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    attualita, ecologia, edizione cartacea

    di Simone Parma | 06 Novembre 2014 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea

    “Un albero per ogni neonato”: bella legge, ma i Comuni... “cadono dal pero”. E che fine hanno fatto i 3 MLN di Euro stanziati per "il censimento"?

    “Un albero per ogni neonato”: bella legge, ma i Comuni... “cadono dal pero”. E che fine hanno fatto i 3 MLN di Euro stanziati per "il censimento"?

    >Dalla segnalazione di una nostra lettrice una curiosa vicenda che riguarda anche le nostre città

    > Creato dal Ministero un pool di “esperti” (superpagati) e stanziati 3 Milioni di Euro: che fine hanno fatto?

     

    Gli alberi sono fonte di vita, garantiscono la purezza della nostra aria e avere città sempre più “verdi” equivale a maggior salute. Quello che ci segnala una lettrice ha quindi attirato la nostra attenzione: con la Legge n.10 del 14 Gennaio 2013, oltre ad essere istituita la Giornata Nazionale degli Alberi, viene imposto un obbligo a tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti (si badi bene, obbligo) di porre a dimora sul suolo pubblico un albero per ogni nuovo neonato residente e per ogni nuovo minore adottato da una famiglia residente, entro sei mesi dall'iscrizione nei registri. Per fare un esempio, a Rapallo i nati nel 2013 sono stati 232, a Chiavari 179, mentre a Sestri Levante 118. Ad ognuno di loro spetterebbe un albero. Il condizionale è d'obbligo. La nostra lettrice di Genova infatti ha domandato al Comune quando e dove verrà piantato l'albero per la nascita della sua bambina. Telefonate, mail, PEC... ma nessuna risposta. Un gran silenzio che abbiamo provato a riempire noi  mettendoci in contatto con gli uffici comunali

    UN ALBERO PER OGNI BAMBINO? ECCO COME REAGISCONO I COMUNI ALLE NOSTRE RICHIESTE DI INFORMAZIONI
    Dopo le reazioni di stupore della serie «di che cosa sta parlando?! Qui non ne sappiamo niente», ecco il classico dei classici: lo scaricabarile tra uffici. Passa la telefonata di qua, manda una mail di là, alla fine arriva il fatidico «non siamo tenuti a darle queste informazioni».
    Abbiamo allora voluto provare sul nostro territorio contattando i Comuni soggetti a questo obbligo (ossia sopra i 15.000 abitanti). Ecco il riassunto delle conversazioni: «non è questo l'ufficio di competenza», «non possiamo rilasciare nessuna dichiarazione ai giornalisti» oppure l'immancabile «vi richiameremo noi»...come non detto. Anche qui l’ignoranza sull’argomento regna sovrana. A darci una risposta dopo un paio di telefonate “di controllo” è stata solo l'amministrazione di Sestri Levante. Nella Bimare ogni anno l'Ufficio Anagrafe stila l'elenco dei neonati e lo comunica al Corpo Forestale dello Stato che si occupa di effettuare la piantumazione. Dove, quanti e quali alberi vengano piantati non è ancora dato saperlo, ma i Comuni hanno comunque l'obbligo di censire tutto il patrimonio arboreo sul proprio territorio, comunicarlo al Ministero dell'Ambiente e renderlo pubblico.

    3 milioni di euro per il censimento: dove sono finiti?
    Se della piantumazione degli alberi quasi nessuno sa niente, qualcuno dovrebbe almeno sapere dove sono finiti i 3 milioni di euro stanziati per il censimento 2013-2014 degli alberi monumentali. Tracce di questa rilevazione non se ne trovano né in rete, né chiedendo ai comuni stessi. È inoltre stato creato presso il Ministero dell'Ambiente il Comitato per il Verde Pubblico, organo ad hoc composto da 10 membri (pagati) che deve vigilare sull'adempimento dei Comuni e sullo stato del verde nelle città, ma finora non si ha nessuna notizia di attuazione della legge, che pure era già promulgata (sebbene in forma differente) dal lontano 1992.
    Fortunatamente viviamo in una regione in cui il verde è preponderante, ma sarebbe bello se in futuro “rapallizzazione” diventasse sinonimo di riforestazione e sostenibilità. Utopia forse, come utopia è sperare di sapere perché il denaro dei cittadini venga stanziato e speso, perdendone le tracce in un bosco fitto, fatto di leggi, incartamenti e «non possiamo risponderle».



    Tratto da CORFOLE! del 11/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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