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    attualità

    15 Maggio 2014 | in categoria/e attualita

    COMITATO ACQUA BENE COMUNE TIGULLIO: "La difesa dell'acqua pubblica è assente da questa campagna elettorale: chiediamo ai candidati sindaci quale sarà il futuro per il servizio idrico e la sua gestione"

    COMITATO ACQUA BENE COMUNE TIGULLIO: "La difesa dell'acqua pubblica è assente da questa campagna elettorale: chiediamo ai candidati sindaci quale sarà il futuro per il servizio idrico e la sua gestione"

    Nessuno in queste elezioni amministrative parla dell'acqua pubblica, eppure gli interessi in gioco e le problematiche per i cittadini sono molteplici, a cominciare dagli aumenti delle tariffe in bolletta. Sottolinea Roberto Mattioli del COMITATO ACQUA BENE COMUNE TIGULLIO "Rileviamo infatti che l'ultima Conferenza dei Sindaci del marzo 2014 ha stabilito un sensibile aumento del costo dell'acqua per gli anni 2014/2015, dovuto sia al conguaglio dell’aumento relativo all’anno 2012 (non ancora applicato) e sia alla diminuzione dei consumi. Ossia il cittadino meno consuma e più paga!!!"

    Il quadro descritto dal Comitato

    LE BOLLETTE SONO GIA' AUMENTATE DEL 6,5% NEL 2012 E DEL 5,6% NEL 2013, MA NON BASTANO A SAZIARE L'APPETITO DI IREN
    Aumenti a carico dell'utente finale e che serviranno unicamente per dare profitti a banche e investitori finanziari Nel 2012 i gestori hanno avuto lauti utili (il maggiore, Mediterranea Acque, €18.655.675 (80%); il secondo gestore, Idrotigullio (10%), € 1.533.939; il terzo, AMTER (3%), € 187.010). Questi tre appartengono alla galassia Iren, e hanno realizzato insieme un utile netto di Euro 20.376.624, finito per due terzi a Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e prestiti, Unicredito, Bank of America- Merril Lynch, Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e via via altre banche, fondi investimento ecc., ossia alla finanza.
    Poiché questi profitti, fuori legge a causa dell'esito del referendum del 2011, non sono stati riconosciuti sufficienti, i sindaci hanno accettato di prelevare dalle tasche dei cittadini altri 31 milioni nei prossimi due anni. Nelle bollette ci ritroveremo 17 milioni e 600.00 euro in più per conguagliare il 2012.
    Pertanto i profitti del 2012 dei tre gestori Iren saliranno ancora.
    Ossia quasi il 20% della bolletta è profitto netto del gestore, per volontà dei sindaci (esclusi quelli di Propata, Fontanigorda, Gorreto).
    Segnaliamo invece la saggezza dei sindaci di Mezzanego, Borzonasca e S.
    Stefano d'Aveto che stanno togliendo, con l'appoggio dei concittadini (vedi strepitoso risultato del referendum del mese scorso) i rispettivi comuni dall'ATO genovese, e gestiranno in proprio il servizio idrico.
    Le tariffe sono da anni in continuo aumento. Il prezzo medio dell'acqua era 1 euro e 17 centesimi a metro cubo nel 2004, è arrivato a 1 euro e 95 nel 2012, con un aumento del 78% a fronte di un'inflazione del 18%.
    Negli ultimi due anni, vigente il referendum cioè la proibizione di fare profitti con l'acqua, la tariffa nell'ATO genovese è aumentata del 6,5% nel
    2012 e del 5,6% nel 2013.
    Altra problematica sono i distacchi di fornitura che i cittadini subiscono per morosita' .
    Sempre piu' famiglie bisognose non riescono piu' a pagare le bollette e vengono private cosi' di un diritto che deve essere sempre garantito come da risoluzione ONU del 28/7/2010.
    E questo nonostante il gestore in caso di mora sia ampiamente tutelato dalla cauzione versata dall'utente, da un ulteriore bonus di 1.6% del fatturato a titolo di "costo di morosita" introdotto nella nuova tariffa del 2014 e un ulteriore remunerazione (illeggittima) del rischio di mercato pari a 1.6% del capitale netto investito.
    Una proposta di buon senso che potrebbero adottare i sindaci sarebbe quella di garantire almeno 50 litri d'acqua gratuiti ogni giorno per ogni cittadino, nel rispetto della risoluzione ONU del 2010 per garantire e soddisfare i bisogni essenziali, compresi i servizi igienico-sanitari di base.
    Un provvedimento che consoliderebbe l'idea che gli amministratori comunali sostengono la pubblicità dei servizi indispensabili alla vita.
    AI CITTADINI DELUSI E ARRABBIATI NON RESTA CHE UNA STRADA: CONFIDARE IN SE STESSI.
    INVITIAMO AD INFORMARSI, ATTIVARSI E PARTECIPARE ALLE NOSTRE ATTIVITA' E INIZIATIVE PERCHE' DA CIASCUNO DI NOI DIPENDE IL MONDO CHE VERRA'.

    PER INFORMAZIONI E CONTATTI
    gruppoacquagenova@gmail.com
    cell. 3405923602
    www.acquapubblicagenova.org 
    PAGINA FACEBOOK "COMITATO ACQUA PUBBLICA GENOVA"


     


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