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    attualita, ecologia, edizione cartacea, energia, sport, storia locale

    di Michela De Rosa | 03 Marzo 2015 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea energia sport storia locale

    La faccia dietro la fascia: conosciamo meglio Maria Antonietta Cella, Sindaco di Santo Stefano d'Aveto

    La faccia dietro la fascia: conosciamo meglio Maria Antonietta Cella, Sindaco di Santo Stefano d'Aveto

    Il sindaco
    Eletta a maggio 2014 col 45,6%
    (Sindaco volontario, non prende indennità di carica che viene usata per azioni sul territorio).

    >E'stata sindaco per due mandati fino al 2004: cosa è cambiato in questi 10 anni?
    Per me 10 anni in più, quindi una maturità diversa, e anche in paese l’età media si è alzata, segno comunque che la qualità della vita è molto alta. Abbiamo perso molte attività (n.d.r. -6 nel 2013 e -12 nel 2014) che però sono di qualità decisamente superiore. Anche le aziende agricole - una delle nostre ricchezze - sono meno ma più  grandi, strutturate e con un progetto di business valido.
    Collegamento impianti sci col versante emiliano e innevamento artificiale (€2.5mn): a che punto siete?
    Il progetto va avanti con l’obiettivo di fare interventi che non abbiano impatto ambientale perché questa è la nostra vera ricchezza. Il collegamento con il versante emiliano ci permetterebbe di ingrandire l’area sciistica, aumentare l’offerta di sentieri per ciaspolate ma anche per il turismo con le mountain bike. Tra l’altro dei ragazzi hanno recuperato dei sentieri anticamente usati per il trasporto del carbone e ne hanno fatto un bike-park con un circuito bellissimo che richiama sempre più presenze, tanto che quest’anno ospiteremo una tappa di una gara nazionale.
    Si parla di un Consorzio tra i vostri impianti sciistici e quelli di con Zum Zeri (SP) e Monesi (IM): quali sono i vantaggi?
    L’unione fa la forza e in questo caso si traduce sia in vantaggi economici per quanto riguarda gli acquisti (comprare per tre è diverso che farlo per uno) sia per l’offerta turistica. Il motto è “venite in Liguria”, proponendosi come comprensorio sia montano sia di mare, con la neve o senza, in estate come in inverno.
    E sul versante costa che rapporto c’è? Avete progetti collaborativi?
    Ormai è chiaro che occorre pensarsi come territorio unico. In particolare stiamo attivando dei progetti con Rapallo, visto dai turisti come tappa ideale per visitare Portofino e le altre località. A loro vogliamo offrire dei pacchetti giornalieri o per il weekend da noi.
    E’ polemica sulle due nuove centrali idroelettriche a causa dei rischi per la qualità delle acque, tanto che vi è una petizione popolare partita dai pescatori: qual è la sua posizione sul tema?
    Condivido in parte la preoccupazione ma mi sono ritrovata le autorizzazioni dall’ufficio centrale di Genova senza che nessuno ci chiedesse il parere. E se da una parte non posso che essere favorevole a forme di produzione di energia elettrica pulita allo stesso tempo mi chiedo come sia possibile che il Comune per fare qualsiasi lavoro debba giustamente sottostare a delle regole rigide ma poi non venga convocato per queste opere sul suo territorio. Mi sento però di rassicurare la popolazione sui rischi di inquinamento delle acque tanto che tra i progetti in cantiere c’è quello sulla filiera della trota fario, la specie autoctona, dall’allevamento alla vendita di filetti o altri prodotti, dalla pesca sportiva ai menù nei ristoranti.

    La persona
    50 anni, manager presso Duferco

    Nei suoi interessi c’è agricoltura: cioè?
    Beh, sono cresciuta in un’azienda agricola, accudisco gli animali, in estate faccio il fieno, poi curo l’orto, pianto le patate e quando riesco mi piace fare dei gran minestroni.
    Qual è il suo ricordo più bello legato a Santo Stefano?
    Tutto ciò che è senso di famiglia. Sono una delle ultime nate in casa, quindi questo radicamento lo sento molto e tra i miei ricordi  c’è  il fatto di andare a fare le veglie nelle case: si portavano le castagne poi si facevano le caldarroste, gli adulti chiacchieravano tra loro e noi bambini si giocava. Ecco, quell’atmosfera lì è il ricordo più bello.
    Quali sono i suoi sentieri preferiti?
    Oh beh, tanti. A Capodanno sono andata a vedermi il lago Nero ghiacciato mentre il Maggiorasca per me resta una meta sempre affascinante e riflessiva. Lì c’è la stele della Madonna di Guadalupe e il percorso è lo stesso che fecero allora gli abitanti del paese per costruirne il piedistallo: gli uomini portando le pietre e le donne portando i bottiglioni d’acqua per impastare il cemento. E’ sempre un’emozione andarci.
    Ma lei scia?
    Poco e male! Sono più da ciaspolate o sci di fondo così da stare tra i boschi, magari fare due chiacchiere o godermi il silenzio .
    Si preannuncia una bufera di neve che la costringe a stare per giorni chiusa in una baita, cosa porta con sé e cosa fa?
    Ah che bello! Beh, mi piacerebbe approfittarne per leggere di più, specie su Papa Francesco. E poi ne approfitterei per rallentare questi ritmi frenetici e...dormire.

