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di Andrea Raffetto | 20 Maggio 2015 | in categoria/e attualita edizione cartacea games e techno tempo libero

Dal selfie alle passerelle, la foto su facebook può trasformarsi in lavoro: le storie di alcuni nostri modelli per caso

La foto con gli amici all’apericena “che fa tanto trendy”, la foto mentre si prende il sole per esaltare il fisico, la foto con il libro “che fa intellettuale”, la foto ammiccante, così per sedurre, o quella con la smorfia per sembrare simpatici e pazzerelli, senza contare le ore passate a scegliere l’immagine del profilo, quella con cui dici “chi sei”. Non c’è che dire, l'avvento di facebook ha ridato centralità alla fotografia. Forse anche troppa. Ma dietro a questa patina di superficialità si nascondono mondi di concretezza, piedi per terra e obiettivi ben precisi. Tanti ragazzi hanno così preso la via del nuovo edonismo cibernetico, mossi per lo più dal divertimento, ma qualcuno ci ha colto anche un’opportunità lavorativa e allora il “selfie” (autoscatto in genere fatto con un telefonino) non basta più: occorre un vero book fotogafico, fatto da un professionista. Gli studi fotografici si sono attrezzati in questo senso, divenendo punti di riferimento per coloro che ambiscono il mondo della  tv o della moda.

Per Giulia Gualco, classe 1996, residente a Carasco, il book fotogrfico è stato un vero e proprio spot pubblicitario per se stessa: promessa della ginnastica italiana (nella Nazionale italiana in due mondiali di categoria e altri eventi internazionali), ha fatto il suo primo book in occasione del concorso Miss Perla del Porto 2013: “Vincendolo ho avuto la possibilità di avere numerose occasioni lavorative, partecipando così a sfilate e a servizi id moda”. L'occasione più grande è stata sicuramente quella che ha portato un suo scatto nella redazione del magazine di moda MAXIM, che a sua volta l'ha usato come foto di copertina di eventi da esso sponsorizzati: “Inizialmente non riuscivo a crederci, poi ho capito che era davvero realtà!”. Nonostante questa grande soddisfazione, Giulia resta con i piedi per terra: “Faccio tutto ciò per divertimento. Il mio sogno è laurearmi in giurisprudenza”.

Anche Adriana Grasso di Lavagna ha fatto il suo book in occasione di un concorso di bellezza molto importante, Miss Italia, dove è arrivata seconda tra le sue coetanee. Da qui le opportunità non sono mancate: ha posato per varie marche ed ha partecipato a diverse sfilate, ma anche per lei niente voli pindarici: “Non punto a diventare una modella, a meno che non si presentino opportunità di lavoro che garantiscano solidità economica”.

Dremin Sergey ha origini russe, ma vive in Fontanabuona da quando era piccolo. “Ho partecipato a un casting per Affari Tuoi a Roma, ma dopo qualche settimana mi chiama un'agenzia di moda milanese, dicendomi che ha visto il mio provino e che ero adatto per fare il modello, così ho fatto il book. Ma il carisma fa la differenza per spiccare nel gregge”. Anche lui resta con i piedi ben piantati per terra, consapevole del pericolo nel lanciarsi a peso morto nel vortice della moda: “Ho già un lavoro che faccio da parecchi anni e me lo tengo ben stretto. Con questo non voglio dire che chiudo la porta in faccia alla moda, bensì voglio lasciarla socchiusa: in sostanza, se potrà divenire una fonte di guadagno extra, allora valuterò quanto tempo dedicarci”.

Facebook? Da’ lavoro anche ai fotografi
L'avventura di Giulia e Adriana è iniziata nello studio fotografico Photomega di Chiavari, gestito da Andrea Musto, che ci conferma che i social network sono stati una svolta nel suo lavoro “hanno stravolto il nostro modo di lavorare: è diventato uno strumento fondamentale per farsi conoscere e i book mi hanno permesso di ampliare notevolmente i miei spazi lavorativi e conoscere gente nuova”.

Tratto da CORFOLE! del 5/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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