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attualita, edizione cartacea
04 Giugno 2017 | in categoria/e attualita edizione cartacea
ELEZIONI GENOVA: PERCHE' CI RIGUARDANO. Sarà il primo Sindaco della "Città Metropolitana", che comprende il Levante: ecco di cosa intendono occuparsi qui
Diventando Sindaco anche della Città Metropolitana chi sarà eletto estenderà le sue funzioni politiche a un territorio molto più ampio, che comprende i comuni del Levante
Abbiamo quindi chiesto ai candidati: “Quali sono le priorità di questo territorio a cui la sua amministrazione si dedicherà?”.
MARCO BUCCI - Lista “Vince Genova”
57 anni, manager
Per il Levante sono tante le cose da fare: migliorare le condizioni di strade e scuole, favorire l’ampliamento della rete dei trasporti, affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti e creare le condizioni per una maggiore occupazione. Per risolvere le problematiche che stanno più a cuore ai cittadini e allo stesso tempo valorizzare le immense risorse dell’entroterra nel nostro programma abbiamo previsto la creazione di un assessorato alle Vallate, che si occupi di rilanciare la “Grande Genova”. Dedicheremo massima attenzione alla manutenzione delle strade per la sicurezza dei nostri automobilisti e alla riqualificazione delle scuole: è necessario un efficientamento termico degli edifici scolastici così da ottenere anche un maggiore risparmio energetico ed economico. In terzo luogo bisogna favorire collegamenti più rapidi con le altre città metropolitane (Milano, Torino) in linea con le politiche regionali sul trasporto pubblico, per favorire ulteriormente lo sviluppo economico del territorio. Dobbiamo guardare al rifiuto come a una risorsa economica e favorire la costruzione di un impianto di smaltimento rifiuti organici. Infine, per garantire un futuro al Tigullio dobbiamo sostenere lo sviluppo delle imprese, in particolare nel settore delle eccellenze tecnologiche.
GIANNI CRIVELLO - Lista “Crivello Sindaco”
64 anni, assessore alla Protezione civile e alle manutenzioni comune di Genova
Le strategie e le azioni da mettere in atto sul territorio della Città Metropolitana ed in particolare del Levante Genovese sono orientate alla diversificazione dell’offerta economica e turistica, evitando la concentrazione dei flussi e delle attività sulla costa e attivando, invece, una produttività “diffusa” affinché il “sistema territorio metropolitano” diventi il motore dello sviluppo del Paese, come auspicato dalle riforme comunitarie e nazionali. Fondamentale è che la Città Metropolitana diventi raccordo tra istituzioni, associazioni e soggetti privati, al fine di sviluppare la competitività a partire dalle peculiarità ambientali, storiche, gastronomiche e dalle produzioni locali, integrando l’offerta della costa con l’ambito di retrocosta e l’interno. E’ perciò necessario recuperare la rete dei sentieri e sviluppare il relativo indotto economico, le forme sostenibili di ricettività, in particolare l’agriturismo, potenziare i collegamenti ferroviari e del trasporto pubblico locale, per favorire i flussi turistici limitando l’utilizzo del mezzo privato. Inoltre, per incrementare lo sviluppo economico, si vuole puntare sulle piccole e medie imprese e micro-imprese orientate all’innovazione, alla green & blue economy, in tutti i settori produttivi e sul recupero le attività tradizionali, legate alla filiera del mare e all’agricoltura locale di nicchia, sviluppando alcune buone pratiche in atto. In quest’ottica, a titolo esemplificativo, è da ridefinire il ruolo del complesso dell’EXPO Fontanabuona: creare un polo multifunzionale, incrementare gli eventi, ampliare la partnership, oltrechè intensificare il rapporto con l’Ente Parco dell’Aveto, anche a supporto dell’attuazione della Strategia nazionale per le aree interne (mobilità, scuola, sanità, sviluppo locale). Infine, non si può tralasciare il coordinamento delle politiche sui temi del riassetto idrogeologico e della riorganizzazione infrastrutturale, superando la frammentazione, sulla base di un progetto unitario e integrato e incrementando la resilienza attraverso azioni per la prevenzione e l’informazione.
