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attualità
01 Maggio 2010 | in categoria/e attualita
Tunnel: gli sgambetti, le ripicche, le promesse. Continua il vivace dibattito sull'agognata infrastruttura
Il tavolo romano attorno a cui si sono seduti recentemente il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, i 12 Sindaci "storici" assieme ad altri (meno storici ma a questo punto ugualmente impegnati nella richiesta dell’infrastruttura), il presidente di ANAS, l’amministratore delegato di ASPI Autostrade e il presidente della Commissione lavori Pubblici (ma senza l’invito al Presidente della Regione Burlando in quanto, a detta del Ministero, non ufficialmente in carica nel corso del nuovo mandato) ha portato due sostanziali novità. La prima è la necessità di realizzare anziché una galleria a doppio senso di marcia, due gallerie a canna unica a senso unico, soluzione che ha visto schizzare l’impegno di spesa dagli attuali 250 ai 400 milioni di euro, la seconda è che una parte dei denari potrebbe essere richiesta ai comuni interessati all’opera. Ipotesi che, per i più maliziosi, sembra essere un goffo tentativo governativo di uscire dai VINCOLANTI impegni pre-elettorali. Per ora però sono solo rumors, niente di ufficiale, e per una volta lasciamo ogni commento a due contributi: uno del nostro storico collaboratore, Eugenio Ghilarducci, grande conoscitore della vicenda tunnel, e l’altro alla lettera dell’attento lettore Giancarlo Corneo. Tutto questo in attesa del nuovo piano di fattibilità che verrà redatto entro metà maggio e del nuovo incontro tra Sindaci e Ministro entro la fine dello stesso mese. Come già puntualizzato l’impegno del comitato va avanti, il simbolico piccone è solo momentaneamente sotterrato ma pronto per essere disseppellito per nuove e ancor più clamorose forme di pacifica protesta.
Giansandro Rosasco, portavoce Comitato Pro Tunnel Fontanabuon-Rapallo
LA PRIORITA’ E’ IL TUNNEL (a parole) ma c’è chi cerca DI FRENARESiamo alla vigilia di un altro incontro tra sindaci ed alte istituzioni per trovare una soluzione definitiva per il rilancio e lo sviluppo della Fontanabuona. Per la prima volta in cinquant’anni si è vista la valle Fontanabuona porsi all’attenzione non solo della Regione Liguria ma di tutto lo staff che può decidere su questo auspicato tunnel che ci collegherà alla costa ed ai più importanti tracciati lungo la Liguria ed al Piemonte facendo scomparire per il futuro il timore che l’entroterra genovese venga definitivamente ascritto a zona depressa.
Il fatto che i tecnici statali di alto livello abbiano chiesto una modifica al progetto inizialmente da dotarsi di una corsia unica suggerendo due corsie di marcia entrambe in gallerie autonome per consentire una migliore sicurezza facendo in pratica lievitare i costi dell’opera non ci deve spaventare e non deve assolutamente dare adito a perdere la speranza che questa arteria tanto necessaria al futuro della vallata venga gettata nel dimenticatoio. E’ naturale che nell’ultima riunione degli amministratori comunali sia calata una specie di doccia fredda ma è altrettanto certo che la volontà e la necessità di costruire questo tunnel rimane con tutta la sua urgenza e validità. L’eterna questione del recepimento dei soldi per costruire i due tunnel affiancati è il primo scoglio (...) uno è "spalmare il costo dell’impresa", suggerita da un Sindaco, grazie ad un aumento del pedaggio autostradale (cosa che si fa normalmente per molte migliorie e per la realizzazione di nuovi tratti NDR), l’altra a mio avviso la soluzione migliore potrebbe essere quella di una compartecipazione di imprese pubbliche e private: lo si fa in mezzo mondo ed incentiva la partenza di numerosi cantieri.
Altro errore è stato quello della "doccia" di un paio di Sindaci (estranei peraltro ai 12 Sindaci storici) di anteporre al tunnel la sistemazione definitiva di una strada che dalla costa porta in vallata con la dichiarazione che il loro dovere di amministratori è quello prima di sanare le esigenze dirette dei propri amministrati dimenticando che sino al giorno prima si erano dichiarati schierati in toto con i loro colleghi. E questa è "una doccia di antica data" che ha sempre reso difficoltose tante iniziative nate ed affossate in Fontanabuona in questi ultimi cinquant’anni. E’ un segnale di cedimento ed in questo caso di obsoleto pensiero che restringe la Comunità sul quadrilatero del proprio orticello e sul desiderio di racimolare qualche soldo in più se qualche soldo sia disponibile.
Da questi Sindaci noi vorremmo sapere quanti soldi pubblici in questi ultimi anni le loro comunità hanno ricevuto per una migliore viabilità del loro territorio da anni tortuosa e ristretta ma ai lati della quale hanno tutti continuato ad erigere case su case ed a permettere il transito di veicoli eccezionali solo perché una discarica rende e vogliono che renda ancora. Vorremmo quindi pensare che "il cronista" di turno abbia male interpretato le loro dichiarazioni seguite all’ultimo incontro di aprile fra tutti i Sindaci della Fontanabuona ed il ministro Altero Matteoli: "Il traforo? Prima i lavori sulla 333". Si parla spesso di priorità e la priorità, oggi e per tutto il territorio, è la realizzazione del tunnel perché un domani saranno i nostri figli, i nostri nipoti, ad esigere il diritto di lavorare, il diritto a contribuire ad uno sviluppo della vallata e respingere ogni tentativo di collocarci tra i troppi paesi di serie B.
Eugenio Ghilarducci
Il presidente "dimenticato", la sperequazione delle opere pubbliche e l’importanza della voce della popolazioneCom’è possibile che un veicolo si possa mettere in moto avendo il freno tirato? Questo è lo scenario che si presenta ai Sindaci della Fontanabuona, dopo l’incontro di Roma con il Ministro Altero Matteoli. Infatti c’è qualcosa che non torna, come la strana dimenticanza dell’invito al Presidente Burlando. Premesso, a mio avviso, che senza la partecipazione del Presidente Ligure non avrebbero dovuto partire, unico risultato ottenuto è la "volontà politica del Ministro" e di un nuovo progetto che però fa lievitare i costi dell’opera di oltre il 70%. Lo stesso rigetto totale del lavoro progettato dalla FILSE di Genova, lascia assai perplessi e non si vorrebbe che sia una scusante affinchè tutto venga differito alle calende greche come nel recente passato. Tutti conosciamo le difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli Enti locali, specialmente con il continuo dissanguamento da parte del centro nazionale, pertanto il reperimento di tale somma non sarà impresa facile, A tal proposito, senza spirito di polemica alcuna, si denota la sperequazione degli investimenti in opere pubbliche più o meno opportune. Il riferimento è rivolto alle ingenti somme elargite sull’assurda realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Certo che il tunnel della Fontanabuona ben difficilmente potrà permettere di essere ricordati dai posteri a livello nazionale. A questo punto è opportuno che i cittadini, la popolazione tutta faccia sentire la piena solidarietà ai Sindaci impegnati, parimenti si alzi la voce all’opinione pubblica, alle forze sociali e politiche, ai vertici dell’ANAS e di Autostrade per l’Italia, che di inadempienze, di rinvii, di sotterfugi, di prese per i fondelli, non ne vogliamo proprio più sapere!
Giancarlo Corneo
I commenti dei lettori
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di Giansandro Rosasco
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