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di Michela De Rosa | 10 Dicembre 2013 | in categoria/e attualita edizione cartacea salute

Sanità: qualcuno li avvisi che siamo nel 2013! Inutili perdite di tempo si potrebbero eliminare semplicemente utilizzando Internet. Mentre alla Asl4 si fanno gli... esami loro

Tutti per uno.. la ASL4 per sè
Mi è capitato recentemente di dover prenotare degli esami e visite; ovviamente inizio dalla ASL di riferimento, nel mio caso la 4. Trovandomi di fronte ad attese oltre ogni logica mi sono detta disposta a fare più strada e quindi ho chiesto di verificare anche in altre Asl locali. Utopia pura. Alla Asl4 si può prenotare solo da loro. Manco fosse una banca che gli porti via i soldi dal conto corrente (... o è così??). E quindi, se in altri CUP (Centro prenotazioni unico) si possono verificare anche le disponibilità su altre, qui ti devi arrangiare: devi cercare il numero delle altre Asl on line e rifare la trafila. Ma anche quello non è facile perché chi ha realizzato i siti non ha pensato che è una delle informazioni più richieste e quindi era opportun metterlo in bella evidenza e non nasconderlo tra contatti vari.

Quando la Sanità imparerà a utilizzare la rete?
Nessuno ha ancora capito che l’utente medio è connesso? E che basta un minimo di buon senso per risparmiarci inutili ore di coda e inutili “incontri col medico”? Anche qui, torno alle mie recenti visite: ben due prevedevano un incontro preliminare con un medico. Che diamine sarà mai? E’ così grave? Macché, è che dovevo rispondere a dei questionari su malattie pregresse, eventuali operazioni, malattie ereditarie, malattie dell’infanzia, casi in famiglia di questo e di quello... sfido chiunque a sapere o ricordarsi se i nonni avevano il diabete o la gotta. Quindi le risposte si danno un po’... come vengono. Molto utile. Eppure la soluzione è lì, a portata di mano e lo dico alla dottoressa: “mi scusi, ma non potreste mettere i questionari on line così quando uno prenota gli dite di scaricarlo e compilarlo con l’aiuto dei famigliari. Così le risposte sono più precise e nessuno deve perdere qui mezz’ora per mettere delle crocette, e voi medici potreste fare... i medici.”
Risposta “Non ci abbiamo mai pensato, dovreste fare una segnalazione alla direzione”.
Eccola. E’ qui, nero su bianco. Ora speriamo che qualcuno di competenza sia in grado di tradurla in fatti ed evitare così un’incredibile mole di perdita di tempo e costi: il mio lavoro perso e quello del medico, sprecato per mettere delle croci. Ah, non dico in quale ospedale ero e nemmeno di quale visita perché presumo valga per molti casi.

Tratto da CORFOLE! del 12/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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