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attualita, cucina, edizione cartacea, itinerari, ricette, uscire
di Michela De Rosa | 09 Luglio 2017 | in categoria/e attualita cucina edizione cartacea itinerari ricette uscire
Rivoluzione: ok al pesto nel bagaglio a mano degli aerei (deroga eccezionale alle regole per la prelibatezza ligure)
"Quintali buttati ogni anno: troppo spreco"
Come molti viaggiatori sanno, per ragioni di sicurezza dopo la tragedia dell’11 settembre, nel bagaglio a mano sugli aerei si possono portare liquidi fino a 100 ml., ossia un decimo di litro. Ossia praticamente troppo poco per quasi tutto. Vuoi venire in Liguria e non portarti a casa almeno un vasetto di pesto? E che dire dei tanti liguri che studiano o lavorano all’estero e che quando tornano per le vacanze vengono riforniti di quello fatto in casa? Infatti molti passeggeri si presentavano all’imbarco con il pesto e poi erano costretti a lasciarlo ai controlli. Il risultato? Quintali di salsa buttati. Una cosa insopportabile. Così l’Aeroporto di Genova si è rivolta all’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile)e la riposta è stata immediata e positiva: «Il pesto si può imbarcare anche nel bagaglio a mano e fino a mezzo chilo». Un risultato sorprendente visto che la norma prevede che si possa derogare la quantità di 100 ml solo in casi particolari, come il latte per le mamme che devono allattare, medicinali e prodotti alimentari specifici, e il pesto non rientra in alcuna di queste categorie. La notizia ha quindi fatto il giro del mondo, con non poche polemiche sulla sicurezza. Ma ovviamente il pesto deve sempre passare i rigidi controlli areoportuali. L’iniziativa, promossa da Areoporto e Confcommercio, è la prima nel suo genere e per evitare che si potesse pensare ad un’operazione commerciale è stata legata alla solidarietà: per imbarcare la confezione da 500 grammi bisogna fare una donazione di 50 centesimi a Flyng Angels, una onlus genovese che paga i biglietti aerei alle famiglie che necessitano di cure mediche all’estero ma non ne hanno le risorse economiche.
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