MARIKA CASSIMATIS - Lista “Cassimatis Genova”
53 anni, insegnante
Una delle priorità è il trasporto pubblico locale e la conseguente cronica crisi di Atp. Da poco tempo Atp è ritornata totalmente pubblica, ma bisogna vedere come andrà a finire la causa intrapresa da Autoguidovie per la cessione forzata delle loro quote azionarie perché il precedente consiglio di amministrazione si era dimesso e pertanto l'a.d. Ranza decaduto. Noi vogliamo rispettare il referendum del 2011 sul trasporto pubblico e quindi fare in modo che Atp rimanga pubblica: affinché ciò accada, é razionale pensare ad una fusione con Amt e acquisizione del servizio fornito da Genova Parcheggi per ridurre i costi dei dirigenti. Bisogna inoltre svecchiare il parco mezzi e reinternalizzare la manutenzione: così facendo nel giro di pochissimo tempo i bilanci andrebbero a posto. Inoltre bisogna focalizzare l'attenzione sulla manutenzione delle strade provinciali per le quali sarà necessario reperire competenze e risorse andate perse dall'abolizione delle Province. Si valuteranno studi di fattibilità con percorsi partecipati per il tunnel della Fontabuona. Occorrerà essere molto più presenti sul territorio, a differenza di quanto fatto dal sindaco uscente Marco Doria. Infine, ci adopereremo affinché le sedute del consiglio vengano trasmesse in diretta via streaming perché ad oggi la Città Metropolitana è percepita come un'entità criptica e molto distante dai cittadini dell'ex Provincia.
ARCANGELO MERELLA - Lista GE9SI
63 anni, funzionario Regione Liguria
La riorganizzazione decentrata delle funzioni pubbliche, con la soppressione delle province e senza accompagnarla con provvedimenti seri di finanza, è la causa della difficoltà degli amministratori a governare una così ampio territorio. La questione più rilevante riguarda la coesione territoriale: occorre ragionare sul sistema infrastrutturale fisico e immateriale, sulla qualità e quantità del trasporto pubblico inteso anche come vantaggio competitivo. Poi politiche di sviluppo che facciano perno sulle attitudini naturali valorizzandone ogni aspetto e sostenendo, con fatti, il coraggio di chi vuol mantenere o avviare imprese. L’ambiente: un vero asset di sviluppo per un territorio come il nostro, dove il paesaggio e il clima giocano un ruolo straordinario, occasione di sviluppo dell’economia in un settore ancora in grado di svilupparsi con grandi benefici per la nostra collettività. Va posta, inoltre, attenzione per i servizi sia di carattere pubblico che sanitario: un piano chiaro di come sviluppare la rete ospedaliera in un territorio così ampio, assicurando vicino alle comunità presidi per assistenza di base e primo soccorso, deve costituire il perno su cui riorganizzare il sistema di welfare. Infine l’area metropolitana, può e deve essere anche occasione per la diffusione della cultura come strumento di promozione della comunità, mantenimento della tradizione e opportunità per il tempo libero.
MARCO MORI - Riscossa Italiana
38 anni, avvocato
Un Sindaco oggi è solo un commissario liquidatore. Rispettando le regole UE l’unico ruolo che si ha è quello di decidere cosa tagliare durante il mandato. L’area metropolitana è stata recentemente colpita dall’ennesimo atto criminale del governo in carica (minuscolo voluto), ennesimo governo imposto dalla finanza internazionale all’Italia. Parlo del decreto legge del 24 aprile u.s., decreto che grida vendetta e con il quale le stremate casse della città metropolitana subiranno un’ulteriore contrazione da oltre 24 milioni di euro l’anno. C’è una sola priorità ed una sola certezza, solo lottando frontalmente contro i poteri che vogliono queste politiche si potrà ridare dignità a Genova e all’Italia. La Costituzione è un’arma formidabile contro l’aggressione che stiamo subendo. Non a caso volevano smantellarla per asservirci, cito testualmente dalla relazione del governo, alle stringenti regole di bilancio UE. Da tale relazione abbiamo avuto la conferma dell’incompatibilità tra tali vincoli europei e la nostra Costituzione, ed è proprio qui che arrivo io. Non volendo essere complice della prosecuzione della distruzione del tessuto economico e sociale genovese porterò in giudizio il governo per ottenere i trasferimenti di ricchezza (i soldi!) necessari a garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Forti del recente precedente della Corte Cost. (275/16), che ha sancito che è il bilancio a doversi adeguare ai diritti fondamentali, inizieremo la battaglia e vinceremo la guerra.
