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    attualita, diritto, edizione cartacea, il tappiro

    di Simone Parma | 03 Giugno 2015 | in categoria/e attualita diritto edizione cartacea il tappiro

    Pulisce la fontanella: multato. 115€ “per aver deturpato e danneggiato un bene pubblico” - Tappiro D'Ardesia a Gianni, il “talebano” del volontariato di Recco

    Pulisce la fontanella: multato. 115€ “per aver deturpato e danneggiato un bene pubblico” - Tappiro D'Ardesia a Gianni, il “talebano” del volontariato di Recco

    Si può essere perseguiti per aver dato un beneficio alla propria comunità? La risposta, in un paese dove il senso civico e il bene comune sono sanciti dalla Costituzione, dovrebbe essere “No”. Ma seguendo i piccoli fatti delle nostre città ci si imbatte in situazioni paradossali. E il Tappiro d'Ardesia è nato proprio per “premiare” quei cittadini vittime di ingiustizie e contraddizioni, che vanno contro qualsiasi principio di buon senso. É il caso di Gianni Carangelo, attivo cittadino di Recco, che come altri abitanti stufi di vedere giocare i propri figli e nipoti accanto a una fontanella trascurata e sempre ostruita, dopo vane segnalazioni al Comune, è passato all’azione: ha così deciso di pulire lo scarico della fontanella e anche di carteggiarla, così da renderla più consona ad un parco pubblico.

    La fontanella Prima e Dopo
    Ma tutta questa iniziativa - portata alla luce come spesso ormai capita sui social network e nello specifico nel gruppo Facebook “I mugugni di Recco” -  non è andata proprio giù all'Amministrazione: «Una volta terminati i piccoli lavori di sistemazione - racconta Gianni dopo aver ricevuto il Tappiro- sono arrivati i Vigili Urbani che ci hanno intimato di non continuare, anche se il nostro intervento era già terminato». Una situazione paradossale, ma che se fosse terminata in quel momento non avrebbe comportato nulla di eclatante. Invece poco tempo dopo nella cassetta postale di Gianni è arrivata una raccomandata, contenente una multa da 115€ per aver deturpato e danneggiato (notare la terminologia) un bene pubblico.

    Questo secondo l'articolo 26 del Regolamento Comunale comporta l'ammenda, contro cui Gianni ha deciso di ricorrere, in prima battuta scrivendo direttamente al Sindaco che però, non ha ancora risposto. Gianni però non si arrende e promette di continuare la propria "battaglia" che ha già avuto un ottimo risultato: «Dopo questa vicenda è stata ottenuta l'istituzione di un albo di volontari, coordinati dal Comune stesso, i cui iscritti si mettono a disposizione della comunità affiancando i dipendenti comunali in lavori di pubblica utilità». Il Tappiro a Carangelo deve far riflettere tutte le Amministrazioni che la buona volontà dei cittadini non può essere multata e perseguita, ma semmai incentivata penando a nuove modalità di coinvolgimento.

    Ma non è fnita: fiero del suo Tappiro, Gianni ci porta sul lungomare, mostrando il “premio” agli amici che incontra nelle vie e portandoci ad ammirare un’altra bella contraddizione amministrativa: «Diversi fari per l'illuminazione pubblica e impianti di videosorveglianza sono avvitati direttamente negli alberi delle piazze, con la motivazione di garantire la sicurezza dei cittadini, ma andando contro lo stesso articolo 26 che mi viene contestato. Una vera beffa».



    Tratto da CORFOLE! del 6/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Antonella Racca:

    Signor Gianni Carangelo,da Genova tutta la mia solidarietà per la sua buona volontà nel svolgere un atto in buona fede . Spero che anche le autorità lo riconoscano !


    Gianni Carangelo:

    Piccola precisazione, lo scarico è stato sturato dagli operai comunali, io mi sono limitato alla pulizia. Altra sottigliezza all' arrivo dei dei Vigili Urbani sono stato invitato a non proseguire il lavoro ma non mi è stato notificato nulla ne tantomeno identificato sul posto. I miei dati sono stati attinti successivamente dall' Uff. Anagrafe. Per il resto grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno sostenuto in un' atto di buona fede.


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