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edizione cartacea, itinerari, storia locale, tempo libero, uscire
di Pier Luigi Gardella | 09 Luglio 2017 | in categoria/e edizione cartacea itinerari storia locale tempo libero uscire
Perché si chiama così? - Montoggio, il paese con 50 frazioni: deve il nome ai mentovini o all'oeggiu?
E poi c'è la diatriba del Balilla: nacque qui o a Genova?
Questo mese ci spostiamo in Alta Valle Scrivia dove, alla confluenza di due affluenti dello Scrivia, il Laccio e il Pentemina, sorge Montoggio con tutte le sue innumerevoli frazioni: sono oltre cinquanta su 47 Kmq di territorio, fra i più vasti tra i comuni liguri e dominato dal Monte Bano di oltre mille metri d’altezza.
Nel comune troviamo anche il lago artificiale di Val Noci costruito negli anni Venti su un progetto del 1906 del comune di Genova, per un nuovo acquedotto che aumentasse la dotazione idrica della città, in particolare i quartieri più alti.
Montoggio è citato già in documenti dell’XI secolo tra i possedimenti dei vescovi di Tortona e poi dei Malaspina per passare quindi ai Fieschi e assistere alle contese tra la nobile famiglia e la Repubblica di Genova: ce lo ricordano i ruderi del castello che tutt’oggi sovrastano l’abitato che fu teatro dell’ultima congiura della famiglia Fieschi nel 1547.
Nel corso dei secoli assistiamo a diverse varianti nei documenti dove è citato il suo nome: Muntobium, Mons-auginus, Monte-obio, Monteobulo, Monte-oblato, Montoblo, quindi Montobbio e finalmente Montoggio. Questo aveva suggerito di metterlo in relazione alla popolazione ligure dei Mentouines, Mentovini, nome di una gente ligure citata nella celebre Tavola del Polcevera del 117 a.C. dove veniva associata a Genua nel godimento di diritti sull’agro pubblico genuate. Tuttavia studi più recenti hanno potuto identificare Montoggio in alcune carte tortonesi del XII sec. nella Mons Opli in esse indicata. Sarebbe quindi il monte dell’Opulus che è il nome latino dell’acero montano o campestre e che nelle parlate locali è chiamato oeggiu, da cui il nome del paese in lingua genovese Móntoeggiu.
Il Monte Bano
Riguardo al monte Bano che sovrasta il paese pare che il toponimo possa derivare dall’antico germanico “haribann” che significa luogo di raduno degli eserciti oppure da “ban” che significa passaggio, strada.
La diatriba del Balilla
La tradizione vuole che nella frazione di Pratolongo sia nato il "Balilla", simbolo della rivolta popolare genovese e ligure contro le truppe austriache nel 1746. Tuttavia nessuna cronaca o documento dell'epoca dice il nome dell'ardito ragazzo di Portoria. Ai primi dell’Ottocento si diffuse la notizia che quel ragazzo avesse nome G. B. Perasso detto Balilla e fosse nato nella frazione Pratolongo, l'8 aprile 1729. Lo affermava don G. B. Miraglia di Montoggio che raccontava come lo stesso Perasso si fosse vantato con lui di essere proprio quel ragazzo che lanciò il primo sasso contro gli Austriaci il 5 dicembre 1746. Tuttavia comparvero in seguito altre contrastanti documentazioni e testimonianze che volevano un G. B. Perasso nato a Genova ma l'autenticità e il valore di questi nuovi documenti furono da molti autori vivacemente contestati e la questione è ancora sub iudice.
I commenti dei lettori
MINAGLIA GIAMBATTISTA:
sono l'avv. MInaglia e vivo a Como dove si sono trasferiti i mie avi tutti di Montoggio. Che ruolo hanno avuto i Minaglia in Montoggio tanto da meritarsi l'intitolazione di una via? Sono curioso di sapere qualche cosa di più delle mie radici.
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