LUCA PIRONDINI - M5S Movimento 5 stelle
35 anni, prof. d’orchesta e Agente di Commercio
La politica dell’Area metropolitana deve tenere in considerazione l’eterogeneità del territorio e dei bisogni della popolazione e dev’essere frutto di una concertazione con le Amministrazioni locali. Occorre valorizzare il Levante ma anche il suo entroterra. Gli assi portanti sono lo sviluppo economico, i trasporti e l’ambiente. Occorre una forte azione di governance per attuare iniziative di marketing territoriale in grado di promuovere in modo coordinato le peculiarità di ciascuna parte evitando improduttive forme di concorrenza tra Comuni e favorendo l’integrazione delle iniziative e degli eventi che attraggono il turismo, con le ripercussioni che vi sono nel settore del commercio e in quello enogastronomico. Occorre promuovere i prodotti di eccellenza come, ad esempio la limonata del Tigullio ed ottenere il marchio IGP o DOP per altri prodotti: penso al salame di Sant’Olcese che meriterebbe maggiore tutela e valorizzazione. E’ necessario salvaguardare il futuro dell’ATP e dei suoi lavoratori e rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, mediante una l’integrazione con AMT e con il trasporto ferroviario. E’ indispensabile una pianificazione territoriale coordinata dei Comuni appartenenti ad ambiti territoriali omogenei, volta a migliorare il traffico dei comuni costieri e a risolvere alcuni problemi di depurazione che permangono nel Tigullio.
PAOLO PUTTI - Lista “Chiamami Genova”
47 anni, educatore
La Città Metropolitana ha ereditato dall’ente Provincia competenze la cui importanza è troppo spesso sottovalutata da parte di altre istituzioni, soprattutto nei termini economici. La pianificazione territoriale è fondamentale per poter assicurare i diritti minimi alle popolazioni e la sopravvivenza dei territori. Come Sindaco estenderò il programma di manutenzioni per prevenire i problemi di dissesto e incuria. La nostra terra è la nostra ricchezza, dobbiamo ripartire da qui se vogliamo costruire un futuro godibile da tutti. L’altro capitolo fondamentale è il trasporto pubblico, un servizio che risponde ad uno dei diritti fondamentali della persone: quello di muoversi, liberamente e in maniera accessibile. Le caratteristiche del nostro territorio rendono maggiormente significativo questo intento: le città che lo compongono l’ non possono vivere disconnesse, e a tutti deve essere garantita la possibilità di spostarsi. Il trasporto pubblico locale ha nei prossimi anni appuntamenti importanti, che noi traguarderemo senza sacrificare il controllo pubblico di questo servizio: solo in questo modo si potrà seguire il benessere delle collettività. Senza soldi, con ogni evidenza, non si va da nessuna parte: Genova deve farsi capofila per compattare le dieci città metropolitana italiane, al fine di pretendere dal governo le risorse necessarie per adempiere compiutamente alle proprie funzioni. Un ente senza risorse non ha senso di esistere.
Cinzia Ronzitti - Partito Comunista Lavoratori
54 anni, lavoratrice del commercio
Le nostre priorità d’ intervento riguardano, in generale, i problemi legati alla mancanza di lavoro, alla carenza dei servizi e al dissesto idrogeologico. Pertanto, sia se sarò eletta sindaca o consigliera sia se non sarò eletta, mi impegno fin da ora -insieme ai miei compagni/e di partito di Genova e del Tigullio- a sostenere le lotte dei lavoratori dell’area metropolitana minacciati da tagli occupazionali o peggioramenti dei servizi (ad es. ATP); e a sostenere iniziative finalizzate a creare posti di lavoro. Inoltre, ci batteremo per aumentare i servizi pubblici (sanità, scuola, trasporti) e per migliorarne la qualità, ciò al fine di migliorare la vita delle masse popolari della zona. Infine, vogliamo attuare tutte quelle opere necessarie per mettere in sicurezza il territorio dai rischi idrogeologici, a partire dalla pulizia costante di fiumi e torrenti. Problemi che potranno essere risolti unicamente recuperando risorse pubbliche significative. Pertanto, tutto ciò non sarà possibile fino a quando si continuerà a sottostare ai vari Patti di Stabilità e alle varie Finanziarie, che -con la scusa del debito pubblico- prevedono di pagare ogni anno fino a 90 miliardi di euro di interessi alle banche di cui 70 miliardi recuperati complessivamente con i tagli attuati dai vari Enti locali (Comuni, Regioni). Una truffa legalizzata al solo scopo di continuare ad arricchire padroni e banchieri, speculatori ed evasori.
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