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09 Luglio 2015 | in categoria/e attualita diritto edizione cartacea esperti

DIRITTO UTILE - Il vicino puòe mettere l'antenna sul mio terrazzo? Dopo quanto scatta l'usufrutto?

Antenna sulla proprietà altrui
Ci scrive Nicola (nome di fantasia) riferendoci che un condomino suo vicino intende installare un’antenna satellitare sul terrazzo di proprietà di Nicola, in quanto nell’unità immobiliare del vicino non vi sarebbe spazio per installare l’antenna. Nicola ci chiede se tale comportamento è legittimo oppure no. Va detto che l’installazione dell’antenna è un diritto e la decisione di installarla non può essere subordinata all’approvazione da parte dell’assemblea condominiale.
L’assemblea e i regolamenti condominiali  possono solamente porre alcune limitazioni riguardanti il collocamento dell’antenna. In particolare la sentenza  della Cassazione 9393/2005 ha affermato quanto segue:”Il diritto di ogni singolo condomino di installare il servizio di antenna di ricezione televisiva sulla proprietà comune o esclusiva di altri condomini deve ritenersi condizionato alla impossibilità per l’utente dei servizi radiotelevisivi di utilizzare spazi propri”.
Quindi il vicino di Nicola potrà installare l’antenna sulla proprietà esclusiva di Nicola, qualora dimostri di non avere spazi propri o comuni da sfruttare a tal fine e nell’ambito delle eventuali limitazioni stabilite dall’assemblea o dal regolamento condominiale.

DURATA USUFRUTTO DOMANDE
Due lettori ci pongono domande sull’istituto dell’usufrutto. Giuseppe (nome di fantasia) ci scrive di aver dato in usufrutto un immobile ad una società a responsabilità limitata e ci chiede se tale usufrutto sia a tempo indeterminato o abbia una scadenza. Ai sensi di legge l’usufrutto alle persone giuridiche non può eccedere la durata dei trent’anni, perché è interesse generale a che il diritto di proprietà su un immobile non rimanga frammentato tra nudo proprietario e usufruttuario a tempo indeterminato.
A tale considerazione si ricollega il quesito di Giampiero che ci scrive di essere un usufruttuario di un immobile e ci chiede se alla sua morte sua moglie possa succedergli nell’usufrutto. A questo quesito rispondo negativamente. Come è stato già da tempo chiarito dalla Cassazione (sentenza n. 3988/1979), poiché a norma dell’art. 979 c.c. la durata dell’usufrutto non può eccedere la vita dell’usufruttuario, al coniuge superstite non può ritenersi trasferito tale diritto che non è compreso nella massa ereditaria per essersi estinto con la morte del de cuius.

Diritto utile - A cura dell’avv.  Gabriele Trossarello
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Tratto da CORFOLE! del 7/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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