attualita, benessere, edizione cartacea, tempo libero

14 Luglio 2016 | in categoria/e attualita benessere edizione cartacea tempo libero

Sarà un'estate piena di curve! La bellezza non può essere imprigionata in forme e misure: se n'è accorta anche la moda. Via il giudizio e godiamoci il mare!

Foto dal calendario 2016 di Beautifulcurvy.com: non modelle ma donne normali (costumi Parah Impronte)

di Michela De Rosa

Guardando questa foto non si può far altro che esclamare “ammazza, che bei pezzi di figliole!”. Eppure quelle immortalate nel calendario 2016 del sito Beautifulcurvy.com non sono modelle. Anzi, a ben guardare sono ragazze normali. Anzi, a ben guardare sono quelle che vengono chiamate (ad essere gentili) “abbondanti”. Ma bisogna appunto andare “a ben guardare”, perché la bellezza e quel senso di godimento, di gioia e di vita che emanano è più forte. Quasi “palpabile” in tutta quella polpa. La maggior parte di noi ha un fisico così. La differenza sta nello starci bene e nel metterlo in risalto. Perché davvero “se piaci a te piaci agli altri”, è una sorta di effetto azione-reazione. E’ scienza, direi. E allora quest’estate al mare invece di camminare avvilite perché ci sembra che tutti guardino i nostri difetti, proviamo a “cavalcare” la spiaggia come se fosse una passerella: testa alta, spalle dritte, petto in fuori e passo lungo. E sorriso. Quei sorrisi con cui donne di ogni età sanno illuminare il proprio volto, ma soprattutto quello degli altri. Che emana luce. Che racconta e che fa immaginare. Pensiamoci belle. Perché lo siamo. Tutte. Perché più che del peso del corpo quello di cui ci dobbiamo sbarazzare è il peso della vergogna e delle occasioni perse, come ha raccontato su Twitter la bellissima e amatissima Clio, nota come Clio Make Up postando una sua foto al mare. Svestita e finalmente felice.

Le aziende di moda ora puntano alle donne curvy
Ci ha messo un bel po’ ma alla fine il “fashion system” ha scoperto (in tutti i sensi) le misure abbondanti, facendo i conti con la vita reale e con il fatto che molte donne hanno fisici ben diversi da quelli che si vedono in passerella. Venendo all’estate, molte sono le aziende che propongono costumi “curvy”, come le aziende italiane Curve Pericolose, Impronte by Parah e Christies, la francese Kiabi, le tedesche Triumph, Bonprix, Anita Rosa Faia e Ulla Popken o le aziende americane come Swimsuitforall e Addition Elle. Per citarne solo alcune.

Costumi 2016 by Curve Pericolose e Kiabi

Beautifulcurvy.com
il portale delle "belle curve"

Tra le pioniere del “movimento curvy” c’è sicuramente Barbara Christmann, redattrice e corrispondente moda che davanti a un caffé mi racconta come a un certo punto si è accorta che quello che vedeva sfilare sulle passerelle era un mondo a sé, molto lontano dalla realtà: “sono sempre stata una donna più o meno in carne e mi rendevo conto che la maggior parte delle donne era più vicina al mio fisico che a quello delle modelle. E allora perché continuare a inseguire uno stereotipo così limitante? Quindi ho pensato che invece di continuare ad alimentare la frustrazione fosse giunto il momento di valorizzare i corpi normali  e ho creato il sito beautifulcurvy.com”. 

Il nostro Direttore Michela De Rosa (a ds) con Barbara Christmann a Milano all’evento "2o anni di KIABI", catena di abbigliamento che sta investendo molto sulla linea curvy

Seguitissimo da donne e uomini, è un contenitore volto a supportare, consigliare e comunicare un mondo Curvy, con un obiettivo ben chiaro: sostenere e valorizzare ogni fisico. E che questi corpi siano apprezzati lo dimostra il bellissimo calendario che realizza ogni anno e che nulla ha da invidiare a quelli più patinati. Giunto alla quarta edizione, ritrae un insieme eterogeneo di donne che attraverso i loro corpi esprimono altrettanta bellezza, da amare, accettare e mostrare, immortalate dall’obiettivo di Stefano Bidini, fotografo di moda e sostenitore del progetto, in collaborazione con uno staff di professionisti. Uno strumento attraverso il quale proporre un modello positivo, che possa aiutare l’emisfero femminile a comprendere che ciò che davvero conta è l’amore per se stesse, al di là della forma che lo contiene, sostenendo un concetto di benessere legato alla capacità di stare bene nel proprio corpo, in salute, sollevando, così, chiunque dal senso di inadeguatezza e frustrazione nel perseguire qualcosa che in realtà non ci appartiene. Una piccola grande rivoluzione a cui tutti possiamo partecipare. E ora uscite a comprarvi un vestito o un costume stupendo! O, perché no, entrambi!