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Dalla classica scritta “Non sostare qui” fatta direttamente sulla saracinesca ai cartelli di divieto di passo carrabile  “maffi”, cioè del tutto simili a quelli rilasciati dal Comune ma privi del codice che ne certifica l’autorizzazione dopo il dovuto versamento alle casse comunali. Eh sì, perché anche la comodità di non avere  nessuno che ti parcheggi davanti al garage è un privilegio che si paga caro. E allora in molti ricorrono al cartello abusivo. Saranno anche carini e creativi, ma ricordate che non hanno nessun valore. Poi, come in tutto, ci vuole buon senso: se è un’esigenza reale e temporanea dovuta ad esempio a dover andare e tornare per lavori di carico/scarico è comprensibile il tenere occupato un posto e quindi si può decidere di far buon viso a cattivo gioco. Se invece trovat eparcheggio davanti a un garage con un cartello di passo carrabile senz aautorizzazione, siete autorizzati a parcheggiare e  aniente varranno le lamentele del proprietario. Certo è che di cartelli se ne vedono di tutte le fogge esprimendo appieno la peculiarità ligure di saper “riciclare” qualsiasi cosa, trasformandola alla bisogna, come la cassetta della frutta nella foto scattata da Stefano Sanguineti, di Lavagna.

Tratto da CORFOLE! del 10/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata