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09 Maggio 2013 | in categoria/e attualita

REGIONE: Marco Limoncini "Approvato all'Unanimità l'ODG per allentare il Patto di Stabilità e rilanciare le Infrastrutture, tra le quali il Terzo Valico ferroviario e il Tunnel Fontanabuona

Sul dibattito tenutosi nell’ultimo Consiglio Regionale in merito alla crisi della nostra Regione, interviene il Cons.Marco Limoncini "come Gruppi Consiliari di maggioranza abbiamo presentato un Ordine del Giorno che è stato votato all’unanimità. Abbiamo voluto dare un forte segnale di sostegno alle iniziative contro la pressante crisi che coinvolge tutta l’imprenditoria ligure, il commercio, i nostri Enti Locali pressati dal patto di Stabilità,  e nel contempo rilanciare gli interventi sulle infrastrutture Liguri come il Terzo Valico ferroviario e il Tunnel della Fontanabuona. Infrastruttura per la quale come Regione stiamo lavorando concretamente, il Presidente Burlando e l’Assessore Paita hanno infatti già avviato le opportune relazioni con il nuovo Governo Nazionale per riuscire ad ottenerne definitivamente il suo finanziamento, inserirlo nella convenzione con Società Autostrade, e procedere concretamente verso la sua realizzazione. Nel frattempo – aggiunge Limoncini - proseguono i carotaggi sul territorio lungo il percorso concordato con le Amministrazioni Comunali, attività propedeutiche alla definizione della progettazione che è tuttora in corso e che, una volta terminata, sarà oggetto di condivisione da parte delle Amministrazioni Comunali che saranno chiamate ad adeguare i propri piani urbanistici comunali.

L’Assemblea Legislativa della Liguria

 Tenuto conto che il nostro paese continua ad essere investito da una crisi economica senza precedenti, che ha eroso in modo consistente occupazione, redditi e fattori produttivi;

considerato che questa crisi così pesante è esemplificata dall’aumento del tasso di disoccupazione, che ha superato largamente il 10% nel 2012, con un livello altissimo di disoccupazione giovanile, pari al 35%, dalla riduzione del Prodotto interno lordo (-2,2%) e da una drammatica caduta della produzione industriale(circa il 7%);

rilevato che la diminuzione della produzione industriale e le difficoltà crescenti per il settore artigiano e per il commercio hanno prodotto un ricorso sempre più ampio alla cassa integrazione, che è cresciuta nel biennio 20011/2012 del 7,2%, con una vera e propria impennata della cassa integrazione in deroga, che da strumento eccezionale si è tramutata in prassi consolidata;

tenuto conto altresì come il ricorso alla cassa integrazione, nei termini sopra descritti, richiede un impiego di nuove risorse pubbliche per il 2013 da parte del governo nazionale, per scongiurare effetti sociali drammatici e del tutto insostenibili;

considerato come i primi mesi del 2013 non registrino una inversione di tendenza rispetto ai dati negativi del 2012 (ad esempio: la produzione industriale nel primo trimestre è ulteriormente diminuita dell’1%, mentre l’UE prevede per l’Italia una riduzione del PIL dell’1,3% per quest’anno);

ritenuto che le misure di risanamento della finanza pubblica, pur finalizzate a scongiurare l’insolvenza del paese, senza essere accompagnate da incisive politiche di coesione sociale e di sostegno alla crescita, determinano stagnazione e recessione, con una diminuzione del reddito per ampie fasce di popolazione e l’emergere di nuove povertà;

considerato che il recente decreto legge assunto dal governo sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese rappresenta un primo passo significativo per immettere risorse nel sistema economico, con possibili e auspicabili effetti positivi per favorire investimenti da parte delle imprese;

valutato che al decreto legge sopra citato debbano accompagnarsi nell’immediato misure per pagare alle imprese i debiti da esse vantati in materia di imposta sul valore aggiunto nei confronti dello Stato;

considerato che la crisi economica ha prodotto effetti negativi anche in Liguria, dove nel 2012 si è registrato un tasso di disoccupazione superiore all’8%, e, rispetto al 2011, un accresciuto ricorso alla cassa integrazione (+3,8%) e una diminuzione complessiva del numero degli occupati di circa 13mila unità, concentrata soprattutto nel settore edilizio e manifatturiero;

ritenuto che poter superare l’attuale fase recessiva , in modo strutturale, occorrano innanzi tutto politiche nazionali, fiscali, di coesione sociale e di sostegno agli investimenti, che, senza abbandonare l’obiettivo di un uso rigoroso delle risorse pubbliche, possano far fuoriuscire il paese dal lungo tunnel della crisi;

considerato che anche a livello territoriale, per contribuire al superamento delle difficoltà attuali, sia necessario sostenere e valorizzare gli elementi di eccellenza e di forza che caratterizzano il tessuto economico e sociale delle realtà regionali e locali;

valutato che in Liguria hanno un ruolo fondamentale, non solo per la regione, al fine di contribuire ad invertire le negative tendenze oggi in atto:

a)     il sistema dei porti, con il completamento delle infrastrutture ad esso collegato, a partire dal Terzo valico ferroviario e del Tunnel della FONTANABUONA

b)     il settore industriale e manifatturiero, per il quale va sottolineato la positiva conclusione della vicenda Fincantieri a Sestri ponente;

c)      i centri per la ricerca e l’innovazione, all’interno dei quali rappresenta un punto significativo il recente finanziamento per la completa realizzazione del polo di Erzelli;

d)     il settore turistico, con la valorizzazione del sistema paesaggistico e culturale ligure e del settore agroalimentare tipico e di qualità;

e)     la messa in sicurezza del Territorio Ligure, attraverso un insieme esteso di piccole opere:

sentita la relazione del Presidente della Regione e condiviso gli obiettivi e le proposte in essa contenute

impegna il Presidente e la Giunta regionale

1)     a sostenere nei confronti del governo nazionale l’assunzione di misure urgenti che assicurino il finanziamento della cassa integrazione per il 2013, al fine di scongiurare l’esplodere di un vero e proprio dramma sociale anche in Liguria

2)     a sollecitare la definitiva approvazione, pur con le integrazioni che il Parlamento riterrà necessarie, delle norme sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, per evitare il rischio della loro eventuale decadenza;

3)     a proseguire nella iniziative già avviate o annunciate per contribuire a superare le difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese e a sostenere e valorizzare il tessuto produttivo della Liguria, a partire dai suoi punti di forza;

4)     Ad attivarsi affinché il Governo Nazionale allenti il Patto di Stabilità soprattutto per i Comuni con meno di 5mila abitanti che hanno minori disponibilità economiche.

Firmato

Antonino Miceli (Capogruppo PD)

Marco Limoncini (Capogruppo UDC)

Matteo Rossi (Capogruppo SEL)

Maruska Piredda (Capogruppo IDV)

Ezio Chiesa (Gruppo Misto)