EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • VENDO vendo inserto per camino ...
    • REGALO regalo termosifoni come n...
    • VENDO vendo grazioso divano a 2...
    • VENDO graziosa credenza vintag...
    • VENDO elegante e importante cre...
    • VENDO grazioso originale partol...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    HALLOWEEN tra stranezze e golosità

    Il 31 ottobre è Halloween! La festa di importazione americana sta prendendo sempre più piede nel nostro territorio e sta assumendo sempre più le vesti di un secondo “carneva...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    edizione cartacea, storia locale

    di Giansandro Rosasco | 09 Ottobre 2018 | in categoria/e edizione cartacea storia locale

    Le restauratrici di “chiavarine”: da tre generazioni le donne della famiglia Bacigalupi si tramandano l'arte dell'impagliatura

    Le restauratrici di “chiavarine”: da tre generazioni le donne della famiglia Bacigalupi si tramandano l'arte dell'impagliatura

    A carêga de ciâvai
    Apprezzata da Carlo Alberto di Savoia, da Napoleone III e dallo scultore Antonio Canova che la definì «Un miracolo di tecnica ed eleganza!», fino alla Casa Bianca, la "chiavarina" fa oggi parte dei prodotti di eccellenza dell'artigianato ligure. Forse non tutti sanno chi la inventò e soprattutto perché.

    Il suo inventore la gettò dalla finestra
    Fu creata dal chiavarese Giuseppe Gaetano Descalzi detto "Campanino" (poiché nipote del campanaro della chiesa di Bacezza), abile e geniale artigiano, ebanista e seggiolaio, che contribuì alla rivalutazione dell’artigianato, ottenendo vasti consensi anche all’estero, tanto da essere soprannominato Principe degli Ebanisti. Nel 1807 l'allora presidente della Società economica di Chiavari, il marchese Stefano Rivarola, tornò da Parigi con alcune sedie di stile Impero ed invitò il Descalzi a realizzarne una rielaborandone lo stile. Il nostro ebanista ne semplificò la struttura e i decori e sostituì la seduta imbottita con una ottenuta dall’intreccio di striscioline di salice palustre (poi sostituita dal trafilato di canna d’India, molto più resistente e di facile reperibilità) intrecciate a mano in trama e ordito direttamente sul telaio della seggiola e annodata secondo il sistema ideato dallo stesso Descalzi.
    Questo lavoro veniva affidato esclusivamente alle donne che inserivano tra i fili disegni eseguiti con la lana colorata. La tessitura veniva terminata inserendo i vari fili nell’anima dei due legni rimasti liberi e chiudendo l’intero sedile, usando un coltello e una stecca d’acciaio a punta. I primi modelli di sedia furono realizzati con il legno di ciliegio selvatico locale, successivamente venne adottato anche l’acero bianco tedesco o americano. La vera svolta avvenne più tardi, quando il Descalzi scoprì sull’Appennino Ligure una qualità di acero migliore di quello importato dall’estero.
    Grazie alla tipologia di incastri e alla distanza fra le gambe la chiavarina si rivelò molto più robusta di quanto il suo aspetto lasci intuire: si narra che per dimostrarlo la gettò dalla finestra e che la seggiola, pesante poco più di un chilogrammo, sia rimbalzata sulla strada senza rompersi, dando prova della sua robustezza. Il risultato fu quindi un oggetto leggerissimo e al contempo robusto, che sapeva coniugare l’eleganza a uno stile moderno. Ancora oggi il termine “campanino” identifica il più antico modello di chiavarina.

    Successo, declino, infine “eccellenza”
    La sedia ebbe talmente successo che in breve tempo nacquero moltissime manifatture anche nei comuni limitrofi: alla morte di Descalzi, nel 1855, si contavano circa 600 impiegati nel settore. La fortuna di questa sedia declinò per l'avvento delle austriache sedie Thonet, prodotte in serie, meno costose, e costituite di pochi elementi facilmente smontabili. E in seguito per la concorrenza della produzione industriale. Oggi la chiavarina è passata da suppellettile quotidiano a oggetto di design, prodotta da poche botteghe ancora con metodi e materiali tradizionali.

    Noi che le restauriamo
    Abbiamo incontrato una famiglia, in Val Fontanabuona, particolarmente attiva e meticolosissima che raccoglie ben tre generazioni. Tutto partì da nonna Ester che imparò da un’amica e restaurò sedie fino ad ottant’anni, la tradizione fu poi tramandata alle figlie Roberta ed Alessandra ed infine alla nipote Giada che iniziò per gioco proprio con la nonna e oggi a soli ventidue anni è già abilissima con spada e spadino (due attrezzi indispensabili per la realizzazione). Insomma, se avete una chiavarina da restaurare potete chiamare il numero 347.3932235: la famiglia Bacigalupi vi saprà aiutare a mantenere in vita queste che non sono solo sedie ma autentici pezzi di valore storico e artistico.




     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO