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Mentre siamo seduti a cena suonano alla porta. E' il nostro vicino con un "cavagno" pieno di albicocche: «Prendetele voi perché ormai sono troppo mature e ...
edizione cartacea, storia locale
di Simone Parma | 05 Marzo 2017 | in categoria/e edizione cartacea storia locale
COME ERAVAMO - Il deschetto, i bruchin e il caégà: quando si camminava scalzi per non consumare le scarpe
“D’estate i contadini tutti, uomini, donne e bambini andavano a piedi scalzi - ricorda Vittorio Rosasco, direttore del Polimuseo di Gattorna - Ci mettevamo le scarpe solo per recarci alla messa domenicale o alle feste comandate e una volta tornati a casa i genitori controllavano che venissero subito tolte. Le scarpe duravano anni e venivano passate di fratello in fratello, o ai cugini e agli amici. Spesse volte venivano risuolate e non raramente anche rattoppate.”
Durante la Seconda Guerra Mondiale erano però i “bruchin”, scarponcini chiodati, a essere i più desiderati per affrontare l’inverno: “Nell’autunno del 1944 andavo a funghi, che poi vendevo, e col ricavato me ne feci confezionare un paio su misura. Ero il ragazzo più felice del mondo!”.
Dei bruchin si sono perse le tracce ma al Polimuseo è conservato un raro “deschetto” completo degli attrezzi del mestiere: lesine di varie misure; trincetti grandi, medi e piccoli; pece, spago, setole, il girellino, la raspa, il lisciapiante, il particolare martello, il piede di ferro, chiodi, chiodini, molte forme e seste di cartone, persino i minuscoli legnetti adatti a tappare i fori fatti dai vecchi chiodi. Su tutto spicca poi il quadro con la raffigurazione dei santi protettori dei calzolai: San Crispino e San Crispiniano, a testimoniare lo spirito di un mondo che ormai non c’è più.
Il deschetto è stato donato da Lorenzo Corvo, nipote del calzolaio che per più di 50 anni servì gli abitanti dell’alta Val Fontanabuona, mentre il possente macchinario per tagliare tacchi, suole e tomaie è stato donato da Mario Basso dei “Bassi” di Tribogna ed è completo degli attrezzi che servivano sia per costruire scarpe nuove che per risuolare e rattoppare quelle vecchie.
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