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attualita, edizione cartacea, games e techno, salute, storia locale, tempo libero
di Simone Parma | 14 Marzo 2018 | in categoria/e attualita edizione cartacea games e techno salute storia locale tempo libero
Costantino, 101 anni, e una nuova vita grazie al computer: "mi sento con i nipoti all'estero, ricevo le mail e posso scoprire tutte le novità sulla costruzione di motori"
Dopo un’operazione all’anca uscire era diventato difficile, così i figli gli insegnano a usare il computer: da allora è la sua nuova finestra sul mondo
S. Margherita L. - Costantino Gardella, classe 1916, non è un centenario come gli altri. Qualcosa lo rende speciale e non è solo la sua incredibile lucidità, ma è il fatto che ogni giorno la sua fonte di notizie sia il computer. Sì, avete capito bene. Un computer portatile di ultima generazione gli permette di guardare video, leggere notizie e restare in contatto con i familiari più lontani grazie alle email.
Niente può fermare l’irrefrenabile desiderio di conoscenza
“Ha iniziato a usare il computer una decina di anni fa, quando dopo alcune operazioni all’anca gli è diventato impossibile muoversi in autonomia – ci raccontano i figli Flavio ed Enrico – Lui però non si è abbattuto e la sua curiosità lo ha mantenuto vivo. Abbiamo pensato di provare a spiegargli come funzionasse il computer e con nostra grande sorpresa non se ne è più separato!”.
Costantino ci racconta così la sua giornata tipo, che potrebbe essere quella di un millennials (così è chiamata la generazione nata dopo l’anno 2000) invece è quella di un ultracentenario davvero speciale: “Ogni mattina mi sveglio, faccio colazione e poi accendo il computer. Controllo le email dai nipoti all’estero o dall’AVIS di cui sono stato fondatore qui a Santa Margherita e poi mi dedico alla ricerca di quello che mi interessa su Google o YouTube”.
Giardinaggio? Macché: “La mia passione è sempre stata la meccanica. Dopo quarant’anni di lavoro all’Ansaldo di Genova non mi sono ancora stancato di scoprire come funzionano i motori e internet è bellissimo anche per questo: ci sono tutte le tipologie, ti spiegano come sono fatti, ci sono incidenti, prove e posso imparare ancora tanto!”
Con Internet posso viaggiare... da civile
Oltre alla meccanica il viaggio è stata una delle esperienze più significative per Costantino; anche se erano tuttaltro che vacanze, il suo carattere curioso e positivo gli ha permesso di trarne anche insegnamenti, incontri e ricordi belli: “Il mio primo viaggio fu nel 1936, verso Bologna, quando fui richiamato alle armi e finii col prestare servizio alla Fanteria Carrista, visto che ero meccanico. In poco tempo mi ritrovai in Albania e fu subito una grande esperienza. Accampati nelle nostre tende riparavamo auto e carri armati. Ricordo che c’erano monti bellissimi a fare da cornice a piccoli paesi pieni di gente ospitale. Essendo meccanici eravamo sempre dietro le linee ed è stata una fortuna poter parlare in libertà con la gente del posto”.
Ma dopo l’Albania la sorte sembrò giocare un cattivo scherzo a Costantino: il treno su cui viaggiava in Jugoslavia subì un attentato. Lui e un suo concittadino, Luigi “Gigi” Figallo, riuscirono però a liberarsi dalle lamiere, salvandosi miracolosamente: “La foto del deragliamento è esposta tra gli ex voto del Santuario di Montallegro”.
Le avventure di Costantino proseguirono, così come proseguirono i suoi viaggi nei vari fronti della Seconda Guerra Mondiale. Fu così che arrivò la volta dell’Africa: “Eravamo in un bel villaggio, tipico del Nord Africa, e una mattina fummo circondati dagli inglesi che ci puntavano addosso tre cannoni. Dopo i primi colpi trattammo subito la resa e i soldati inglesi che avrebbero dovuto sorvegliarci si misero a giocare a carte con noi. Fu un momento di umanità incredibile”.
A Costantino toccò comunque un periodo di prigionia, ma con un po’ di fortuna divenne cooperatore prima della Croce Rossa e poi degli Alleati, prestando servizio come autista e meccanico: “Mi occupavo anche del trasporto di ufficiali e sottoufficiali ed è stato bello poter vedere da vicino le loro vite”. Dopo due anni di prigionia, e passando per Mannheim, Costantino riuscì a tornare alla sua casa e al suo lavoro di aggiustatore per Ansaldo, che terminerà solo quarant’anni più tardi. Ora, grazie a Internet, Costantino si diverte a esplorare il mondo tramite foto, video e documentari che ti portano ovunque.
L’arte, i tramonti e un’amicizia speciale
Durante la sua vita Costantino ha vissuto talmente tante avventure da decidere di raccoglierle nelle sue memorie, scritte rigorosamente al computer. Oltre alla scrittura si è cimentato nella poesia, nella pittura e ha sempre continuato a rimanere curioso ed estroverso. Doti che attirarono le simpatie di Ugo Bellometti, all’apparenza un semplice ingegnere giunto a svernare nelle ridente cittadina ligure.
“Ogni giorno andavo in riva al mare per ammirare lo spettacolo del nostro panorama. Che senso avrebbe vivere al mare senza riempirsene gli occhi ogni giorno? Un giorno come tanti un uomo che era lì come me si girò e mi disse che si era innamorato di quella vista, tanto da decidere di comprare casa proprio qui. Da lì iniziò una amicizia che durò per molto tempo”.
Quell’uomo non conosceva ancora nessuno in città e fu introdotto proprio da Costantino, che gli presentò amici e conoscenti. Si scoprì poi, dopo la sua morte, che Ugo Bellometti era una persona molto facoltosa. Grazie all’amicizia stretta con Costantino e alle persone che con lui aveva conosciuto decise di lasciare al Comune, all’Anffas e ad altre associazioni cittadine un’eredità da diversi miliardi di lire.
L’insegnamento di Costantino
Sarebbe impossibile poter raccontare in questo breve articolo le avventure ed i ricordi di Costantino. Ricordi incredibilmente vividi nella sua memoria, che continua ad allenare ogni giorno con ore e ore di computer. Che sia proprio questo il suo segreto?
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