aiuola, attualita, edizione cartacea

29 Giugno 2016 | in categoria/e aiuola attualita edizione cartacea

BUONMESE di Giansandro Rosasco - "Ciao bambino". A Bud Spencer, il gigante che è volato leggiadro nei nostri cuori

Se ne è andato dicendo “grazie”. Un’immagine semplice ma ricca di significato, nello stile di questo gigante buono e amato da tutti. Me lo vedo lì, nel lettone extralarge circondato dall’affetto dei suoi cari con quel suo grande viso gioviale; anche se non so come era nella vita privata, so per certo che il suo personaggio ha reso migliore la mia, perché i ricordi più belli sono quelli legati all’infanzia e come in quella di altri milioni di bambini c’era lui. Chi poi ha avuto la fortuna di scoprire i suoi film con il proprio papà credo ne abbia raddoppiato il piacere, non chiedetemi perché ma è così. Per tutti Bud, all’anagrafe Carlo Pedersoli, rimane il personaggio che non ha lati oscuri. Semplice, diretto che impara a porgere l’altra guancia ma non troppo perché “Non c’è cattivo più cattivo di un buono che diventa cattivo”.
Anche se la sua perfidia non ce la siamo immaginata nemmeno quando menava quei liberatori sganassoni o sparava pallottole ai prepotenti. Mai una goccia di sangue, un turpiloquio. Persino i piccoli peccati veniali, che lo rendevano così simile a noi, alla fine venivano riparati con atti di grande generosità. Che dire poi di quel tegame di fagioli che sfrigola sul fuoco (chi non avrebbe voluto pucciarci almeno mezzo panino?) e quella frittata“che non si fa con due né con quattro ma con dodici uova”?
Si perchè Bud era, anzi è un ricordo affettivo, olfattivo, auditivo e immaginifico.
Quei vestiti nel west erano luridi ma regalavano un senso di libertà immenso, quell’essere un po’ zingari che abbiamo in fondo all’anima ma che barattiamo ogni giorno con le comodità, il telefonino, la frenesia della vita moderna e la routine. Lo so che siete abituati al cinismo dei miei pezzi ma ogni tanto ci tengo a rimanere bambino un po’ per non perdere la felicità acquisita, un po’per immaginare che esiste una vita alternativa a portata di mano, ricca di avventure, “tesori” da scoprire, amicizie da suggellare.
E’ tutto vero, non è solo un film, bisogna solo crederci di più. Io ad esempio credo che Bud in questo momento stia svolazzando nel cielo col suo piper accompagnato dalla canzone più nota dei suoi film ("Flying through the air" degli Oliver Onions), così famigliare alle nostre orecchie, come il suono del suo vocione che fa “popopopo” nel coro. Vola leggero Bud, qui sulla terra sei planato con delicata spensieratezza sui nostri cuori e lì rimarrai per sempre.