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agenda, storia locale, uscire
17 Febbraio 2014 | in categoria/e agenda storia locale uscire
Domenica 2 marzo: in occasione della "Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate" gita in bicicletta dove correva l'autoguidovia della Madonna della Guardia
L'autoguidovia della Madonna della Guardia
Il santuario di Nostra Signora della Guardia (Ceranesi) era meta da tempo di pellegrini e turisti in numero tale che già nella prima metà dell’Ottocento si pensava alla costruzione di una ferrovia a cremagliera; l'idea fu abbandonata a causa degli alti costi di costruzione. Nel 1896 venne progettata una ferrovia a trazione elettrica che arrivò anche alla fase esecutiva tanto che nel 1900 iniziarono i lavori presto abbandonati per sopravvenuti problemi tecnici ed economici. Il successivo progetto di una funivia fece naufragio a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Fu così che finita la guerra, negli anni venti, l’imprenditore piacentino Carlo Corazza in segno di devozione per grazia ricevuta prese l'iniziativa di collegare il fondovalle con la vetta del Monte Figogna con un mezzo meccanico dato che già da molti decenni si era sentita la necessità di migliorare le condizioni di trasporto dei numerosi pellegrini che al tempo erano costretti a raggiungevano la meta a piedi o a dorso di muli lungo i tortuosi sentieri esistenti. Nel dicembre del 1924 nacque la Società Anonima Ferrovia Santuario della Guardia con un progetto basata su di uno nuovo sistema, definito autoguidovia, inventato dal piacentino Alberto Laviosa che usava la trazione su gomma unendola alla guida su rotaia; il sistema con i dovuti distinguo era il precursore delle moderne tranvie su gomma a via guidata. I lavori iniziarono nel 1925 con la costruzione della prima tratta dalla frazione di Serro, nell’allora comune autonomo di San Quirico alla località Cà Bianca nel comune di Ceranesi per una lunghezza di 8.861 metri con gli scambi per gli incroci siti nelle località di Riviera, Fontanassi, Gaiazza, Sareto, Panigone, Galleria e Piani. La tratta venne inaugurata il 28 luglio 1929. Il collegamento completo venne portato a termine qualche anno dopo, quando furono superate le resistenze dei proprietari della Masseria della Guardia, e inaugurato il 28 luglio 1934. L'infrastruttura dell’autoguidovia era costituita da due cordoli in calcestruzzo, larghi 25 cm, con delle rotaie che fungevano da guide (sistema Laviosa). Le automotrici, erano dotate di ruote in gomma piena[1] dotate di bordino come quello delle ruote ferroviarie: le gomme, che sopportavano il peso dei veicoli, rotolavano sui cordoli in calcestruzzo posti esternamente alle rotaie; le rotaie invece, a scartamento metrico, guidavano i veicoli grazie al normale bordino ferroviario. Giunti a termine corsa i rotabili, monodirezionali venivano girati a mano su apposite piattaforme. La linea, a binario unico, raggiungeva una lunghezza complessiva di 10.594 metri, con un dislivello di 704 metri ed una pendenza media del 66,5 per mille, massima dell'83. A scongiurare eventuali incidenti, prima della stazione Serro, a valle, era presente un tronchino di salvamento in salita, da impiegare nel caso si fosse verificata una rottura dei freni. La guidovia non svolgeva soltanto il servizio di trasporto pubblico, ma anche quello merci, trasportando paglia, sabbia e generi alimentari. Durante alcune festività inoltre svolgeva il proprio servizio anche la notte. Durante l’Anno Santo del 1950 la guidovia fornì il suo massimo contributo trasportando un gran numero di pellegrini al Santuario del monte Figogna, mediante numerosi convogli speciali e trasportando quasi 100 persone per ciascuna motrice, con punte di 3000 persone al giorno durante i giorni festivi. Il declino della linea cominciò già negli anni cinquanta, con la progressiva diffusione di automobili e corriere; la successiva realizzazione del nuovo collegamento stradale nel 1963 e l’integrazione del servizio con autobus a partire dal 1964 ne decretarono la crisi. I costi di esercizio sempre maggiori della guidovia e la necessità di costosi lavori di ammodernamento proprio quando diminuivano i passeggeri determinarono il 31 ottobre 1967, data di scadenza della concessione, la definitiva cessazione del servizio.
LA GITA
Guidata dal Circolo Amici della Bicicletta di Genova, la gita è medio impegnativa.
L'appuntamento è alle 6.45 alla stazione di Sestri Levante per prendere il treno R24532 delle 6.55 con posti bici, arrivo a Genova Brignole alle 8.01
Cambio treno a Genova Brignole alle 8.22 sul R21164 con posti bici, arrivo a Genova Pontedecimo alle 8.50.
Chi volesse prendere il treno nelle stazioni successive a Sestri Levante dovrà provvedere autonomamente al proprio biglietto.
Percorso di circa 28 km che da Genova Pontedecimo ci porterà alla Madonna della Guardia e conclusione a Genova Pegli.
La quota di partecipazione comprende trasporto persone + bici su treno A/R, tassa d'iscrizione ed è:
- non soci: € 13,20
- soci FIAB: € 12,00 (riduzione dovuta alla convenzione FIAB / Trenitalia)
- fruenti gratuità ferroviaria: € 2,00
- minori di 12 anni: € 7,00 , € 8,60 non soc
La scheda completa della gita è visibile sul nostro sito: http://www.vivinbici.org/eventi/domenica_2_marzo2014_gita_ferrovie_dimenticate_scheda.pdfI commenti dei lettori
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