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attualita, edizione cartacea, games e techno, storia locale, tempo libero
di Simone Parma | 02 Novembre 2015 | in categoria/e attualita edizione cartacea games e techno storia locale tempo libero
Bèllo Segnù: i santini “in salsa zeneize” hanno già conquistato oltre 25.000 “fedeli”
Da millenni le Scritture Sacre sono raccontate attraverso immagini, affreschi e dipinti in modo che tutti le possano capire. Ma cosa succederebbe se qualcuno provasse a ridare oggi voce a quelle immagini? E se addirittura parlassero il genovese? Non abbiamo iniziato ad avere misteriose visioni in redazione e nemmeno stiamo diventando improvvisamente blasfemi, vogliamo solo raccontarvi il nuovo fenomeno di Facebook: "Bèllo Segnù".
Un’idea tanto assurda quanto geniale, ma da dove è nata? «Per caso. Stavo cercando un’immagine sacra per lavoro e in quella che trovai ci lessi una scena diversa da quella rappresentata. Avevo appena rivisto una commedia di Govi e mi venne automatico reinterpretarla in genovese. La mandai a un paio di amici ai quali piacque molto e mi convinsero a creare una pagina. Il metodo è sempre lo stesso: nei momenti di tranquillità mi metto a sfogliare l’innumerevole iconografia presente in rete e quando trovo quella che mi ispira il gioco è fatto. Ma può capitare che mi vengano in mente cose dette in famiglia o tra amici che mi hanno fatto ridere, e allora parto con il processo contrario».
C’è stata qualche inevitabile polemica riguardo alle tematiche religiose e così abbiamo chiesto al creatore se ridere della religione può essere ancora “un peccato”: «Credo che ridere faccia bene allo spirito e che ciò che fa bene allo spirito sia in grado di avvicinarci all’amore e alla bellezza. Nell’insegnamento di Cristo non c’è sofferenza né negazione». Noi che - ovviamente - lo seguiamo possiamo dire che non c’è mai qualcosa di offensivo, ma che anzi questa chiave ironica dona ai personaggi religiosi una simpatia e una familiarità nuove. E siamo certi che anche Papa Francesco, da sempre sostenitore dell’ironia e della risata, apprezzerebbe molto.
Bello Segnù “dedica” il successo a Moconesi: sarà del levante?
Il creatore di Bèllo Segnù è un misterioso utente che in pochissimo tempo ha raggiunto una notorietà vertiginosa grazie alla sua incredibile idea: reinterpretare i famosi "santini" in chiave ironica, ma soprattutto in zeneize. Un'ironia irresistibile che ha portato la pagina ad avere più di 25.000 seguaci. Per festeggiare il traguardo Bèllo Segnù ha fatto una citazione che ci ha incuriosito: "25.000...Bèllo Segnù, déxe vòtte Mòconexi" (il Comune conta a oggi poco più di 2500 residenti). Come mai proprio questa citazione levantina/fontanina? Abbiamo voluto di indagare. L’autore vuole restare nell’anonimato e infatti la sua identità è e resta sconosciuta. Siamo comunque riusciti a sapere un po’ di cose. Lavora nel mondo dell'intrattenimento, ha intorno ai trent'anni, ed è del ponente genovese, nessuno ha ancora scoperto da quale comune. «Molti dei miei fan, in base a una parola detta in un modo piuttosto che un altro, sono convinti di sapere di dove sono, ma finora non ha indovinato nessuno». Non resta che aspettare.. un miracolo.
Tratto da CORFOLE! del 11/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
I commenti dei lettori
Ricchin:
odoô de mâ mesccio a de persa legia: cos'atro fâ, cos'atro dahe a-o Çê!?!
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