbiamo optato per un’escursione sul sentiero dei Forti, sul quale si può arrivare con alcuni dei mezzi di trasporto più scenografici di Genova: la Funicolare Zecca-Righi o la Cremagliera Principe - Granarolo e lo storico Trenino di Casella (che NON è gratis: www.ferroviagenovacasella.it)
Noi abbiamo scelto di arrivare in quota con il Trenino e poi scendere con la Funicolare, ma voi potete scegliere l’itinerario che preferite, prendendo perfino tutti e tre i mezzi in un colpo solo! Poi vi spieghiamo come. Pronti per questa avventura? Si parte!
1) PARTENZA: DA GENOVA COL TRENINO DI CASELLA
Da Piazza Manin a “Campi”
Decidiamo di lasciare l’auto in centro, in modo da averla comoda al ritorno quando saremo stanchi. Quindi freschi e pimpanti saliamo Corso Assarotti fino a Piazza Manin (ovviamente si può prendere un bus) e facciamo una prima sosta nella Pasticceria Michelangelo per caffé e brioche con crema e amarene (d’altronde ci aspetta una giornata impegnativa, eh!); allegramente rifocillati, ci dirigiamo verso la Stazione Manin, situata a pochi metri: guardando il distributore di benzina, vedrete delle scale: salite e a pochi passi a sinistra vi troverete in questa che è già una piccola chicca e vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo. Non dovrete nemmeno dannarvi per fare i biglietti on line perché li potete fare a bordo (n.d.r. il trenino di Casella NON rientra tra i mezzi gratuiti fino a luglio). Ore 12.08, si parte! Il trenino (ino-ino-ino) si inerpica tra i palazzi della città, ma in pochi minuti ondeggiando sui binari, ci si ritrova immersi in un panorama inedito: siamo decisamente in montagna e tra ponti e gallerie si vede in lontananza il mare. Una giornata limpida vi assicurerà belle foto panoramiche! Le fermate vanno prenotate: c’è il pulsante da schiacciare, ma comunque la bigliettaia aveva chiesto a tutti la meta, così da dire dove scendere. Vedendo “le fermate” capirete il perché! Ore 12.28, scendiamo alla stazione di Campi: appare come un miraggio ed è praticamente un bar in mezzo al nulla: il bar Bnario, senza i, che con le sedie anni ‘70 e i “divanetti”di pallet invita a una sosta sotto gli ombrelloni, magari leggendo un libro preso dal... frigorifero! In quello grande i libri per i grandi, nel frigo piccolo quelli per intrattenere i bambini. Dopo un fresco chinotto ligure è ora di incamminarci e la coraggiosa Selena (perché per aprire un bar qui ci voleva coraggio e l’amore di chi è nato tra questi monti) ci indica la via: “Attraversate i binari e salite quel sentierino. In una manciata di minuti sarete su una strada, andate a destra, poi al bivio prendete il sentiero a sinistra”. Partiamo!
2) DA CAMPI AL RIGHI
5 km, 2 ore, soste comprese
Il sentiero è facile, adatto a tutti e praticamente in piano. In parte è inserito nel bosco e in parte esposto al sole, per cui mi raccomando: acqua, cappello e protezione solare! Dopo pochi minuti troverete l’indicazione per la neviera (che potete scendere a vedere), un sistema per produrre ghiaccio che serviva per conservare i cibi, ma anche per alleviare febbre e contusioni. Vi trovate sul percorso dell’acquedotto che porta l’acqua potabile da Lago Val Noci a Genova e lungo il tragitto ogni tanto vedrete affiorare le tubazioni. Ma la cosa più importante è la natura: siete in montagna, c’è profumo di aghi di pino, eppure là davanti si staglia il mare. Anche la flora è particolarmente variegata creando l’habitat perfetto per le farfalle: ne abbiamo incontrate a centinaia! Lungo il sentiero troverete anche le indicazioni per i Forti: noi non li abbiamo raggiunti, ma se volete visitarli e ammirare il panorama in costa, mettete in conto una scarpinata in salita per ognuno.
3) IL PARCO DEL PERALTO, LA FUNICOLARE e il presepe
Passeggiando tra antiche mura
Alla fine del sentiero ci si trova su una strada asfaltata che porta al Parco delle Mura, l’Area Naturale Protetta che deve il nome alle Mura Nuove, erette nel Seicento a difesa della città e del suo bacino portuale: con i suoi 12 km è la cinta muraria più lunga d’Europa! Sbuchiamo quasi subito in un’area di sosta attrezzata con tavoli per pic-nic e vista panoramica. Proseguiamo Via del Peralto in discesa, tra le mura antiche e all’ombra degli alberi. Attraversiamo una delle porte di Forte Castellaccio, poi un ponte (forse era un ponte levatoio?), passiamo davanti all’Osservatorio Astronomico del Righi (www.osservatoriorighi.it) e a ville storiche, ed eccoci quindi alla Funicolare Zecca - Righi. Potete affacciarvi alle tante terrazze panoramiche e godere la vista da Levante a Ponente. Saliamo e inizia la discesa con la sua forte pendenza e il passaggio stretto tra i bei palazzi con i loro giardini nascosti, poi cunicoli, gallerie e portoni che sembrano affacciarsi sul nulla. Scendiamo alla fermata Madonnetta per una visita all’omonimo Santuario dell’ordine dei Padri Agostiniani Scalzi con il suo Presepe perenne. Alla fermata ci si trova tra scale, crouze e mulattiere: in un paio di minuti raggiungiamo le mura a cerchio che celano un bellissimo risseu. La storia di questo Santuario è antichissima e molto importante e ci ricorda che Genova è una città “votata alla Madonna”. Eretto nel 1696 in soli 15 mesi su indicazioni di Padre Carlo Giacinto Sanguineti, per secoli questo Santuario è stato il centro religioso ufficiale della Repubblica genovese e vi era la tradizione della novena del 15 agosto per celebrare l’Assunzione di Maria Vergine.
Con la seconda guerra mondiale questa tradizione si perse ma è stata ripresa nel 2012 e da allora vede una numerosa partecipazione di fedeli. Gli interni sono opulenti, ma è sotto il pavimento che si celano i due tesori più ammirati: la statua della Pietà a opera del Maragliano (1732), con il volto di Maria talmente espressivo da sembrare vero: gli occhi in particolare vi lasceranno a bocca aperta: sono lucidi e sembra che la statua stia davvero piangendo. Ed entriamo nelle ex catacombe, dove un tempo erano conservati i resti di oltre ventimile defunti! Negli anni ‘70 furono traslati al cimitero di Staglieno, tutta l’area fu bonificata e vi si realizzò un bellissimo presepe perenne, composto da 5 grandi scene che si svolgono nei luoghi e nelle situazioni più caratteristici di Genova e delle sue Valli.
4) RIENTRO IN CENTRO
In funicolare fino a Largo Zecca poi due passi in centro
E’ stata una giornata davvero entusiasmante ed è tempo di rientrare. Riprendiamo la funicolare fino a Largo Zecca e da qui ci godiamo ancora una bella passeggiata in città, passando in Via Garibaldi con i suoi meravigliosi palazzi storici e l’atmosfera elegante. Decidiamo di goderci la serata fino in fondo e ci fermiamo per una cena veloce e due passi in centro...
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