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agenda, attualita, ecologia
Mercoledì 26 novembre, Recco: La solidarietà rende felici, la testimonianza di Marcello Girone, dall'Italia allo Zimbabwe
Mercoledì 26 novembre ore 21 presso Sala Polivalente "Franco Lavoratori", via Ippolito D'Aste 2b Recco (Ge) Marcello Girone Daloli presenta “Dal marketing alla solidarietà. Il potere della comunicazione: da strumento di propaganda a mezzo di conoscenza e solidarietà”.
Un percorso attraverso case history e aneddoti poco conosciuti tratti dalla sua esperienza lavorativa di marketing & management negli Stati Uniti con Pepsi Cola, televisiva in Italia e Spagna, passando per la fabbrica di jeans in India, sino al Progetto Diga - Emergenza Zimbabwe, di cui è promotore, che illustrerà con il supporto di proiezioni fotografiche.
Saranno disponibili i nuovi Calendari 2015, con le foto di Roberta De Palo ed i libri del relatore a sostegno del Progetto Diga: “Indian Jeans”, diario della sua esperienza nella fabbrica di jeans a Bangalore e “Atlantico in cargo, diario della sua esperienza su un cargo da Liverpool a New York.
INGRESSO GRATUITO
Il Progetto diga - Emergenza Zimbabwe nasce nel 2006 da Marcello Girone Daloli che, tornato da un'esperienza presso l'ospedale di St. Albert nel nord dello Zimbabwe, ha deciso di adoperarsi per dare acqua a migliaia di persone. L'ospedale ha un indotto di 119.000 persone che gestisce con 3 medici, 26 infermieri, 140 posti letto ed energia elettrica poche ore la notte. Gli abitanti di St. Albert sono 3.300, tra i quali 1.700 bambini suddivisi in due scuole.
In questi anni, grazie ad un gruppo di volontari che si adoperano gratuitamente in diverse regioni del nord Italia, si sono raccolti i fondi per terminare una diga, portare un chilometro di tubature fino all'ospedale, montare due impianti di potabilizzazione, che oggi garantiscono acqua potabile ad oltre 10.000 persone ed irrigano 8 ettari di campi.
Spesa complessiva: 187.000 euro - incredibile ma vero! - raccolti grazie a tante piccole iniziative e attraverso il passaparola. Con questi soldi si è solo comprato il materiale. Non sono stati mandati soldi in loco.
Sono volontari anche gli ingegneri ed i tecnici italiani che si recano sul posto per realizzare i lavori e formare i manutentori locali. Ogni movimento sul conto corrente dedicato al Progetto Diga è reso trasparente.
Ora è indispensabile mantenere le infrastrutture realizzate e continuare a portare avanti quello che 8 anni fa sembrava impossibile: dare da bere e da mangiare a chi non ne ha per sopravvivere.
Con poco ognuno di noi può contribuire a cambiare la vita di migliaia di persone!
Per info: www.help-zimbabwe.org
I commenti dei lettori
pierino:
C'e' gente nell'entroterra che deve abbandonare le case perche' le strade sono franate ..... e la Regione non tira fuori neanche un soldo ...non siamo la Svizzera e nel mondo sviluppato siamo visti non molto bene....tra aumenti ( acqua , luce , casa ecc.) vari si fatica andare avanti .....leggo nell'articolo che in Zimbawe su 3300 abitanti 1700 sono bambini ....ecco che comincino da li' se non si possono mantenere che comincino a fare meno figli e piu' istruzione e che le multinazionali paghino di piu' le loro materie prime....e noi smettiamola di fare i "finti ricchi "o di pensare di far parte delle le Nazioni piu' progredite.E che i tecnici Italiani vengano qua in Liguria che c'e' molto lavoro...da fare..e quando avremo una qualita' di vita come la Svizzera allora si' che potremo andare nello Zimbawe...
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di Giansandro Rosasco
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