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27 Luglio 2016 | in categoria/e benessere edizione cartacea esperti salute

PSICOLOGIA E DINTORNI: «Ho 40 anni e mia madre mi tratta come una bambina!». Ecco come farle capire che siete adulti e indipendenti

Nel mio studio ricevo spesso persone che si portano dentro una grande rabbia per tutti quei bisogni che non sono stati compresi e/o ascoltati durante l’infanzia e hanno lasciato delle lacune che fanno male. La buona notizia è che possiamo occuparcene da adulti: lo dobbiamo a noi stessi per stare bene e avere una vita felice e serena come meritiamo. Tutti infatti portiamo dentro delle ferite invisibili che ci condizionano nelle relazioni sociali di ogni giorno, in misura e modo diverso in base alla profondità dei sentimenti con le persone coinvolte. Ma se con il partner o con persone esterne alla famiglia rendersi conto della non-volontà altrui di ferirci può rivelarsi un’impresa impegnativa ma fattibile, quando abbiamo a che fare con i nostri genitori tutto si complica. Per quanto mamma e papà possano essere duri e autoritari, poco comprensivi e rigidi, l’errore - se così vogliamo definirlo - non è mai unilaterale. Possibile? Sì.
Ecco un esempio tipico: «Ho 40 anni, eppure mia mamma mi tratta ancora come una bambina! Ha da ridire su qualsiasi cosa faccia, quindi o le racconto una frottola o lo faccio di nascosto».
Qual è l’errore?
Continuare a porsi nella relazione con la mamma come durante l’adolescenza: chiedendo il permesso/raccontando menzogne/omettendo informazioni per evitare la «punizione».
Come si risolve la situazione?
Comunicando la propria scelta con calma e sincerità, senza attribuirne la responsabilità al genitore: «Capisco che tu la pensi diversamente, ma io ritengo giusto fare in questo modo». Soltanto così diventiamo pienamente autonomi nelle nostre decisioni e permettiamo ai nostri genitori di trattarci da adulti.

gli incontri di luglio
Il Cerchio di Risonanza ogni giovedì dalle 21.30 alle 22.30 con ritrovo presso Piazza Gagliardo (Piazzetta dei Pescatori). In caso di maltempo presso lo studio.
Contributo €5 che viene interamente devoluto per la cura dei cani abbandonati.

A cura della Dott.ssa Sabrina Cassottana
Chiavari Piazza Roma 54/2
Tel 329.6058343
www.cassottanadrsabrina.it
Facebook: Sabrina Cassottana - Psicologa - Chiavari