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    attualita, edizione cartacea

    di Luca Bagnasco | 08 Maggio 2014 | in categoria/e attualita edizione cartacea

    Solitudine, famiglie assenti e slot machine: così nascono i nuovi poveri italiani. Come sono cambiate le persone che si rivolgono alla Caritas

    Solitudine, famiglie assenti e slot machine: così nascono i nuovi poveri italiani. Come sono cambiate le persone che si rivolgono alla Caritas

    Sono molte le ragioni per cui le persone si ritrovano in una situazione di difficoltà. Ognuno ha una sua storia personale che lo ha portato fino al punto di chiedere aiuto. E chiedere aiuto è già un grande, significativo passo verso la fine del tunnel. Fortunatamente sono molte le persone e i luoghi che possono dare anche solo un sostegno concreto, e tra questi uno dei più attivi in Italia è la Caritas, ufficio pastorale della Curia che si occupa della promozione, all'interno delle parrocchie e non solo, di assistenza ai più bisognosi. I Centri di Ascolto sono il principale punto di osservazione sul territorio, ai quali si può rivolgere chiunque abbia necessità: chi è senza fissa dimora, gli anziani che con la pensione non riescono ad arrivare a fine mese, le famiglie rimaste senza lavoro, le persone con una dipendenza o chiunque necessiti di un aiuto: i volontari ascoltano le esigenze e individuano le possibili soluzioni. I Centri di Ascolto sono, per un'azione il più possibile mirata ed efficace, in stretto contatto con i servizi sociali delle ASL e dei Comuni.

    Nuovi poveri italiani: dipendenza da gioco, solitudine o mancanza di una famiglia
    In questi anni la povertà ha raggiunto anche molti italiani e ai centri di ascolto si rivolgono un pari numero tra connazionali e stranieri. Sono subentrati anche alcuni bisogni meno conosciuti ma non meno importanti di altri, come il bisogno di relazioni. Anziani soli, ma anche persone più giovani per cui la mancanza di famiglie di riferimento con cui creare una rete che possa supportarli psicologicamente o economicamente. Sono aumentate anche le situazioni in cui le persone che erano autonome, che facevano scelte per conto loro, sono costrette a chiedere aiuto. Magari per una bolletta, un affitto o una soluzione di qualunque tipo. In questi casi ci si deve interrogare sul motivo che ha portato a queste richieste. Può essere un problema latente, magari legato alle patologie da gioco d'azzardo o alla solitudine o ad altre situazioni che rischiano di aggravarsi e di compromettere sempre di più le capacità economiche della persona. “L'osservatorio delle povertà e delle risorse”, un organo che indaga e monitora le dinamiche sociali permette di fare delle distinzioni importanti sulle scelte da intraprendere. Permette di scegliere gli interventi, di comprendere qual'è il vero bisogno di una persona dietro una certa richiesta e di riflettere anche sulle dinamiche e sugli interventi a livello di politiche sociali, legate a tutta la cittadinanza, come il problema delle dipendenze da gioco.

    Lavori precari o mal pagati e affitti alti: è emergenza casa
    Rita Compagnoni, della Segreteria Caritas di Chiavari, espone una panoramica sull'attività e sul tipo di necessità che in questi anni di crisi sono diventati un'emergenza per molte persone, anche quelle che fino a qualche anno fa potevano dirsi “solide” dal punto di vista economico: “I bisogni più importanti sono sempre la casa e il lavoro. In questi ultimi due anni, poi, il lavoro è diventata l'emergenza più impellente, che non è solo un reddito ma una misura del rispetto delle capacità di una persona. Penso alla perdita di lavoro delle persone tra i 45 e i 60 anni, che vengono spinte fuori dal mercato e che non riescono a ricollocarsi nonostante l'esperienza ma che non sembrano servire a nessuno. Non pochi stranieri poi hanno deciso di rientrare nel loro paese d'origine e chiedono aiuto ai centri d'ascolto, perché da troppo tempo qui non trovano un'occupazione che gli permetta di mantenersi né di mandare tantomeno i soldi alla famiglia rimasta nel loro paese. Anche la casa è un aspetto difficile. Fortunatamente ci sono state persone che hanno accettato di rivedere i contratti d'affitto ribassandoli di fronte alle difficoltà dei propri inquilini, ma il costo degli affitti rimane proibitivo per molti. La precarietà del lavoro poi è diventata un impedimento ad avere un alloggio sicuro.”

    CASA BETANIA -È un servizio di ospitalità presso uno spazio della canonica di Cavi Borgo dedicato all'accoglienza delle persone senza fissa dimora, per due o tre notti a seconda dei bisogni, ed è svolto dalle parrocchie con l'aiuto dei volontari che gestiscono la casa. Le persone entrano a Casa Betania tramite gli otto centri d'ascolto sul territorio (a Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Rapallo, Santa Margherita e Cicagna). Se vuoi fare l’esperienza di volontariato a Casa Betania, contatta la tua Parrocchia; puoi dare la tua disponibilità anche solo per preparare un piatto per la cena.
    GUARDAROBA CITTADINO - I Guardaroba sono un luogo dove si possono portare gli indumenti dismessi e dove vengono distribuite alle persone che ne necessitano. Magari, con il cambio di stagione, è più semplice separarsi da alcuni vestiti che non indossiamo più o che abbiamo deciso di gettare via. Con un piccolo gesto possiamo invece portarli al guardaroba (solo se sono in buono stato) o anche acquistare biancheria intima nuova per uomo, donna o bambino e farli avere al guardaroba cittadino più vicino. Si trovano anche gli “Staccapanni” in vari punti delle vostre città dove lasciare le proprie donazioni in modo semplice e veloce.
    RECUPERO DI MOBILI USATI - Vi trovate nel mezzo di un trasloco e alcuni dei vostri vecchi mobili sarebbero destinati alla discarica? Informatevi presso la parrocchia per poterli donare alla Caritas. Purtroppo il recupero di mobili usati non comprende un servizio di ritiro a domicilio, ma donare con un po' di spirito di sacrificio e sudore può essere un grande aiuto per molti.
    MENSE E BANCO ALIMENTARE - Caritas promuove anche le mense gratuite gestite dai frati cappuccini del territorio. Inoltre è presente in varie città un Banco Alimentare, un servizio territoriale che provvede a distribuire generi alimentari di prima necessità a persone bisognose. Sono uno dei servizi più importanti per il sostentamento. Ci si può informare presso la parrocchia per conoscere dove è attiva una raccolta di alimenti per la distribuzione tramite la Caritas parrocchiale o per l’invio al Banco Alimentare cittadino.
    DIVENTARE VOLONTARI -Il volontario è la persona che si rende disponibile ad un servizio personale, spontaneo, gratuito, disinteressato, dedica tempo, professionalità, passione civile ed educativa. Ai volontari Caritas è chiesto un corso di formazione annuale e a coloro che desiderano impegnarsi per la prima volta in un servizio anche un colloquio orientativo.” Se avete intenzione di collaborare con Caritas come volontari, potete contattarla presso lo sportello dell'Ufficio Pastorale della Diocesi di Chiavari
    Piazza N.S. Dell'Orto 7 o tramite il sito www.caritaschiavari.it

     

    Tratto da CORFOLE! del 5/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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