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    attualita, edizione cartacea

    di Michela De Rosa | 09 Luglio 2014 | in categoria/e attualita edizione cartacea

    POS obbligatorio per negozi,artigiani e professionisti: a guadagnarci sono ancora le banche, a perderci i consumatori

    POS obbligatorio per negozi,artigiani e professionisti: a guadagnarci sono ancora le banche, 
a perderci i consumatori

    Dal 30 giugno è scattato l’obbligo per negozi, professionisti e artigiani di dotarsi di un POS per ricevere i pagamenti con il bancomat quando la spesa supera i 30 euro. La scusa è la solita “lotta all’evasione”, il risultato è l’ennesimo regalo alle banche.
    Federconsumatori ha stimato che il costo totale di un Pos, ipotizzando circa 300 transazioni mensili da 40 euro, si aggira mediamente sui 525,25 euro al mese! Escluso il costo di attivazione del Pos ed escluso il costo della linea telefonica. Secondo l’associazione c’è il rischio che questi vengano scaricati sui prezzi al consumo. Ed è ovvio che sarà così, visto che le attività - già messe alle strette da una tassazione insostenibile e balzelli inverosimili degni di un film di Totò - non potranno certo sostenere anche questo coso. Altrimenti si andranno ad aggiungere alle migliaia che ogni mese stanno chiudendo. Diverse professioni, architetti, avvocati etc., hanno protestato più volte, sottolineando una serie di criticità come, ad esempio, l’aver esteso l’obbligo a tutti senza fare adeguate distizioni, non aver mantenuto l’entrata a regime graduale inizialmente prevista dal legislatore e “saltata” a causa delle proroghe, aver stabilito un tetto troppo basso (la richiesta era di alzarlo almeno a 50 euro). Diversi ordini professionali hanno preso le distanze dall’obbligatorietà, in forza del fatto che non è espressamente prevista dalla norma (Dl 179/2012, articolo 10, comma 4) una sanzione in caso di violazione. Eh sì perché il POS è obbligatorio ma non essendoci penali c’è la possibilità - al momento - di non installarlo. Ovviamente è tutto ancora tra il chiaro e lo scuro e in molti non sanno esattamente che pesci pigliare. 
    La proposta del M5S
    Intanto il M5S attraverso una risoluzione in commissione Finanze ha chiesto al Governo di:
    1) fare in modo che fino al 30 giugno 2015 l’obbligo riguardi soltanto i soggetti con almeno 200mila euro di fatturato;
    2) escludere dal vincolo tutte le nuove attività per almeno due anni;
    3) prevedere che i costi delle transazioni siano a carico delle banche.

    Tratto da CORFOLE! del 7/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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