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    attualita, benessere, edizione cartacea, salute, vergogna

    di Simone Parma | 01 Settembre 2015 | in categoria/e attualita benessere edizione cartacea salute vergogna

    ASL 4 Chiavarese: nel 2008 pubblicizzava “massimo 45 giorni di attesa”, ma per un'ecografia prenotata a luglio 2015 si va a maggio... 2017!

    ASL 4 Chiavarese: nel 2008 pubblicizzava “massimo 45 giorni di attesa”, ma per un'ecografia prenotata a luglio 2015 si va a maggio... 2017!

    Con la redazione del “Piano attuativo aziendale per il contenimento dei tempi di attesa per prestazione sanitarie” nel 2008 l’ASL 4 Chiavaresesi si proponeva di migliorare i tempi di attesa nei nostri ospedali e ambulatori. La relazione, illustrata in un’accattivante brochure distribuita in tutte le strutture, prospettava una vera rivoluzione: “tempi certi di attesa non superiori ai 30 giorni per risonanze magnetiche, tac, visite cardiologiche, oculistiche e ortopediche”, mentre “non si sarebbero superati i 45 giorni per ecografie ed ecodoppler”. Ovviamente “le prestazioni dichiarate urgenti venivano garantite entro 10 giorni”. E come si suol dire “carta canta” e dei cittadini hanno conservato quella brochure, ricordandosene quest'estate di fronte a tempi di attesa ben diversi da quelldescritti.

    CONTINUA SOTTO

    Prevenzione tumori al seno? 22 mesi per un’ecografia!
    è il tumore più diffuso: in Italia 32.000 casi/anno.
    Diagnosticato in tempo la possibilità di guarigione aumenta notevolmente.

    A Luglio i nostri cittadini telefonano al CUP per prenotare una Mammografia e un’Ecografia Bilaterale al seno: per la prima appuntamento a Gennaio 2016, mentre per l’ecografia si va a Maggio 2017!! Da notare che per fare l'ecografia è necessario presentare una mammografia non più vecchia di sei mesi e nel nostro caso ci sono SEDICI MESI di differenza tra un esame e l'altro. Non va meglio per un semplice Ecodoppler con priorità D per verificare la circolazione sanguigna a seguito di persistenti e allarmanti formicolii: Gennaio 2016. Sei mesi da passare sperando che non sia un’ostrusione delle arterie.

    Se conviene andare da un privato a chi conviene?
    “Alla fine ci conviene andare privatamente: facciamo gli esami entro una settimana e tutti in giornata.
    E il costo è quasi uguale alla Asl.”


    Liste aperte, liste chiuse: il caos al Numero Verde
    Al numero verde presente sulla brochure rispondono che “quei tempi di attesa garantiti nel 2008 non esistono più dal 2009 e che tutto dipende dalle priorità assegnate dal medico”. Il CUP informa invece che “è possibile inserirsi in lista presso una struttura privata convenzionata, con apertura liste ogni Venerdì alle 12:00”. Puntuale allo scoccare del Mezzogiorno il primo tentativo: nessuno risponde.  Si riprova alle 12:05: rispondono, ma... “le liste sono già tutte piene”. Viene da chiedersi come sia possibile. Che ci sia un'altra strada? L'unica soluzione è affidarsi ad una struttura privata che in una giornata compie tutti e tre gli esami in questione (e quindi avere la mammografia “fresca”, necessaria per poter eseguire l’ecografia), con un costo di poco superiore a quello dell'ASL e non nel 2017, ma dopo pochi giorni dalla richiesta.

    Come può tutelarsi il cittadino?
    Lo abbiamo chiesto a Corrado Cicciarelli, responsabile dell'Adiconsum di Chiavari e già difensore civico di Chiavari: «Purtroppo il cittadino può fare poco di concreto al di là del voto dal momento che la sanità è di competenza regionale. La speranza è che finalmente la politica esca dalle nomine e prevalga la competenza. Solo con manager preparati, liberi ed efficienti si potranno fare gli urgenti e indispensabili interventi per una profonda ristrutturazione del servizio sanitario ligure, dove accanto a grandi eccellenze permangono lacune e distorsioni, come ad esempio un prolungamento dei tempi di utilizzo delle attrezzature diagnostiche, così da ridurre i tempi delle analisi». Il lettore che ha fatto la segnalazione ha comunque aggiunto in calce alla propria lettera  che tenterà di far valere i propri diritti con un esposto alla Procura della Repubblica e tramite il Tribunale del Malato.

    Le incongruenze dell'ASL 4
    Roberto Dantes lo aveva denunciato in "Camici Sporchi" (il libro che non pochi problemi creò sia alla ASL sia a lui stesso), ma il sospetto di una non chiara gestione delle prenotazioni si palesa agli occhi di chi si trova di fronte a situazioni come questa, sempre più frequenti. Nel caso della nostra ASL pare poi ci siano diverse incongruenze, come la vicenda riguardante il Direttore Generale Paolo Cavagnaro, da prima incompatibile con il suo nuovo ruolo e dopo una notte di trasferimenti, aspettative e mobilità diventato

    Tratto da CORFOLE! del 9/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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