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29 Aprile 2017 | in categoria/e attualita benessere edizione cartacea games e techno salute tempo libero

SENTENZA STORICA: riconosciuto nesso tra uso del cellulare e tumore al cervello. In Italia il primo caso al mondo: Inail condannata a pagare

L’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino era già stato riconosciuto nel 2011 dalla Iarc (agenzia internazionale di ricerca sul cancro), ora, per la prima volta un tribunale italiano riconosce in primo grado la causa oncogena nei campi elettromagnetici generati dal cellulare. Questo l’esito della battaglia del signor Roberto Romeo, dipendente Telecom, obbligato a usare il cellulare per lavoro in quanto era spesso in giro. Per 15 anni ha fatto innumerevoli telefonate, anche lunghe. Un giorno ha iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate e di disturbi all’udito. Pensava a un’infezione ma nel 2010 arriva la diagnosi: neurinoma, un tumore. Ora non sente più nulla dall’orecchio destro perché gli è stato asportato il nervo acustico.
Lo studio legale degli avvocati Ambrosio e Commodo aveva già intentato una causa alcuni anni fa, ancora giacente al Tar, per imporre al Ministero una campagna di informazione sui rischi legati al cellulare.

"DOBBIMO IMPARARE A DIFENDERCI"

UN SITO CON TUTTE LE INFO

Nell’attesa hanno creato il sito www.neurinoma.info con tutte le informazioni utili, specie per bambini e donne in gravidanza,  le persone più vulnerabili: “la popolazione deve essere avvisata perché basta usare il telefono con l’auricolare o a una certa distanza per abbassare i rischi”.  Oltre che per la nostra salute, cogliamo l’invito ad usare meno il cellulare per riprendere la bella abitudine di incontrarsi, a casa “per fare due chiacchiere davanti a un caffé”, in un bar, davanti al mare o al parco, invece di parlare guardando il muro di casa. O peggio ancora guidando.