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attualita, edizione cartacea, storia locale
di Maura Bregante | 04 Giugno 2013 | in categoria/e attualita edizione cartacea storia locale
Viaggio nei nomi più strani: se pensate che Chanel e Falco siano discutibili, leggete cosa è toccato ai nostri avi
Quante volte restiamo a bocca aperta dinnanzi all’ultima trovata dei vips in fatto di nomi scelti per i loro figli? Da Brando a Maelle, Swami, Falco Nathan, Apple,Zuma, Lupo, Oceano e si potrebbe continuare con altrettante stranezze. Il fatto curioso però è che anche scorrendo i libri di storia locale, dando un’occhiata alle lapidi commemorative o funebri, ci accorgiamo che in fatto di nomi già i nostri nonni, bisnonni, zii e prozii avevano idee originali. A volte i ricordi di bambina mi riportano indietro e mi vengono in mente nomi di persone anziane che ricordo a malapena: Silla, Guia, Tebe, Fina, Coralia, Iose… Addirittura il mio nonno paterno che purtroppo non ho mai conosciuto, si chiamava Paris, pronunciato “Parisi” in dialetto.
La fantasia non mancava; certo non c’erano all’epoca le star di Holliwood, i grandi stilisti o le soap in televisione, ma loro riuscivano lo stesso a sognare ad occhi aperti, magari perdendosi tra le opere letterarie, sognando luoghi lontani o riflettendo sui personaggi politici dei loro anni. Ecco allora che numerosi bambini di un tempo hanno reso omaggio alla letteratura, in particolare ai poemi epici, pensiamo a nomi come Orlando, Ruggero, Erminia, o agli scrittori latini Virgilio, Orazio, Livio e Livia, o ancora ai paladini greci Paride e Achille. L’epoca dell’imperialismo iniziata nel 1912 con la conquista in Libia e proseguita durante gli anni del fascismo ha destato un grande interesse per la geografia da parte delle persone comuni, incuriosite all’idea di terre esotiche, inesplorate. Ecco allora bambini con nomi come Libia, Cina, Adua, Tebe, India. Successivamente ha influito l’immigrazione in terre lontane, quali l’America, dove la speranza per un futuro migliore veniva espressa da nomi come Florida e Florido, oppure si ricordavano i grandi esploratori come Amerigo o Cristoforo, o semplicemente si omaggiava una nazione come Argentina, Virginia, Carolina, America, Adelaide città australiana che ha dato nome a molte bimbe qui in zona.
L’epoca del fascismo con il grande culto per la romanità e la patria ha visto nascere moltissimi bebè di nome Remo, Italo, Italia, Romana, Romano, Vittoria, Vittorio, Cesare, Augusto. Qualcuno addirittura ha scelto nomi come Benito, Adolfo, Adelfo, Rachele, successivamente Palmira, Palmiro, Alcide. Non mancavano i riferimenti alla religione: Gloria, Giovanni Battista che spesso diventava Giobatta, Maddalena abbreviato Lena, Pia, Pio, Irene, Cirene, Angela, Angelo, Assunta. Si potrebbe proseguire con nomi che oggi non si sentono più tanto spesso come Berto, Quintino, Alvaro, Delfina, Ada, Nilde, Dora. Quando si ascoltano alcuni tra questi nomi, si ripensa a persone lontane, conosciute magari durante l’infanzia, incontrate in luoghi del paese che oggi non esistono perché laddove c’erano i campi con gli orti, le zone verdi, oggi ci sono parcheggi o strade. Chissà cosa penseranno di noi quando leggeranno nomi come Zoe, Pacifico, Tabatha, Chanel, Leone...
Tratto da CORFOLE! del 6/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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