attualita, edizione cartacea

13 Aprile 2015 | in categoria/e attualita edizione cartacea

Basta fabbriche ma Luna park e agricoltura bio: ecco cosa chiede il territorio per l'ex area Lames. Inviate le vostre idee!

A  sorpresa (ma neanche tanto) pur con la crisi la richiesta è di una nuova prospettiva amministrativa che sappia coniugare la creazione di posti di lavoro con la tutela dell’ambiente, la promozione turistica e i servizi alle persone. E le idee non mancano.

Nessuno desidera una fabbrica. Questo è il dato, decisamente significativo, emerso finora dal sondaggio (ancora in corso) e che le amministrazioni dovrebbero tenere seriamente in considerazione. Per chi non lo sapesse, il mese scorso, alla notizia della rinuncia definitiva ad aprire la nuova sede Lames nel terreno appositamente acquistato a Cicagna dalla Regione, abbiamo voluto coinvolgere i lettori in modo da dare visibilità a quelle che sono le aspettative del territorio, di chi lo vive e abita. Al momento nel sondaggio lanciato nel gruppo facebook di Corfole predomina decisamente il desiderio di impianti sportivi o un’attrazione turistica (a pari merito), subito seguiti dall’idea di un’area relax. In particolare Andrea Salvestrini in quell’area preferirebbe un luna park, che in fondo potrebbe essere l’estensione di quello che propone Angela Montella, ossia un’area di aggregazione per anziani, disabili e bambini con servizi igienici giochi, ludoteca e pulmino per portare a casa chi non è motorizzato.
Per Gian Luca Grippo, Presidente dei Non Morti, il futuro del territorio potrebbe stare nella coltivazione bio e nella promozione di prodotti locali: “Si dovrebbe creare una cooperativa nella quale impiegare sia i coltivatori locali sia i ragazzi già diplomati e quelli ancora negli studi del Marsano, dove produrre frutta e verdura biologica sotto un marchio riconoscibile della Valfontanabuona. Prodotti da vendere essenzialmente nei negozi della Valle in espositori appositi riconoscibili e che rimangono aperti il sabato e la domenica per ricevere chi viene a comprare da Genova e dalla Riviera. La Regione ci mette l’area ed il finanziamento iniziale. Ovviamente occorre analizzare prima il terreno per verificare che ci siano le condizioni per l’agricoltura bio. Avviato il progetto si spera faccia da traino per gli altri coltivatori della Valle, che dovranno rispettare gli stessi parametri. Se poi la produzione è maggiore di quel che si riesce a vendere nei negozi si vende tramite internet o al mercato a Bolzaneto.”

Tratto da CORFOLE! del 4/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

Vedi la pagina del giornale che contiene questa notizia