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    attualità

    01 Maggio 2010 | in categoria/e attualita

    PARCHEGGI: su 1,50 Euro di tariffa solo 19 centesimi restano al Comune. I cittadini si organizzano contro i rincari e propongono soluzioni alternative

    PARCHEGGI: su 1,50 Euro di tariffa solo 19 centesimi restano al Comune. I cittadini si organizzano contro i rincari e propongono soluzioni alternative


    1,50 euro: è questa la cifra che in queste settimane ha suscitato malcontenti e mugugni a Chiavari. Non sono passati inosservati i ritocchi alle tariffe dei parcheggi blu, tanto che i "rigonfiamenti" sono stati subito criticati attraverso, ad esempio, la nascita di gruppi su internet (l’esempio più eclatante è quello Facebook "Basta con i posteggi a pagamento a Chiavari" con oltre 1.100 membri iscritti), raccolte firme e cittadini che cercano di farsi i conti in tasca a fine mese. Se infatti un’ora (la prima, non frazionabile) può anche passare, parcheggiare in centro 3, 4 ore alla fine pesa sul bilancio personale. Cosa ne pensano i cittadini e negozianti?
    Per Susanna Nicolini "forse, prevedendo il pagamento anche di sole frazioni di ora già dalla prima, sarebbe possibile una rotazione maggiore delle auto. Allinearsi ai prezzi dei comuni vicini è stata senza dubbio la soluzione più veloce e farebbe fronte all’aumento che l’Apcoa richiede al Comune. Ma ci sono alternative: se la gestione dei parcheggi fosse a carico diretto del Comune, si eviterebbero passaggi ulteriori e quindi anche meno spese rispetto ad un’azienda privata esterna".
    Su quest’ultimo fronte è d’accordo anche Francesco Gastaldi, ricercatore e docente in urbanistica dell’Università IUAV (Istituto Universitario di Architettura) di Venezia che sovente torna a Chiavari: "Credo che il gap fra incassi e spese sia piuttosto elevato. Altre forme di riscossione tipo quelli a "grattini", se fossero gestiti dall’amministrazione comunale attraverso tabacchini ed edicole, porterebbero a minori spese e maggiori incassi per l’amministrazione comunale". Con il sistema di concessione all’Apcoa, il Comune ha incamerato nel 2008 circa 657mila euro e nel 2009 circa 700mila (incremento dovuto alla conversione in posteggi a pagamento di Piazza Verdi). "Secondo i calcoli del difensore civico Corrado Cicciarelli il Comune, gestendo autonomamente i posteggi a pagamento, con 300/350 stalli "blu" rispetto ai circa 1.200 attuali, incamererebbe la stessa somma –precisa Gastaldi- In generale credo che occorrerebbe ripensare un modello di spostamenti e mobilità ancora troppo legato al modello di uso dell’auto privata: un nuovo modello di mobilità avrebbe influssi positivi sulla qualità urbana e della vita (anche in chiave di offerta turistica). Nuove modalità di fruizione delle nostre città sono possibili, e possono passare solo attraverso una riduzione del numero delle auto private".
    Per Tullio Gianelli, cittadino, "più che di aumenti si sono fatti adeguamenti: come confermato da tabelle, anche le tariffe applicate i parcheggi blu erano inferiori a quelle dei comuni limitrofi: quindi secondo me è fuori luogo parlare di aumenti, le tariffe applicate non sono più onerose di quelle sostenute dai cittadini dei comuni limitrofi. Chiavari si trovava in una situazione di privilegio rispetto alle località vicine, si vede che non era possibile rimanere con le tariffe di prima o si sarebbero dovute aumentare altre imposte, forse più odiose...E comunque si stanno studiando a forme di sconti (una tessera al mese per residente che, in estate, lo farà parcheggiare ovunque tranne che nel lungomare, destinato ai turisti e agli abitanti delle seconde case, ndr). Per mia personale esperienza so che i parcheggi nei centri città sono problemi di non facile soluzione, e comunque onerosi; credo che la strada intrapresa dal Comune di Chiavari, ovvero quella dei parcheggi a cornice, più altri in centro sia per questo tipo di territorio la più adeguata, anche perché non preclude nessuna ulteriore variante di miglioramento".
    Per Luca Antonini "nel centro chiavarese, per il traffico, non è stato fatto nulla negli ultimi 20 anni. Almeno le altre città danno qualche posto a Ztl: nessuno ha commesso un reato acquistando un’automobile, una delle categorie più tartassate, tra bollo assicurazione e posteggi. Sappiamo tutti cosa abbia voluto dire dare in gestione servizi pubblici ad aziende esterne: tariffe alle stelle e servizio non sempre adeguato. Ci saranno anche delle eccezioni, mi piacerebbe qualcuno me le segnalasse. Certamente i Comuni con i finanziamenti sempre più esegui e l’impossibilità di assumere nuovo personale, per via della legge che blocca le assunzioni, non hanno vita facile, e alla fine finisce sempre per pagare il cittadino due volte, prima con le imposte e poi con le tasse". Strumenti alternativi ce ne potrebbero essere: "Ricordo che si parlava di poter pagare con un sms inserendo nel testo il numero della targa, vigili con palmari collegati alla centrale, grattini, etichette da apporre sul cruscotto, e così via: ma questo non toglie che se il servizio è stato dato in appalto vuol dire che i vigili non hanno tempo per espletare il controllo e non cambia che bisogna dare in gestione il servizio. Un’alternativa potrebbe esserela costruzione di due posteggi a raso, per esempio a Caperana e Sampierdicanne, con servizio di navetta per il centro, e una tariffa giornaliera e forfait per abbonamenti mensili e annuali: chi lavora non verrebbe neppure in centro con l’auto, ma diretto ad uno dei posteggi, non provocando traffico e lasciando liberi centinaia di posti auto, e con le tariffe si potrebbero pagare i servizi dati agli utenti del posteggio".
    Mauro Cademartori infine critica "la politica della mobilità di Chiavari, se mai esiste: l’impressione è di far di tutto per far entrare soldi in cassa… E dal 15 giugno tutto il lungomare è a pagamento. Perché poi ad esempio il Comune ha abolito la linea circolare che percorreva tutta Chiavari dal lungomare alla circonvallazione al cimitero? Sarebbe da incentivare e renderla magari gratuita per i residenti con i maggiori proventi ricavati dai parcheggi blu. E che senso ha che su 1,50 euro che paga il cittadino solo 19 centesimi restino a Chiavari e il resto chissà dove?"
    Ecco, questa è la domanda.
    Claudia Sanguineti
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