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13 Aprile 2015 | in categoria/e benessere edizione cartacea salute

Resilienza: il concetto che sta cambiando il modo di vedere la salute di corpo e mente. Intervista a Jerry Diamanti

In Liguria come nel resto d’Europa sta crescendo da anni un nuovo modo di vedere la vita e di intendere la salute: l’essere umano non è una macchina i cui pezzi vanno riparati quando non vanno più bene, ma è visto nella sua unità, in armonia con i pensieri, le sensazioni, le immagini, le emozioni e le relazioni. Per saperne di più incontriamo il biologo Jerry Diamanti (339.6049531 - www.equilibrinaturali.net) che lavora da anni a Rapallo e Camogli.

Cosa s’intende con la parola resilienza?
La Resilienza è un modo di vedere la vita nella sua essenza, spostare l’attenzione dal nucleo di paura che ci spinge ad essere attratti da ciò che non va in noi, all’infinito numero di processi fisiologici che ogni istante autoregola il nostro equilibrio e ci fa rimanere in vita. E’ la forza vitale che fa rimarginare una ferita, risanare una spalla dolente, superare un evento traumatico trasformandolo in un processo di apprendimento e di crescita.

Come ti sei avvicinato alle nuove visioni della medicina integrata?
Dopo aver terminato gli studi accademici la persona con cui vivevo ha iniziato a stare male. Mi sono reso conto della  fragilità che viviamo quando non ci prendiamo cura di noi e della necessità di conoscerci più a fondo. Da qui sono entrato in contatto con degli istituti internazionali che approfondivano metodi non invasivi per stimolare l’equilibrio e il benessere.

Quali sono i metodi che usi nel tuo approccio clinico con i clienti?
Ogni persona è un universo unico e irripetibile con un sua costellazione di risorse e di sintomi che leggo come linguaggio della vita che ci vuole comunicare qualcosa. Attraverso l’osteopatia etnica attraversiamo il dolore e ci sorprendiamo di vedere come intere zone del corpo si rilassano lavorando sui meridiani secondari della medicina cinese. Con la delicatezza dell’ ortho-bionomy  uniamo il contatto pranoterapeutico all’esplorazione di movimento e alla liberazione delle articolazioni dagli schemi neuromotori bloccati.Infine attraverso il Somatic Experiencing non solo superiamo le problematiche legate ad esperienze traumatiche ma attraverso la consapevolezza delle sensazioni del corpo torniamo ad avere fiducia nella vita e a vivere a nostro agio nella casa che abitiamo, il corpo. Ogni trattamento è personalizzato in base a ciò che c’è nel momento dell’incontro, tutto è basato sull’ascolto.

Sono metodologie sempre più utilizzate, c’è una tipologia specifica di clienti?
Viene da me chi non solo vuole risolvere stress e dolori muscolari, ma ha piacere ad essere l’artefice del proprio benessere.

Tratto da CORFOLE! del 4/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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