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    edizione cartacea, salute, sport, storia locale

    di Simone Parma | 26 Gennaio 2017 | in categoria/e edizione cartacea salute sport storia locale

    Mario Volponi, il medico spadaccino. Si trovò alle Olimpiadi con De Cubertin e fu anima dello sport locale

    Mario Volponi, il medico spadaccino. Si trovò alle Olimpiadi con De Cubertin e fu anima dello sport locale

    Passando Cavi di Lavagna, in Via Lombardia 58/b, o a Chiavari in p.za Roma, non immaginereste mai che per molti anni lì ha avuto lo studio un medico con una storia molto particolare. Dopo la guerra Mario Volponi scappò qui da Pisa, guadagnandosi l’appoggio dei locali che lo accolsero non come un medico qualsiasi, ma anche come spadaccino pluripremiato.

    Alle Olimpiadi con De Cubertain, il padre delle Olimpiadi
    Da giovane Mario era uno spensierato studente della Facoltà di Medicina di Pisa e durante quel periodo iniziò ad allenarsi e allenare per la scherma. Una dote la sua, di quelle con cui ci si nasce. Tanto che dopo vari successi a livello nazionale, raccontati anche sul Corriere dello Sport, conquistò l’accesso alle Olimpiadi di Parigi del 1924. Ma, come riportano le sue memorie, poco prima della partenza alcuni dirigenti italiani lo esclusero per poter inserire un loro protetto. Un vero e proprio smacco che Mario non digerì, tanto che, per placarne l’ira, gli venne offerto un posto nella giuria delle Olimpiadi. Non si trattava di una giuria qualsiasi perché al suo interno c’era anche De Cubertin, il padre fondatore delle olimpiadi moderne. Insomma la “non partecipazione” si trasformò in un’avventura incredibile, al fianco di uno dei monumenti dello sport e fu un’esperienza che lo stimolò per il resto della sua vita.

    Ciò che la vita toglie a volte la vita ridà
    Tornato da Parigi, galvanizzato dall’esperienza alle Olimpiadi, riprese ad allenarsi con successo, come riporta la rivista dell’epoca “Il Ponte di Pisa” che celebrava così le vittorie ai Campionati Italiani: “Da notarsi che il Volponi in questo Campionato era il più giovane concorrente sia per età che per studio schermistico e questo gli valse l'applauso e le felicitazioni di tutte le più alte autorità schermistiche ivi convenute. Il Volponi si è guadagnato la grandissima medaglia d'oro dono della S. S. Virtus di Bologna e la grande medaglia d'oro del Comitato promotore. Tanti  rallegramenti al caro Mario Volponi ed al suo fortissimo Maestro sig. Alfredo Angelini”.


    Fu così che nel 1928 il destino gli restituì quello che gli aveva tolto quattro anni prima e la sua partecipazione alle Universiadi di Parigi fu un successo, con numerose medaglie e diplomi firmati, indovinate da chi? Da De Cubertin in persona!

    De Cubertin, il padre delle Olimpiadi moderne... e la sua nota frase che però non è sua!

    Il 23 giugno del 1894 alla Sorbona di Parigi annuncia l'idea di recuperare gli antichi Giochi Olimpici che si terranno per la prima volta nel 1896. Al suo nome è legata la famosissima frase “L’importante non è vincere ma partecipare”, appartenente al vescovo Ethelbert Talbot, da lui citato. Lo stesso vescovo pare abbia riadattato la frase da un filosofo greco che disse: “L’importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente”.

    Donò le sue medaglie alla patria
    Volponi fu inviato a Porto Saiad durante la Seconda Guerra Mondiale e lì operò come medico chirurgo a supporto dell’impresa colonialista fascista. Lì decise di donare le sue 11 medaglie d’oro alla patria, in un gesto di devozione alla causa che gli valse onoreficienze e citazioni. La sua militanza politica lo portò poi a fuggire da Pisa e rifugiarsi a Chiavari, dove i capi della Divisione Coduri, una volta accertato che era una persona seria e affidabile, gli permisero di praticare la professione di medico.

    Tra i fondatori della Chiavari scherma e attivo nella chiavari nuoto
    La passione sportiva non si può fermare. Di lui infatti si trova traccia nel 1978 fra i membri del consiglio direttivo della Chiavari Scherma e attivo nella Chiavari nuoto, essendo padre di due nuotatori.

    L'attuale team della Chiavari Scherma


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    Con il Memorial in onore di Eugenio, nostro collaboratore e storico,
    portiamo avanti il suo lavoro, per far sì che la storia locale non vada persa

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