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13 Aprile 2015 | in categoria/e attualita storia locale

Il primo “super” della Fontanabuona? E' nato dall'insonnia di un giovane che ha inseguito i suoi sogni

“A chi posso rivolgermi?”
Quante volte ve lo sarete chiesto e magari il professionista, il negozio o la ditta che vi serve è vicina a casa. Ecco la nuova rubrica sulle imprese del territorio, con l'intento di dare un servizio ai lettori ma anche un modo per scoprire che dietro il biglietto da visita c'è una storia che vale la pena conoscere.

Che cosa ci potrà mai essere dietro il biglietto da visita di un supermercato? A volte non ce lo si chiede nemmeno, abituati come siamo ai grandi centri commerciali, ma dietro a questa insegna ci sono i sogni di un ragazzo che amava la montagna e i suoi profumi, c’è un esempio di intraprendenza e coraggio, ma soprattutto c’è la storia di una famiglia intera. Scopriamola.

Nacquero dalle lunghe notte insonni prima il nome e poi il simbolo di quello che da oltre 30 anni è uno dei punti di riferimento di chi vive o ama fare spese in Val Fontanabuona. L’insonne era l’intraprendente imprenditore Silvio Carlini: già proprietario di un ingrosso di salumi e formaggi a Montoggio passando per Ferrada di Moconesi pensò che fosse il posto perfetto per aprire un supermercato in cui portare un po’ di quei sapori e profumi di montagna che tanto amava e per questo lo chiamò “La Capanna”. Aprì così il primo supermercato di tutta la vallata. Dopo tutti questi anni offre ancora la possibilità di ritrovare quei gusti, soprattutto grazie a Marco e Silvana, che si impegnano a mantenere vive le tradizioni di famiglia e mettono in pratica tutti quegli insegnamenti che papà Silvio gli ha lasciato in eredità. Avanti e indietro ogni giorno, ammettono: «ci sentiamo più abitanti della Fontanabuona che di Montoggio. Qui ormai conosciamo moltissima gente!». Marco si occupa del banco salumi e formaggi, il fiore all’occhiello, e ne è un po’ il custode. Subito dopo la foto di rito infatti non facciamo in tempo a fargli qualche domanda che torna di corsa dietro al bancone, ormai la sua seconda casa. Silvio ci aveva visto lungo, in quelle notti insonni. “La Capanna” è diventata davvero un luogo accogliente, uno di quelli dove essere accolti da una famiglia, «un bel team sempre disponibile e gentile», dove il sorriso è di casa e nel tempo oltre alle specialità sono state aggiunte anche le sezioni non-food come cartoleria, biancheria e oggetti per la casa. Un esercizio commerciale che si traduce in un logo, dove la storia e l’intraprendenza di un giovane di Montoggio si sono fusi con la passione e la serietà dei suoi due figli, dando vita a un mix vincente, senza tralasciare un po’ di quell’ironia (e saggezza) che il cartello studiato da Silvio ancora recita all’entrata: «Tutto aumenta, la vita è dura, da Carlini non c’è paura, alla Capanna del formaggio la spesa sarà sicura!».

Tratto da CORFOLE! del 4/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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