EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • VENDO vendo inserto per camino ...
    • REGALO regalo termosifoni come n...
    • VENDO vendo grazioso divano a 2...
    • VENDO graziosa credenza vintag...
    • VENDO elegante e importante cre...
    • VENDO grazioso originale partol...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    COME ERAVAMO - Lo spremicarne: la cura per “deboli” e anemici.

    Sembra uno strumento medievale, ma si trova ancora in commercio

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    edizione cartacea, storia locale

    di Simone Parma | 02 Maggio 2016 | in categoria/e edizione cartacea storia locale

    LA NOSTRA STORIA - Mario,uno dei pochi superstiti alla campagna di Russia: le scarpe di cartone, la fuga a cavallo sotto la neve e il folle salto da un treno in corsa per scampare ai campi di concentramento

    LA NOSTRA STORIA - Mario,uno dei pochi superstiti alla campagna di Russia: le scarpe di cartone, la fuga a cavallo sotto la neve e il folle salto da un treno in corsa per scampare ai campi di concentramento

    Settantacinque anni sono passati, ma il Signor Mario (nome di fantasia n.d.r) ci tiene ancora a mantenere l'anonimato: sono troppe le vicende personali e delicate di quel periodo. Essendo figlio di un colonnello dell’esercito, si arruolò volontario e partì con l'ARMIR (Armata italiana in Russia) con altri 220.000 italiani. Come ben sappiamo ne uscimmo sconfitti e di quei ragazzi ne tornarono a casa solo 8.000.

    Scarpe di cartone e vino a cubetti
    «Essere arruolato nel Genio consentiva di non essere in prima linea, ma di stazionare in un luogo defilato dove poter avvistare gli aerei nemici e comunicarlo al fronte. Dopo un primo periodo tranquillo la situazione degenerò e rimasi prigioniero, insieme a tutta la spedizione della "Sacca del Don". Oltre alla pressione dei Russi, dovemmo anche sopportare i pesanti disagi procurati dai boicottaggi degli italiani che erano contrari alla guerra: in estate arrivavano cognac e mantelli pesanti e in inverno abiti estivi e scarpe di cartone, in un posto dove le temperature arrivavano anche a -45° e dovevamo tagliare il vino “a cubetti” con il coltello. La benzina era già finita da un pezzo e le file di camion fermi lungo la strada erano a perdita d'occhio. Non potevamo muoverci se non a piedi».

    Anche da alleati per i tedeschi eravamo solo carne da macello
    «Così a Dicembre del 1942 iniziò la grande ritirata dal fronte russo, ma i tedeschi non erano d’accordo in quanto volevano tenerci negli avamposti come scudo. Fu così che anche i tedeschi iniziarono a bombardarci! Tutti i soldati non tedeschi iniziarono a travestirsi (chi da civili, chi da soldato dello schieramento opposto) per non essere ammazzati, e l'unica fonte di cibo erano i camion abbandonati lungo il percorso. Fu il caos. Nel nostro gruppo riuscimmo a ingannare i tedeschi dicendo che avremmo attaccato al fronte e che avevamo bisogno di carburante: una volta ottenuto decidemmo di continuare a battere in ritirata».

    L'amore del popolo russo
    «Quando anche quel carburante si esaurì  ci fermammo di villaggio in villaggio a ripararci dal freddo sempre più mortale. Un freddo che venne allietato dal calore della popolazione russa, sensibile, fraterna e dolce con noi italiani. Non con i tedeschi. Loro erano troppo violenti e spadroneggiavano entrando nelle abitazioni civili e uccidendo chi trovavano. Noi riuscimmo ad instaurare un rapporto umano, tanto che in certi casi ci permisero persino di fare il bagno in cambio di qualche cosa da mangiare. Un vero lusso».

    La fuga dalla russia a cavallo sotto le bombe
    «Senza carburante e con quel freddo fu davvero un colpo di fortuna trovare un cavallo. Grazie a quel mezzo di fortuna riuscii a percorre molti chilometri. Ma l'incontro con il nemico avvenne molto presto. Mentre ci stavamo riparando in una casa una bomba di 50 chili arrivò, scivolando sul ghiaccio, proprio davanti alla nostra porta. Tutto divenne polvere: le urla e le grida erano ovunque. Quando riaprii gli occhi ero ancora vivo, solo una piccola ferita sulla mano, mentre i miei compagni erano feriti o morti, proprio lì accanto a me. Il viaggio però continuò, nonostante tutto, e a causa di una malattia riuscii a rientrare in Italia con un treno ospedale.»

    Dall’italia all’incubo dei campi di concentramento: mi salvai gettandomi dal treno in corsa
    «Non divenni un partigiano, ma nemmeno una camicia nera e riuscii a restare nell'ombra fino all'8 Settembre. Quel giorno ero ricoverato in un ospedale militare di Milano per un ascesso e i tedeschi, vista l'evoluzione dello scenario italiano, obbligarono tutti i ricoverati a salire sui treni diretti in Germania, nei campi di concentramento. Mi finsi gravemente malato e riuscii a salire non su un treno bestiame bensì su un treno ospedale, con porte e finestrini veri. Appena il treno arrivò nella campagna della Pianura Padana e rallentò non ci pensai due volte, aprii il finestrino e mi buttai dal treno in corsa. I contadini mi salvarono e di lì a poco ritornai nel Tigullio per iniziare la mia vita».







     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO