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di Luca Bagnasco | 07 Ottobre 2014 | in categoria/e attualita edizione cartacea

Scovato a Chiavari il bar più abusivo! Per alcuni è “il bar più bello della Liguria” e si trova in una piazza centralissima, eppure non ha mai emesso uno scontrino

E sul web chiavaresi e non solo si scatenano:
“lì non s'è mai visto l’ombra di uno scontrino” 
“è arrivata l’ora di fermare questa casta di bar privilegiati”

E’ in pieno centro, i prezzi sono concorrenziale, ha perfino un ampio spazio all’aperto e non ha mai emesso uno scontrino. A Chiavari lo conoscono tutti come “Bar Leone”. Si tratta in realtà della fontanella pubblica di Piazza delle Carrozze, tra Palazzo Rocca e l’auditorium di San Francesco. Frequentatissima da adulti e piccini, sebbene non sia certo l’unica sorgente d’acqua del “bronzin” in città è sicuramente una delle più amate, e attorno a questo simbolo si sono costruiti negli anni aneddoti tra i più vari. Alcuni lo considerano addirittura “il bar più bello della Liguria”, e non hanno mica tutti i torti. Oltre al dibattito sul diritto all’acqua pubblica (quanto mai attuale anche nel Levante) la fontanella è un simbolo che in tanti, a partire dai nostri nonni, conoscono. Come è nato il “Bar Leone” e chi lo ha battezzato così nessuno lo sa. Forse un chiavarese che, con vero spirito ligure, ha ben pensato di portare qui gli amici a bere?

Un luogo che unisce diverse generazioni
Il Bar Leone viene ricordato sui social network, specie su Facebook, anche con ironia: così, quando qualcuno fa notare che lì “non ha mai visto l’ombra di uno scontrino” e che “è arrivata l’ora di fermare questa casta di bar privilegiati”, altri si uniscono portando alla luce i ricordi. C’è chi, come Claudio ricorda che “da giovani si diceva: andiamo al Bar Leone che offro io!”. Un modo di dire che non si è ancora perso e che anche i più giovani conoscono: lo ricorda infatti un altro utente, il quale incontrando un gruppo di adolescenti li sente proporre una bevuta al Bar Leone. Ma se i ricordi e le abitudini passano dai più grandi ai più piccoli, succede anche il contrario. Come per Silvia che ammette di aver sentito parlare di questo bar non dai suoi genitori, bensì dai suoi figli. Perché anche i più giovani hanno qualcosa da insegnare agli adulti.

Un simbolo della città che cade a pezzi
Tanta fedeltà dunque per un pezzetto di Chiavari che non vuole essere dimenticato. Anche se, a proposito di pezzi, a ben vedere l’amato leone non versa nelle migliori condizioni: da alcuni anni infatti il blocco inferiore della scultura è danneggiato e richiederebbe un restauro da parte del Comune. Quattro anni su Facebook è nato il gruppo “Ristrutturate il Bar Leone di Chiavari”, ma la situazione è invariata. Che sia la volta buona?

Aiutateci a trovare altri “bar abusivi”
Conoscete altri “Bar Leone” nella vostra zona? Volete condividere degli aneddoti, delle curiosità o qualche ricordo legato a questi luoghi? Dateci una mano a scoprirli! Scrivete a redazione@corfole.com

Tratto da CORFOLE! del 10/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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