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attualita, cultura, edizione cartacea
di Simone Parma | 03 Febbraio 2015 | in categoria/e attualita cultura edizione cartacea
Cos'è il maldikulo? E cosa c'entra l'isola delle rose con le Giovani Marmotte? Scopriamolo con Andrea e Antonio di Rapallo, unici inviati per l'Italia di una tv in Esperanto
Ĉu vi scivolas lerni novan lingvon? Do ĉi tiu estas la artikolo por vi!
Antonio kaj Andrea, eksaj lernejaj kamaradoj el Rapallo, nun laboras por nova aŭstralia projekto “Esperanto TV”
No, non abbiamo spostato la sede della redazione in un paese estero, volevamo solamente provare che effetto fa scrivere in lingua Esperanto. La curiosità ci è nata incontrando per caso Antonio Codazzi e Andrea Chiantore, due rapallesi che, armati di microfono e telecamera, girano servizi nel Levante come unici rappresentanti italiani in Esperanto TV (pagina facebook).
Sì, avete capito bene, un canale televisivo web parlato interamente in questa lingua.
Incuriositi, ci siamo fatti raccontare il primo incontro con la lingua e l’arrivo nella TV: «Sicuramente il primo punto di contatto con l’Esperanto fu mio nonno, nato in Francia e trasferitosi in Italia per sfuggire alla Guerra, da sempre molto sensibile al problema della comunicazione fra popoli di lingue differenti, ma la vera svolta è arrivata a sette anni quando nel “Manuale delle Giovani Marmotte” trovai un approfondimento su questa lingua. All’epoca non esistevano ancora i mezzi di ricerca che abbiamo a disposizione oggi e infatti ho saziato quella mia curiosità solo nel 2005, quando ho incontrato il Gruppo Esperanto Tigullio. Ho così iniziato a studiare da autodidatta e a prendere parte attiva nella comunità esperantista, tanto che nel 2013 il fondatore di Esperanto tv mi ha voluto con lui in questa nuova avventura».
E siccome il progetto è cresciuto rapidamente Antonio ha voluto coinvolgere anche il suo ex compagno di scuola Andrea, con un bagaglio di esperienza come grafico e montatore per la TV, in quel momento a Londra. Anche Andrea, pur non avendo ancora imparato la lingua ne è rimasto affascinato: «Da sempre amo le culture diverse e l’Esperanto mi ha sempre incuriosito per ciò che rappresenta. Così, quando Antonio mi ha proposto di collaborare al progetto non ci ho pensato due volte ed anche se l’inizio è stato graduale, oggi siamo in piena attività, tanto che in questo ultimo periodo siamo stati presenti a diversi eventi. I nostri reportage, una volta tradotti e sottotitolati in Esperanto, saranno visibili da migliaia di utenti e mi piace molto l’idea che la nostra piccola Rapallo, nel palinsesto sarà affiancata a Sidney e New York ».
Insomma non si tratta di una “noiosa” televisione didattica, ma di un moderno canale generalista. L’obbiettivo è quello di far conoscere ed incontrare le differenti culture proprio grazie alla TV, che per ora sopravvive grazie a due main sponsor e alle donazioni degli esperantisti sparsi per il mondo. Un bell’esempio di come anche il Tigullio possa diventare il centro del mondo grazie ad una telecamera, due ragazzi e l’Esperanto.
Ah, adesso possiamo rivelarvi il titolo dell’articolo:
Siete curiosi di conoscere una nuova lingua? Allora questo è l’articolo che fa per voi!
Antonio e Andrea, ex compagni di classe di Rapallo ora lavorano al giovane progetto australiano “Esperanto TV”.
In fondo non era così difficile, vero?
“Maldikulo" e altre Vidindaĵo (Curiosità)
Esperanto: nasce come lingua internazionale nel 1887, con l’obbiettivo di creare comprensione, pace e di semplificare le relazioni fra popoli con idiomi differenti, ma non volendosi mai sostituire ad esse. Una lingua che rappresenta l’idea di una società migliore, un ponte culturale che tutti dovremmo attraversare, che in passato è stato soppiantato dall’inglese e in futuro chissà da quale altra lingua figlia della cultura dominante.
Ma chi parla Esperanto? Secondo le stime della Federazione Esperantista Italiana viene parlato da 2 milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto come seconda lingua.
Esperanto TV: nasce a Sidney in Australia lo scorso anno grazie all’iniziativa di Richard Dalamore con l’appoggio di un’associazione culturale e le trasmissioni iniziano ufficialmente il 1 Aprile 2014 anche se «sulle prime – confessa Antonio – in molti lo ritennero un pesce d’Aprile». La Web TV invece continua a crescere con visualizzazioni da tutto il mondo, ed è qui che la lingua senza nazione (o di tutte le nazioni) esprime le sue vere doti di unione fra mondi diversi.
“Maldikulo” e altre tradukoj (traduzioni) strambe!
caffè = kafo; mare = maro; pane= pano.
Se sei un ragazzo magro allora sarai un “maldikulo”, mentre se sei una ragazza magra potrai definirti più finemente “maldikulino”. Insomma un koŝmaro (incubo) di traduzione!
Storie davvero bizzarre! Repubbliche autoproclamate, micro-stati e principati esperantisti
Il primo ad adottare l’Esperanto come lingua ufficiale fu il micro-stato europeo Moresnet, in vita dal 1816 al 1919. Incredibile a dirsi, ma anche ai giorni nostri sopravvive una nazione che ha scelto come idioma quello esperantista, si tratta del Principato di Hut River, 20mila anime nell’ovest dell’Australia che dal 1970 battono moneta, possiedono il loro inno e un servizio postale! Ma la storia più incredibile è quella della Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose (Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj) che si proclamò stato indipendente, nel nome dei valori di democrazia, libertà e internazionalità e proprio per questo adottò l’Esperanto come lingua principale. Si dotò di una propria valuta e addirittura di francobolli ufficiali, ma... venne abbattuta dopo pochi mesi su ordine delle autorità italiane. Infatti altro non era che una piattaforma costruita nel 1968 nelle acque internazionali al largo della Provincia di Forlì, nel Mar Adriatico! Fu fondata dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, progettista e costruttore della piattaforma stessa, nonché ideatore ed ispiratore dell’entità statale, oltre che dalla sua volontà di «veder fiorire le rose sul mare». Una vicenda talmente incredibile che le sono state dedicate libri, film, documentari, fumetti e spettacoli teatrali!
Tratto da CORFOLE! del 2/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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