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    cultura, edizione cartacea, storia locale

    di Maura Bregante | 09 Maggio 2013 | in categoria/e cultura edizione cartacea storia locale

    Brizzolara, Millo e gli altri: magari li vediamo ogni giorno ma... chi erano? Riscopriamo la nostra storia attraverso piazze e strade

    Brizzolara, Millo e gli altri: magari li vediamo ogni giorno ma... chi erano? Riscopriamo la nostra storia attraverso piazze e strade

    Attraverso i nomi delle nostre strade, piazze, corsi, scopriamo nomi di grandi personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese dedicando la loro vita alle arti figurative, letterarie, cinematografiche o scientifiche. Molto spesso nelle città come nei piccoli paesi troviamo una piazza Dante, una via D’Annunzio, un corso Marconi o via Garibaldi, ma accanto ai grandi nomi ci sono personaggi famosi locali, che hanno dedicato la loro vita a una passione o a una grande impresa. Sono i nomi, spesso sconosciuti ai più, che sovente troviamo nelle vie di Chiavari, ai quali siamo ormai abituati ma dei quali ignoriamo le imprese.
    Corso Millo ad esempio è dedicato al capitano di fregata Enrico Millo, onorato da numerose onorificenze: nato a Chiavari nel 1865, ha rivestito un ruolo fondamentale durante la colonizzazione italiana della Libia nel 1912, è entrato in politica col governo Giolitti e si è distinto ancora una volta nel corso della prima guerra mondiale, conducendo azioni militari nell’area adriatica. Divenuto governatore della Dalmazia dopo la fine della prima guerra mondiale, ha avuto la fortuna di conoscere Gabriele D’Annunzio impegnato nella riconquista di Fiume. 
    Emanuele Rambaldi, Alberto Salietti e Luigi Brizzolara sono invece tre artisti locali importanti che hanno intrecciato le loro esistenze e dato il loro contributo ai grandi movimenti culturali del ‘900, in particolare al Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti.
    Emanuele Rambaldi, nasce nel 1903 a Pieve di Teco in provincia di Imperia, si trasferisce da giovane a Chiavari dove inizia la formazione artistica. Qui viene ricordato per la valorizzazione del centro storico e la realizzazione della Quadreria a Palazzo Torriglia in piazza Mazzini, all’interno della quale sono custodite opere prodotte tra il XVI e XVIII secolo  di artisti liguri provenienti dalla scuola genovese ma anche dalla scuola veneziana e napoletana. Rambaldi aderisce al Futurismo e crea a Chiavari nel 1925 il “Gruppo d’Azione d’Arte” , il primo movimento artistico dell’epoca moderna in Liguria. La sua pittura è influenzata non solo dalla corrente futurista, ma anche da quella metafisica di Giorgio De Chirico, da quella cubista che vede in Picasso il massimo esponente, infine dai maestri del post-impressionismo.
    Alberto Salietti, pur nascendo a Ravenna nel 1892, scopre Chiavari intorno al 1920 e s’innamora di questa cittadina e del suo centro storico, tanto da trasferirvisi definitivamente nel 1941. Formatosi all’Accademia milanese di Brera, aderisce da subito al movimento “Novecento italiano” organizzato da Margherita Sarfatti. Legato agli influssi culturali contemporanei, frequenta il pittore futurista e metafisico Carlo Carrà, il quale, invitato più volte dall’amico, si recherà numerose volte in Liguria per visitare Chiavari e il borgo di Moneglia del quale rimane affascinato.         
    Luigi Brizzolara sceglie invece la scultura:  nato a Chiavari nel 1869, frequenta l’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, dedica la propria esistenza all’arte scultorea di tipo funebre, religioso e celebrativo. Allievo prediletto dello scultore G. Scanzi, troviamo le sue sculture presso il cimitero monumentale di Staglieno e presso il cimitero di Chiavari con il monumento ad Emanuele Gonzales, per citarne solo una. Vive una carriera internazionale, intreccia la propria esistenza alle commemorazioni d’indipendenza dei paesi latino americani partecipando al concorso di Buenos Aires nel 1909 insieme all’amico Morelli per l’edificazione di un monumento celebrativo in onore del centenario dell’indipendenza argentina. I due si aggiudicano il primo premio di ben diecimila pesos d’oro. Nel 1920 a San Paolo in Brasile partecipa ad un altro concorso aggiudicandosi però il secondo posto. A San Paolo spicca la statua dedicata a Carlos Gomes inaugurata nel 1922. Senza dubbio un artista famoso e apprezzato in quelle terre lontane. Sono numerose le opere del chiavarese nella città brasiliana, possiamo ammirarle ancora oggi, anche all’interno dei musei locali dove sono inoltre custoditi i bozzetti originali dello scultore.
    Ecco, ora quando passerete tra queste vie potrete ‘respirare’ un po’ di storia, con la consapevolezza che state camminando tra grandi personaggi.

    Tratto da CORFOLE! del 5/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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