attualita, benessere, edizione cartacea, salute

20 Luglio 2016 | in categoria/e attualita benessere edizione cartacea salute

PUNTI DI SVISTA - L'estate è come la fine dell'anno: è tempo di bilanci (ma non di bilancia!)

a cura del direttore Michela De Rosa

L'arrivo dell’estate è un po’ come una seconda fine dell’anno: si tracciano i bilanci, si fanno progetti su “come voglio essere al rientro”, quali progetti avviare, se cambiare lavoro, casa o fidanzato, quali persone ritrovare, cosa o chi è decisamente meglio lasciar perdere... Con i piedi nel bagnasciuga e lo sguardo all’orizzonte (o al bagnino, se ne vale la pena) si prendono decisioni vitali a cui ripenseremo anni dopo.
Lasciarsi abbattere o difendersi?
Farsi sopraffare o rialzarsi?
Soffrire o superare?
Reagire o lasciar correre?
Arrabbiarsi o imparare?
Accettare o combattere?
Provare o demordere?
Insistere o rinunciare?
Stare o andare?
Se mi guardo indietro mi accorgo che in quel “o”, in quella decisione presa a volte in una frazione di secondo, c’è tutto il mondo che mi sono costruita: quello che sono oggi e quello che non sono diventata, nel bene e nel male. Quello che ho e quello che non ho. Ciò che ho capito essere importante e ciò che non lo è. Quello che so di volere e quello di cui posso fare a meno. Ciò che vorrei e ciò che proprio non voglio.
Eppure, a pensarci, in quella frazione c’era già una me che in qualche modo aveva capito quello che avrei imparato dopo. E aveva preso una decisione. Magari lì, su due piedi. Non so se mi son persa qualcosa, se potrei avere di più o essere meglio di come sono, ma per ora ringrazio quella me che più o meno incosapevolmente mi ha portata qui, oggi, ad essere così: non perfetta ma neanche malaccio e soprattutto accompagnata da una insaziante voglia di crescere, evolvere e cambiare pelle.
Che forse, a pensarci, la cosa più triste è restare sempre uguali a se stessi. Reagire o non reagire sempre nello stesso modo: sempre rabbioso o sempre dimesso; sempre agguerrito o sempre rinunciatario. E così mi apro a nuovi “o”: “me così” o “me cosà”? Vedremo, di volta in volta, in base alle prossime scelte. Perché, come disse Charles Swindoll “La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci.”
E tornando all’estate, alla spiaggia e al bagnasciuga, la vita dipende anche da come reagisci alla prova costume. Ve ne parlo qui
Buona lettura!