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di Michela De Rosa | 10 Luglio 2017 | in categoria/e benessere cucina ecologia edizione cartacea itinerari locali storia locale tempo libero uscire

#corfolegite - Rifugio Casermette: da edifici dismessi a meta per una giornata bucolica tra buon cibo, ecologia, giochi e passeggiate nella natura

I gestori: Silvano Campomenosi, Francesca Cella e Giorgio Raggi

Dal 17 giugno, dopo mesi di lavoro, le ex casermette della Forestale inutilizzate da decenni sono il Rifugio Casermette del Penna. Ubicato a 1400 circa s.l.m sull’omonimo Monte nel Comune di Santo Stefano d’Aveto è un luogo bello, accogliente ed ecologico: è infatti dotato di impianti a fonti rinnovabili (solare e a biomasse legnose) e l’arredo è stato realizzato da falegnami locali con legname delle foresta in gestione al Parco. Un bell’esempio della “filiera del bosco a Km Zero” e delle potenzialità di sviluppo e turismo sostenibile attivabili nella nostra montagna.

Il rifugio è raggiungibile comodamente in auto ed è collegato da numerosi sentieri escursionistici (pedonali, ciclabili e ippoturistici) con le principali località e cime dei dintorni. Sarà fruibile tutto l’anno, sia come meta di gite  “al fresco” ed escursioni, sia per gli sport sulla neve, dalle ciaspolate allo sci di fondo (la foresta ospita una delle pochissime piste da fondo della Liguria).
Offre camere, bar-ristorante, un’area camper e un mini-percorso aereo tra gli alberi.

La gestione è stata affidata dal Parco, con gara pubblica, all’Associazione d’impresa tra l’Albergo Ristorante “Le Fate” e la Cooperativa “Alta Val d’Aveto” di Casoni di Amborzasco