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    edizione cartacea, storia locale

    di Simone Parma | 31 Marzo 2014 | in categoria/e edizione cartacea storia locale

    Sestri la nuova Casa del Pescatore, luogo di incontro e di cultura marinara per non dimenticare le nostre tradizioni del mare

    Sestri la nuova Casa del Pescatore, luogo di incontro e di cultura marinara per non dimenticare le nostre tradizioni del mare

    Inaugurazione con rievocazione della “pesca alla sciabica”

    Da sempre la spiaggia dei “Balin” è luogo di incontro tra i pescatori, un salotto dove qualsiasi argomento è oggetto di discussione, che fosse l’andamento della pesca, le previsioni del tempo o l’ultima partita a “scopone” o quella a bocce, dove venivano rievocate gesta, come pescate memorabili, mareggiate, natanti salvati dalla furia delle onde con l’aiuto di tutto il quartiere e dove arrivavano le informazioni inerenti la pesca, come la quantità e la qualità del pescato, le aree più fertili, i prezzi praticati dai commercianti. Un luogo di grande attrazione per i turisti, incuriositi da questo mondo a loro sconosciuto e tappa d’obbligo per artisti che soggiornavano a Sestri. Ed ecco perché quella che potrebbe essere una notizia marginale si rivela foriera di emozioni. Dietro all'addio alla "Baracca" (così i pescatori chiamavano la vecchia sede, costruita con le loro mani, nel 1976) si nascondono infatti storie, emozioni e tradizioni che con il passare del tempo rischiano di andare perdute. Per questo motivo il Sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio, ha voluto sottolineare l'importanza di questo circolo, luogo di ritrovo dei mainolli, coloro che ogni giorno hanno reso viva la spiaggia, all'ombra dei leudi. La nuova sede del Circolo “Balin”, inaugurata il 22 Marzo, ha un design moderno che, come sottolinea il Presidente del Circolo, Giovannino Bertorino, qualche nostalgico non ha ancora digerito. Il circolo  sarà anche una delle tappe del MuseL, il nuovo museo cittadino in Corso Colombo: in questo modo, illustra il Sindaco «sarà possibile trasmettere una parte dell’esperienza e dei saperi conservati dal gruppo di pescatori dei "Balin" ai visitatori di Sestri Levante e agli studenti delle scuole». Lo scopo è quello di avvicinare i giovani ad una realtà, la pesca, apparentemente troppo distante dalla modernità e dalla tecnologia 2.0 che hanno ormai pervaso le nostre vite. Per far questo all'interno della nuova sede sarà visibile il filmato "Nelle reti della memoria, Storie di pesca e di pescatori" che, a fianco alle suggestive immagini della "Bimare", fa volare l'immaginazione in un mondo dove le spiagge non erano solo luogo di svago, ma anche di lavoro e tradizione, dove il mare non era semplicemente un "piscina" nella quale rinfrescarsi, ma soprattutto fonte di cibo e di luogo di avventura.

    La pesca alla sciabica

    Parallelamente all'inaugurazione è avvenuta una dimostrazione di "pesca alla sciabica", antico metodo che consisteva nel calare una rete con un gozzo, lasciandone un capo in spiaggia e formando un semicerchio con la rete, sino a portare l'altro capo qualche metro più avanti sull'arenile. Gli stessi pescatori ammettono che non servano particolari abilità per questo tipo di pesca, che poteva essere praticata (meteo permettendo) per tutto l'anno. La rete, dopo essere stata calata, veniva tirata a riva con la sola forza delle braccia e con l'aiuto del "frenello", una fascia di supporto, agganciata alla rete.  E allora riaffiorano i ricordi di Giovannino  che nel documento "Antichi metodi di pesca" racconta di quel pescato eccezionale del 1952, quando le sardine finite nella rete, dette "pase", furono talmente tante che i giovani pescatori non riuscirono né a venderle né a regalarle tutte. Un sapore, quello dei bianchetti e delle sardine fritte e mangiate con cipolle novelle, che lo stesso Giovannino dice essere «rimasto solo nella nostra memoria». La rievocazione dura solo una decina di minuti, ma per un attimo il tempo si è fermato, le voci sulla spiaggia non sono state quelle spensierate dei bagnanti, ma quelle profonde e gridate dei pescatori, i guardiani della Spiaggia del Balin. E fa niente se il pescato non raggiunge nemmeno il chilo, in quel momento tutto è tornato come un tempo, come quando loro erano ragazzi ed il pesce surgelato ancora non esisteva.

    Tratto da CORFOLE! del 3/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


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