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attualita, edizione cartacea, tempo libero
di Michela De Rosa | 02 Febbraio 2019 | in categoria/e attualita edizione cartacea tempo libero
Luca Pretolesi:da un retrobottega di Chiavari alla vetta delle classifiche; ora collabora con star internazionali
La telefonata che mi ha cambiato la vita
Qualcuno di voi se lo ricorderà ragazzino, quando faceva il deejay nelle discoteche del Levante. Ma a Luca non bastava “metter la musica”, voleva creare la sua. Frequenta una scuola, che oggi non esiste più, a Milano, specializzandosi in tecnico del suono, registrazione e mixaggio e nel weekend fa le serate. Investe i guadagni nel suo sogno: compra la prima strumentazione e allestisce il suo “studio” in una stanza dietro al negozio di ceramiche di famiglia, a Chiavari. Ma si sa, il talento senza motivazione può anche non spiccare il volo: la “frase giusta al momento giusto” arriva nel 1989 dal proprietario del negozio di dischi Good Music, in zona porto, che lo convince a mandare una musicacassetta con un suo pezzo a Radio Deejay. Luca lo fa senza grosse aspettative, e invece arriva la telefonata da dj Molella in persona che lo invita a partecipare a un contest tra deejay: “Arrivai secondo, ma avevo la sensazione che tutto si stesse muovendo nella direzione giusta”.
Luca negli anni '90
D’improvviso in vetta alle classifiche
La sensazione di Luca era corretta, ma occorreva crederci, ancora una volta: spedisce un’altra cassetta, questa volta a una casa di produzione di Napoli molto attiva nel suo genere di musica, “Mi proposero di distribuire il mio disco in contovendita a patto che avessi affrontato i costi di stampa. Dopo aver racimolato un milione di lire riuscii a produrre il mio primo vinile, in mille copie. Grazie a un passaggio di Albertino su Radio Deejay andarono via tutte in due giorni. La casa discografica mi mise subito sotto contratto e ne stamparono altre trentamila copie. Fu la svolta: cominciai a suonare in giro per l’Italia e per l’Europa”. Si trasferisce a Milano, produce altri due album e nel 1994 nasce la sua etichetta discografica che produce diversi successi, tra cui “The mountain of King”, numero 1 in Italia per quattro settimane.
Dalle serate come dj alle Piscine dei Castelli
ALLE VETTE DELLE CLASSIFICHE
CHI DI VOI LA BALLAVA IN DISCOTECA?
In America se sei bravo ti supportano
Nel 2002 Luca sente che “è tempo di trovare nuovi stimoli” e un amico lo convince a raggiungerlo a Las Vegas: “Io e mia moglie siamo partiti con l’idea di fare una vacanza, ma arrivati lì ci siamo innamorati del posto, del clima, del deserto e delle montagne. E abbiamo anche capito che c’era del potenziale: questa città è nata solo 110 anni fa, nessuno è “originario di qui” e c’è spazio per tutti. Così ci siamo trasferiti e quando è esploso il fenomeno dance io ero uno di quelli che aveva più esperienza in quel tipo di musica: sono nate le prime collaborazioni e da lì è stato un crescendo. Gli americani hanno la mentalità che se sei bravo e puoi contribuire professionalmente loro ti aiutano, ti amplificano e ti permettono di avere successo”.
Ma in pratica qual è il suo lavoro? La definizione è Producer mixing and mastering engeneering: “Volendo semplificare possiamo dire che l’artista arriva in studio con la demo di un brano: lo miglioro a livello di suono, lo mixo e masterizzo, quindi esce finito”. Il segreto è dovuto alle competenze trasversali, visto che ha anche studiato pianoforte. Musicista, deejay e tecnico del suono: ecco il mix che lo rende uno dei professionisti più ricercati del momento. Oltre agli artisti italiani citati all’inizio, sono diverse le star mondiali con cui collabora: Beyoncé, tanto per fare un nome. Ed è stato nominato ai Grammy Award per “Light It Up” di Major Lazer’s e al Latin Grammy Award per “Mi gente” di J Balvin e Willy William.
La folla in delirio alle serate da dj
Insegna a migliaia di ragazzi in tutto il mondo
La professione di ingegnere del suono è in continua crescita e Luca è considerato il massimo del settore: tiene corsi, ambitissimi, dagli USA alla Cina, dalla Norvegia all’Olanda, passando ogni tanto anche per l’Italia, per lo più Roma e Milano.
Qui lavoro con le star, ma dell’Italia mi mancano tre cose
Viene spontaneo chiedersi come ci si sente davanti a queste star, ma Luca ci racconta che passandoci tante ore insieme si diventa colleghi e amici: “Con Jova ci vediamo spesso quando è qui negli Usa, di Rovazzi ho curato tutte le produzioni e lavorare con lui è divertentissimo”. Ma c’è l’eccezione: “Ai Grammy mi sono letteralmente scontrato con Sting e lì sì, al suo cospetto mi sono sentito solo un fan”.
A questo punto ci chiediamo se c’è qualcosa di cui sente la mancanza: “Sarò banalissimo, ma il cibo, l’umorismo e il rapporto umano. Il valore di certe cose: ad esempio non si fanno le tavolate per il piacere di stare insieme, qui si mangia per riempire la pancia e poi tornare a lavorare. E poi non c’è la focaccetta”.
Radici e amore:
il legame col Levante
è fortissimo
“Il mio legame col Levante è fortissimo: sono cresciuto lì e mio nonno era di Chiavari, lavorava in banca ma era un inventore (ha inventato l’elettrocardiogramma portatile). E poi ho anche conosciuto mia moglie Ornella che è di Sestri Levante”.
- Con la moglie Ornella ai Grammy Latin Award, novembre2018
I commenti dei lettori
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