    Le domande dei lettori
    > Carlo Clessi - Perché non restaurare la scuola in paese (IN FOTO) invece di costruirne una nuova in zona scomoda?
    > Franco Canepa - Si dice che nei dintorni della nuova scuola, i terreni siano di proprietà della sua famiglia, cosa di meglio che fare una nuova strada?
    >  Valeria Lo Grasso - Ma la mensa scolastica sarà dentro la scuola immagino?
    Nel 2004, ultimo anno del mio mandato, era stato approvato e finanziato il progetto di ampliamento e messa in sicurezza della vecchia scuola con realizzazione della palestra e ampliamento dell’attuale asilo. Nel 2004 non vengo rieletta: il progetto viene abbandonato con l’idea di costruirne una nuova, tra l’altro finanziata proprio con i soldi reperiti per il mio progetto di ristrutturazione di quella vecchia. La prima zona individuata non andava bene perché si sono accorti che era a rischio frana e quindi le loro scelte sono cadute su un terreno che confina anche con uno di un mio parente. Sul fatto che sia in zona scomoda hanno perfettamente ragione: quella vecchia aveva di fronte la fermata del bus mentre quella nuova è a un chilometro e bisognerà creare un collegamento. Oltretutto l’anno scorso il Ministero dell’Istruzione ha dato comunicazione che i ragazzi delle nostre medie dovessero andare a Rezzoaglio. Sulla mensa scolastica al momento non so rispondere., piuttosto mi chiederei se la scuola rimarrà a Santo Stefano. Chi ha finanziato la nuova scuola non ha considerato il trend di nascite negativo e la conseguente possibilità di accorpamento anche di asilo ed elementari presso le scuole di Rezzoaglio.
    > Carlo Clessi - Tornasse al suo precedente mandato, rifarebbe la scelta di avvallare i lavori sul torrente in paese che portarono a eliminare l'antico ponticello e la mulattiera che costeggiava il torrente dopo la Baita?
    Ho fatto quel lavoro per eliminare l’esondazione del fiume e col senno di poi e con tutto quello che è successo in questi anni, assolutamente sì, lo rifarei perché ho messo in sicurezza il territorio. E quel ponticello, facendo da tappo, era proprio tra le cause delle esondazioni.

    > Alessandro Giacobbe - La manutenzione dei campetti è carente, si può fare qualcosa? Si può pensare a una struttura per le serate anziché l'utilizzo del bocciodromo?
    I campetti sono oggetto di un importante progetto di riqualificazione. Inoltre stiamo aspettando l’apertura dei bandi europei. Quindi è solo una questione di tempo. Per quanto riguarda il bocciodromo posso dire che è una struttura che in molti ci invidiano!
    >  Valeria Lo Grasso - Adesso che la gente viene su per la neve si può evitare che vengano fatte delle contravvenzioni come successo due domeniche fa alla Rocca? Soprattutto in un momento come questo dove le famiglie fanno sacrifici per portare i bambini sulla neve. Poi le persone non vengono, più come dargli torto?
    Allora, nel 2014 il vigile se in un anno ha fatto due multe è tanto. Due domenica fa alla Rocca abbiamo avuto 780 ingressi. Va considerato che molte persone non hanno dimestichezza di guida sulla neve e quindi un parcheggio sbagliato ad alcuni può sembrare innocuo ma per altri può significare dover fare delle manovre a cui non è abituato mettendo in pericolo se stesso e gli altri.
    > Claudia Cella - Aggiungere posteggi a Roncolongo!
    Glieli diamo. Sto già cercando di capire se troviamo un’area in vendita o se qualcuno ci mette a disposizione un terreno. Perché tutti vogliono il parcheggio che sia “comodo a me ma sotto casa tua”.
    > Emanuele Bafico - Avete in mano un tesoro: paesaggio/ambiente, bisognerebbe indire un confronto di idee tra associazioni sportive/turistiche ed un comitato aperto e volontario che lavori per iniziative e fattibilità progetti
    Da quando ci siamo insediati abbiamo fatto ogni mese un incontro con la società Santo Stefano d’Aveto Servizi, due incontri con le associazioni sportive, due con gli agricoltori.. etc. e il sabato in Comune siamo disponibili per tutti, anche per i proprietari di seconde case che sono parte integrante della comunità. Da parte nostra c’è una grande disponibiltà al confronto con tutti anche perché collaborando si hanno più idee e si fatica di meno.
     

    Tratto da CORFOLE! del 3/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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