cultura, edizione cartacea

di Michela De Rosa | 10 Dicembre 2013 | in categoria/e cultura edizione cartacea

Arriva la mostra di Munch, uno degli artisti più seguiti ma anche il più difficile da vedere Presente una sezione di opere di Munch riviste da Warhol

Anni fa inseguii “L’urlo” a Firenze, ma avevano tentato di rubarlo e quindi il quadro non arrivò. Anche nella mostra genovese (Palazzo Reale, fino al 27 aprile) “L’urlo”, non c’è. Anzi sì. Ma è di Andy Warhol (in foto). A dirla tutta questa mostra è stata definita Anti-urlo, scegliendo di non portare quel quadro in quanto è considerato da Munch stesso “un incidente di percorso”. E questo è davvero emblematico: non voleva dipingere un capolavoro, ma è considerato innegabilmente tale, tanto da essere ancora oggi di ispirazione per gli utilizzi più vari e bizzarri (vedi riquadro). E così da sempre Edvard Munch, per quello stile angonsciante e decisamente fuori dagli schemi, riscuote un incredibile successo anche tra la gente comune, ma le sue opere raramente vengono esposte perché sono conservate in pochissimi musei norvegesi e nelle dimore private di un ristrettissimo gruppo di collezionisti norvegesi che vivono in un piccolo villaggio fuori dal mondo. Gli avvenimenti di cronaca degli scorsi anni, tra cui il furto di un’opera, certo non tendono a facilitare i prestiti. Organizzare una sua esposizione diventa quindi un vero avvenimento. Ecco perché è bene non perdere la mostra genovese, nella quale vediamo quello che Munch ha più amato, come l’inedita collezione Linde, dal cognome del medico che lo ospitò a lungo nella sua magione di campagna dando parziale sollievo alla sua anima tormentata.


Rivisitazioni da... urlo
Ispira film, canzoni, fumetti e perfino cartoni animati
Copertina del numero 157 di Dylan Dog, con Dylan al posto dell’uomo urlante; locandina di “Mamma, ho perso l’aereo” è una parodia de L’urlo; copertina del videogioco Luigi’s Mansion; locandina I Simpson ”La paura fa novanta I” Homer è l’urlatore mentre la famiglia sostituisce le figure alle spalle; nel film “Looney Tunes: Back in Action” nella scena a Parigi Bugs e Duffy, inseguiti da Taddeo, entrano nel dipinto. Bugs schiaccia un piede a Taddeo che urla come nel quadro; in una scena del film “Una notte al museo 2 la fuga” i personaggi finiscono nei quadri, fra i quali c’è anche L’urlo di Munch; la maschera dell’assassino della saga di Scream.

Tratto da CORFOLE! del 12/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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