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30 Ottobre 2017 | in categoria/e attualita diritto ecologia edizione cartacea

“Servizio di depurazione non idoneo”: Ireti obbligata a rimborsare una rapallina- Ora possibili migliaia di ricorsi

Il Giudice di Pace di Chiavari obbliga Ireti alla restituzione delle quote versate: possibili migliaia di ricorsi

La sentenza pilota è arrivata e Andrea Maggiali, presidente di Consugens (associazione a tutela del consumatore, nata a Santa Margherita Ligure) si dice soddisfatto per il risultato ottenuto: Ireti dovrà restituire agli utenti anche il pregresso delle quote di depurazione pagate e non dovute. Questo perché in realtà la depurazione non è mai stata effettuata nei termini di legge prescritti anche dell’Unione Europea. La decisione è stata presa dal Giudice di pace di Chiavari, che ha sottolineato che la cifra di 1000 € che la cittadina Antonella Terrile si vedrà rimborsare è “per le quote versate a fronte di un servizio mai fornito nelle modalità indicate”.
“Dopo questo ottimo risultato - spiega Maggiali - nei prossimi mesi continueremo con la presentazione dei ricorsi, che in Agosto e Settembre sono stati oltre 150. Tuttavia gli utenti di Rapallo che riteniamo essere idonei a richiedere i rimborsi sono oltre diciottomila”. Si tratta da una stima derivante dagli accordi presi con gli amministratori di condominio, che gestiscono all’incirca un migliaio di  condomini in tutta Rapallo.
Tra gli aspetti da sottolineare per l’avvocato rapallese è l’adesione ai ricorsi, il che andrebbe ancora di più a complicare la situazione per Ireti che vedrebbe aumentare il rischio di azioni legali sempre più incisive per le sue casse.
Per info: andrea.maggiali.lex@gmail.com